Capitolo 48. Scorpius

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48.

Non riesco a pensare a niente se non al fatto che Rose ha una pistola puntata alla testa.
È l'unica cosa che vedo - lei, la pistola, il bambino addormentato tra le sue braccia e lo stronzo alle sue spalle.

Will - o Sebastian o come cazzo si vuole far chiamare - ridacchia mentre Rose lo supplica di lasciare andare il bambino, Aditi. Io mi dimeno ma gli uomini che mi tengono sono più forti di me e delle mie braccia legate.

Non so come sentirmi, non so cosa provare. Lei mi ha tradito, ha provato ad uccidermi e mi ha portato al patibolo, mi ha maledetto Salazar, mi ha portato qui sotto imperio! Ma... la sua espressione quando ha visto il bambino, il modo in cui è caduta a terra e l'ha accolto tra le braccia, come se fosse l'unica cosa importante, le lacrime che hanno solcato il suo viso mentre lo stringeva a se...
Ho capito, capisco e avrei accolto la mia morte senza odiarla ma ora... è lei quella che ha la pistola in testa, mentre quel pezzo di merda le ordina di inginocchiarsi e ci gioca, le spinge la testa con la canna nera della Glock e lei trema tentando di proteggere il bambino.

"Guarda la tua puttana, tesoro" Sono io, perchè la rossa mi guarda, le lacrime agli occhi e il corpo tremante. Io sono terrorizzato, terrorizzato che possa realmente spararle, non lo conosco ma mi ha minacciato di costringermi a fargli un pompino e sono sicuro che arriverebbe a stuprarmi, per come ha parlato di Aditi, di come l'avebbe già ucciso se non fosse per Rose, Aditi, il figlio di suo fratello. William si siede dopo aver recuperato una sedia da un tavolo da pranzo. "Guardalo bene" le dice dolcemente. Mi dimeno, i suoi occhi sono spaventati, non per lei, per Aditi, continua a proteggerlo con il suo corpo, a tentare di non far incontrare la canna della pistola con il bambino. Io ho paura per lei, invece, ho paura che lui le faccia più male di quello che ha già fatto, con i lividi sul collo e in faccia, se sono due anni che è con lui... ho paura, sono terrorizzato di sapere cosa le ha fatto in questi anni, quali traumi a causa sua ha. "Non lo avrai mai" Le sussurra chinandosi al suo orecchio, se non fosse per il silenzio in questa casa non l'avrei sentito.

Mi dimeno con più forza, non mi avrà mai, è vero, ma non perchè non la voglio, come vuole farle credere lui, ma perchè morirò, morirò perchè lei viva.

"Vuoi fare il lavoro sporco per me? Come con Deva?" Mi paralizzo, smetto di dimenarmi mentre fisso Rose, i miei occhi che corrono da lei a Will velocemente.

Cosa?

"Will..." Lo supplica. Lui ride ed io sto uscendo fuori di testa.

William mi guarda, inclina leggermente la testa con un'espressione divertita e crudele. "Non te lo ha detto che ha ucciso lei Deva?" Chiede.

Sgrano lo sguardo. "Cosa?" Aggrotto le sopracciglia abbassando lo sguardo sulla Weasley, in cerca di qualcosa, qualsiasi cosa che mi spieghi quello che ho appena sentito, ma lei tiene gli occhi bassi mentre stringe Aditi, il figlio di Deva. Non l'avrebbe mai uccisa, non avrebbe potuto, la amava, la amava più della sua stessa vita se darebbe la sua per suo figlio. È impossibile.

"È stata una cosa così coraggiosa" Will le accarezza una guancia con la canna della pistola. Le dà un colpo con questa che ci fa sussultare entrambi. "Guardalo, digli cosa hai fatto" Le ordina.

Rose si morde un labbro, piange quando alza gli occhi e li incatena ai miei, piange silenziosamente e mi fa stringere il cuore mentre sopprimo l'istinto che mi prega di correre ad abbracciarla. "L'ho finita io" Mormora flebilmente. "Loro..." Singhiozza e stringe il bambino come fosse un'ancora di salvataggio. "Le hanno sparato con un proiettile avvelenato" Mi guarda disperata. Lo ricordo, il sangue di drago. "Sarebbe morta dopo giorni e con tanto dolore"

"Credevo... il proiettile non le ha reciso delle arterie?" Chiedo piano.

"No, le ho sparato ad una gamba. Se no che divertimento ci sarebbe stato, scusa?" Will interviene con un tono ovvio. La pistola ora le accarezza il collo.

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