Capitolo 59. Rose

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59.

Non me ne pento. Non mi pento di aver messo fuori gioco Scorpius e non mi pento di aver appena ucciso una delle guardie preferite di Will.

Il collo dell'uomo si spezza incredibilmente in fretta, nonostante sia grosso e corto. Ed è anche pesante, questo stronzo - devo accompagnarlo dolcemente a terra perchè non faccia rumore, e non ho neanche la mia magia ad aiutarmi.

Il secondo uomo mi vede arrivare, sta per urlare ma con un movimento rapido gli giro attorno e lo soffoco con l'avambraccio - si dimena, ma la mia presa è mortale e lui non è un soldato, quindi si acascia per terra in un ultimo rantolo agonizzante, che sopprimo con il palmo della mia mano.

Conto altri tre ribelli, e li metto fuori gioco uno ad uno, mentre entro nel magazzino che è stato teatro della notte più brutta della mia vita, della morte della mia migliore amica. Scaccio i ricordi, cerco il mio sangue freddo e mi impongo di mantenere la mia forza, perchè se lascio spuntare anche solo un po' la stanchezza che provo, potrei scivolare a terra come gli uomini che ho appena ucciso e aspettare la morte - vorrei tanto farlo, ma non posso, Scorpius non me lo perdonerebbe, Deva non me lo perdonerebbe. Quindi continuo a camminare, per loro.

"Finalmente" Will è seduto su un tavolo al centro del magazzino, dove era seduto anche due anni fa, quando Deva era tra le mie braccia, agonizzante, che mi pregava di ucciderla, mentre lui - quel mostro - rideva e mi raccontava come Ylias l'ha supplicato di ucciderci. "Credevo che non saresti venuta"

Cammino verso di lui, ignoro le sette persone presenti - due donne e cinque uomini dietro di lui come dei bravi cagnolini - e mi fermo in piedi a pochi metri da loro, nel punto esatto in cui Deva ha esalato l'ultimo respiro. "Dove è il manuale?" Chiedo seria.

Mancano venti minuti all'esplosione, lo so perchè ho tenuto i secondi mentre venivamo qui e mentre mi liberavo delle guardie appostate lungo il perimetro del magazzino.

"Dovresti almeno chiedermi come sto, dopo aver fatto arrestare i miei collaboratori" Mi dice con tono quasi infantile, mi prende in giro.

"Non sono stata io la spia" sibilo. "Forse dovresti guardarti da chi ti sta più vicino"

La consapevolezza attraversa lo sguardo di William. "Lamen" dice tranquillo. "Avrei dovuto aspettarmelo, è troppo buono quel bambino" Gli ricordava Nathaniel, è per questo che se l'è preso. So che ci sta pensando, perchè un lampo di rabbia gli si mostra nello sguardo.

Alzo una mano, quella con la pistola, e sparo sette colpi. I ribelli che lo circondano cadono uno a uno, troppo lenti a prendere le loro armi per difendersi. Eppure, Will non lo è - scende dal tavolo e mi punta contro un'arma. "Ho ancora tre pallottole, vuoi vedere chi è più veloce?" Chiedo mantenendo la glock su di lui.

"Ero curioso di sapere come sarebbe finita, tra noi due" Dice con una voce tranquilla. "Mi chiedevo se saresti morta per mano mia o per quella della tua gente" fa una smorfia. "Perchè c'è solo una fine possibile, qui, Rose, ed è la morte"

"La tua" dico con un ringhio.

"Se oggi morirò, Rose, tu verrai con me" Alza le spalle. "Ma non morirò, lo farai tu e ucciderai con te tutti gli auror che stanno arrivando, insieme alla tua puttana e ai suoi cagnolini"

Il mio cuore salta alcuni battiti. Ha un piano, è ovvio che ha un piano. "Che sfortuna, io qui vedo solo te" dico ironica.

"Vedi male"

Sento uno scatto di un fucile di precisione sopra di me, non alzo la testa per cercarne la fonte, non posso distogliere lo sguardo da William.

Lui scoppia a ridere, le rughe sui suoi occhi si accentuano e lo rendono più inquietante. "Credevi che non sarei stato preparato?" Mi chiede con ilarità.

Vedo un movimento alla mia destra, oltre Will, e per un attimo trattengo il fiato a vedere una famigliare testa bionda - come cazzo ha fatto a riprendersi così in fretta? Uno dei cadetti dovrà aver applicato un incantesimo di risveglio. Vedo altri movimenti attorno a noi, riesco a riconoscere Lina e Mal.

Vorrei incazzarmi, ma ormai sono qui, possono darmi una mano.

Riorganizzo il mio piano in testa, perchè il primo è fallito. "Bene" mormoro addolcendo il tono. "Hai vinto. Dammi il manuale per disinnescare la bomba e ti farò scappare"

Non lo farò, dopo tutto quello che mi ha fatto, farlo scappare è l'ultimo dei miei pensieri, ma voglio prima il manuale, poi lo ucciderò.

Will ride ancora e abbassa la pistola, se la sistema nei pantaloni e mi lancia uno sguardo complice. "Ti conosco" dice. "Sei un'assassina per merito mio, Rose, ricordalo"

"E sono stata fedele per anni" dico. "Dammi il manuale e ti smaterializzerò da qualche parte, tu e l'uomo sulle transenne, vivrete entrambi" alzo la voce per far sentire a Scorpius, ho bisogno che se ne occupino.

"Gli uomini" mi corregge.

"Quanti?" Chiedo. Ride ed io prendo un bel respiro per sopprimere la mia voglia di sparargli. "Vi aiuterò a fuggire, se mi date il manuale, e ho bisogno di sapere il numero esatto"

"Credi che sia stupido?" Chiede. "So cosa vuoi fare" gira leggermente il collo verso la mia destra. "E sono felice che ti sia unito a noi, auror Malfoy"

Un uomo spinge Scorpius verso il centro del magazzino, gli punta una pistola nel mezzo della schiena ed io non riesco a ragionare. Sposto la mia pistola su di lui, faccio un cenno a Scorpius, cenno che ricambia, e sparo all'uomo bruno che lo tiene fermo. Scorpius si scosta appena partono i colpi, scivolando via dalla sua presa rapidamente, e si nasconde dietro un box di metallo, l'uomo cade a terra.

Io torno a puntare la pistola su Will. "Cazzo, toccalo di nuovo, e rado al suolo questa città, è chiaro?" Sibilo con rabbia, sono furiosa.

Will cambia espressione, sembra incazzato. "Mi piaceva Julian" dice guardando l'uomo a terra. Un corpo cade dal soffitto, atterrando pochi metri da noi, insieme al suo fucile. Sussultiamo tutti, per la sorpresa, ma mi riprendo in fretta. "E mi piaceva anche John"

"Alza le mani" gli dico seria. "E stai fermo mentre Scorpius ti disarma"

Ride, come se trovasse la cosa assurda. "Sparale" mormora, e non dice a me.

Impiego qualche secondo a capire, poi sento uno sparo silenzioso e mi abbasso a terra mentre una pallottola mi passa accanto per ficcarsi nel pavimento di marmo.

Corro per nascondermi dal cecchino, a sud ovest rispetto a me. Accendo l'auricolare che porto all'orecchio. "Funzionano ancora questi cosi?" Chiedo sussurrando.

"Cazzo, Rose, mi hai colpito! Di nuovo!" Sento il sibilo di Scorpius.

"Abbiamo dodici minuti per prendere il manuale" dice Catlin. "Mal ha detto che lo tiene nella tasca posteriore dei jeans"

"Chi c'è, qui?" Chiedo sporgendomi e sparando un colpo verso dove Will sta scappando - non lo prendo.

"Lina, Nat e Mal" dice la voce di Scorpius. "A rapporto"

"Presente" dicono all'unisono tre voci.

"Ho sparato al primo cecchino ma ce n'è un altro" dice Lina.

"Sicura che sia solo uno?" Mi sposto da un box all'altro per seguire Will, che fugge attraverso il labirinto creato da questi.

"Si" afferma Lina.

"Bene. È a sud est del magazzino, immagino su una trave di sostegno. Voi accerchiatelo e uccidetelo, io prendo il manuale"

"Se vuoi che disinneschiamo la bomba, hai cinque minuti Rose" Dice Catlin, sembra terrorizzata. "Ho una mappa di quel magazzino, tra le prove della notte della morte dei due auror lì" prende un respiro tremante. "C'è un'uscita secondaria sul retro, credo sia diretto lì"

"Bene, guidami. Il resto di voi mi copra, preferirei che non mi sparassero, così da non esplodere"

"Vengo con te" Dice Scorpius.

Vorrei dire di no, vorrei che stesse al sicuro, ma non posso, ormai siamo entrambi dentro.

"Guidaci, Cat"

Chaos//ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora