Capitolo 31. Rose

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31.

Raccolgo dei piatti sul tavolo in cui stavo seduta con Mal prima, tranquillamente. Non me l'aspettavo, onestamente, da Scorpius, e invece... ci ha messo in punizione! Merlino, il suo atteggiamento incazzato era così sexy.

Sam e Nat rimettono in ordine i tavoli in cui stavano a colazione e non mi parlano, anche se Ali mi ha difeso, con Erik, ancora mi sta lontano.

Sbuffo e faccio scomparire i piatti e i bicchieri che ho accatastato con un gesto della mano, in modo che finiscano in cucina.

"Ha detto di non usare la magia" Sam parla ed io alzo la testa e mi giro, per guardarlo.

Qualcuno deve dargli un pugno in faccia, chissà se così si fa i cazzi suoi.

Sorrido dolcemente. "È che sono un po' stanca e mi gira la testa, non riesco ad andare avanti ed indietro per la cucina" dico con un tono flebile, mi premo una mano sulla testa e la scuoto leggermente mentre alcune lacrime mi riempiono gli occhi.

Non è una bugia totale. Non ho dormito, ho bevuto e mi sono arrabbiata, tutti begli incentivi per un mal di testa colossale, anche se riesco lo stesso a controllare il dolore.

"Rose" Nat si avvicina veloce, mi afferra un braccio e mi guarda con gentilezza. "Siediti tesoro, non ti preoccupare" E mi costringe a sedermi sulla panca alle mie spalle.

"No, no, non è giusto. Sam ha ragione, devo lavorare come voi" Dico, la mia voce sempre più flebile e addolorata.

"Non ho detto questo" Sam si lamenta irritato. "Ho solo detto che il signor Malfoy ha detto di non usa-"

"Sam, stai zitto" Nat gira la testa per fulminarlo con lo sguardo quando lo interrompe. "Sei insopportabile. Continua a pulire, aiuto io Rose"

Trattengo un sorriso e mi passo una mano sulla fronte. "È che non ho dormito bene e quello che è successo..." mormoro con gli occhi bassi.

Nat si abbassa sulle ginocchia, di fronte a me, e mi guarda gentilmente. "È stata una sorpresa per tutti. Mi dispiace per quelle offese"

Alzo le spalle, stanca. "Grazie per avermi difeso. Scusa per Zelda, io... lo sapeva pure lei che non... che io non volevo una relazione" mormoro, abbasso la testa e fisso le sue ginocchia. "Non volevo perderti per lei, io... mi dispiace molto" Inciampo nelle parole, balbetto e lascio una lacrima scendermi lungo una guancia.

Nat, prevedibilmente, allunga le mani e le appoggia sul mio viso, me lo alza e mi asciuga la lacrima con il pollice. "È stata una sorpresa, per me, per tutti, non ti odio ma dovevo assimilare" dice dolcemente. "Non è per gelosia Rose, giuro, ti vedo come amica, voglio la tua amicizia, non il sesso o altro. È solo che sono rimasto sorpreso e addolorato per Zelda, le hai spezzato il cuore"

"Mi dispiace" Dico guardandolo negli occhi. "Ma io... non ho mai voluto una relazione seria, mi ha fatto odiare con la sua reazione" sussurro piano, accomodante, un tono dolce. "So che non voleva allontanarmi da voi..."

Piccole parole manipolatorie, lo zucchero nella voce e due occhioni pieni di lacrime e il dubbio si insinuerà nella sua testa come veleno.

"No, certo che non lo voleva, è stata colpa nostra" Dice Nat serio. "Dovevo parlarti invece che escluderti"

"Si" mormoro mordendomi il labbro inferiore tremante. "Io... mi ha ferito, non so cosa vi ha detto ma io sono sempre stata giusta con lei" Nat mi asciuga un'altra lacrima, le sue mani ancora sul mio viso. "Lei mi ha ferito costringendovi a non parlarmi"

E la freccia ha colpito il bersaglio.

"No Rose... no, lei non ci ha mai costretti a..." Nat aggrotta le sopracciglia e arriccia le labbra, un po' disorientato. "Era solo sconvolta e distrutta" dice dolcemente, come a giustificarla.

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