La mattina seguente, come sempre, mi trovavo a scuola.
Decisi di entrare a far parte del club del giornale. Quando entrai nella sala per cercare la segreteria, una mano si posò sulla mia spalla.
"Hey non ti ho mai vista qua, vuoi iscriverti per caso?" disse una ragazza carina con i capelli mossi.
"Si, ma non so dove" ridacchiai nervosamente.
"Una nuova recluta, mi fa piacere. Seguimi" disse lei sorridendo.
"Sono Nance comunque" aggiunse.
"Piacere, Karla" risposi.
Arrivammo entrambe in segreteria e lei mi consegnò un modulo da compilare.
"Devi compilare qua in fondo inserendo il tuo nome" spiegò.
Arrivai a fine foglio e mi firmai <<Karla Henderson>>.
"No aspetta, sei la sorella di Dustin?" chiese stupita mentre osservava il modulo.
"Si, lo so non ha mai parlato di me. Però sono la sorella di quel ricciolo, esatto" risposi nervosamente.
"Okok, dopo a mensa siediti al nostro tavolo" disse sorridendo.
"Certo" risposi.
Passarono ore e ore e finalmente arrivò l'ora di pranzo. Mi avviai verso la grande sala. Cercai disperatamente il tavolo di Nance ma faticai.
"Hey qua" disse una voce lontana facendomi segno con la mano.
Eccola!
Insieme a lei c'erano altri ragazzi ma non tutti facevano parte del club del giornale. C'era una ragazza, dai capelli a caschetto castani chiari con le lentiggini, seduta accanto a Nance. Di fronte c'era lui. Quello che mi aveva dato gentilmente la mia matita.
"Ragazzi, oggi lei si è iscritta al mio club. Voglio presentarvela" spiegò Nance.
"Sono Karla Henderson" dissi.
"Aspetta un secondo- COSA? Dustin ha una sorella e non ce lo dice? Comunque piacere Robin" disse la castana.
"Piacere Steve, mi conosci solo di vista però" affermò.
Mi sedetti al tavolo e iniziai a mangiare un tramezzino al tonno.
"Oggi ho avuto Clarke, è stata una seccatura" disse Robin.
"Immagino.." aggiunsi io.
"Vabbè tanto questo fine settimana ci rifacciamo un po'" disse Steve.
"A proposito! Karla verresti ad una festa? Ci divertiamo un po', magari ti diverti e iniziamo a conoscerci" disse Nance che gira lo sguardo verso di me attendendo una risposta.
"Fatemi pensare" dissi incerta.
"Scherzo non serve pensare. Si vengo" aggiunsi con un tono sicuro.
"Grande!" esclamò Robin che subito dopo iniziò a raccontare agli altri della rossa per cui ha una cotta, Vickie.
Purtroppo io avevo gli occhi su un altro tavolo. Quello degli <<svitati>>. Osservavo da lontano la figura del corvino. Come rideva e scherzava con gli altri. Era confidente e questa cosa mi attraeva. Proprio quando mi stavo perdendo tra i miei pensieri, ritornai alla realtà grazie a un colpetto alla spalla. Mi girai e vidi Nance preoccupata.
"Cos'hai?" chiese.
"No, niente, scusami. Ero imbambolata ahah" risposi nervosamente.
"Imbambolata a guardare Eddie Munson eh?" chiese Robin con un sorriso malizioso.
Ero diventata rossa. Un peperone.
"Mi sa che ci hai azzeccato Robin" disse Nance scrutandomi.
"Ragazzi siamo amici, abbiamo giocato solo una volta a D&D, niente di più" affermai senza girare lo sguardo.
"Si.." disse Steve sconfortato.
Suonò la campanella e dovetti alzarmi per andare alla mia penultima ora. Quando stavo per uscire dalla sala, qualcuno mi afferrò il braccio.
"M' Lady niente scarpetta oggi?" chiese.
"Oggi niente" dissi sorridendo.
Mi girai per vedere il suo volto. I suoi occhi stavano già scrutando i miei.
"Oggi al tavolo di picnic dietro la scuola, finite le lezioni. Ci conto" ordinò.
"Vedremo" dissi avviandomi.
Le ore passarono velocemente. Il tempo colò decisamente. Non guardai neanche l'orologio che iniziai subito ad avviarmi verso il punto d'incontro.
Feci la stessa strada dell'ultima volta. Notai subito la sua figura. Come confonderla. Mi avvicinai subito.
"Henderson, sei in ritardo di 4 minuti.." disse con un'espressione ironica.
"Business" risposi sorridendo.
"Come mai qui?" chiesi guardando i suoi ricci spettinati.
"Ti ho portato un regalo" disse cercando una cosa in tasca.
"Ho qualcosa tra i capelli?" aggiunse subito dopo.
"Bhe sembra che tu sia uscito da un manicomio" risposi.
"In effetti sono uno svitato" disse lui alzado gli occhi verso di me.
"Voilà" esclamò tirando fuori dalla tasca una canna.
Di nuovo.. E' solo una canna, non è roba pesante quindi che problema c'è.
Ritornai alla realtà nel momento in cui lui accese lo spinello.
Cercai di non sembrare a disagio anche se chiaramente si poteva capire.
"Verresti ad una festa?" chiesi cercando di distrarmi dai pensieri.
"Volentieri Henderson, dove e quando ed io ci sarò" disse.
Ancora non sapevo dove e quando, però ho intuito che fosse a casa di uno dei giocatori di basket.
Mi passò la canna e iniziai a fare qualche tiro. Il mio battito iniziò a farsi più forte. Il mio respiro più pesante. Non avevo forze tranne quella di sorridere.
"Hey. Eddie, quand'è stata la prima volta che hai fumato?" chiesi ridacchiando.
"Avevo 13 anni, incontrai Rick Spinello per la prima volta al supermercato e diventammo subito migliori amici. Mi invitò a casa sua. So come può sembrare: un pedofilo che porta un ragazzo a casa sua. In verità mi ha fatto provare l'erba e dopo un po' di tempo iniziai a spacciare per lui in giro per scuola" mi spiegò distendendosi sul tavolo da pic-nic.
"E tu?" mi chiese succesivamente.
Iniziai a sistemarmi la frangia a causa dell'ansia che circolava nelle mie vene.
"Oh bhe non ricordo molto degli anni scorsi. Avevo 10 anni se non sbaglio. Sgattaiolai da casa per andare alla festa di un ragazzo che festeggiava per la maturità. Alcol e qualunque tipo di droghe in giro per casa. Su un posacenere c'era appoggiata una canna non ancora spenta. Evidentemente l'hanno lasciata per riprenderla dopo. Mi avvicinai ad essa ed iniziai a fare lunghi tiri, non sapevo bene come inspirare però alla fine capì il meccanismo. Il mio cervello dondollava dall'emozione e poi non ricordo. Credo che un ragazzo più grande mi abbia riportata a casa dopo avermi vista sdraiata sul divano" spiegai e iniziai pure io a distendermi sul bancone. Ero nervosa, non ne avevo mai parlato con nessuno. Ero così tesa che inziò a tremarmi la gamba. Una strana sensazione passò per il mio corpo.
"Karla" disse lui mettendomi due dita al mento per alzarmi il viso.
"Mi spiace che tu abbia dovuto affrontare questa cosa. Mi fa piacere che tu ne abbia parlato con me" disse asciugando con il suo pollice una lacrima che stava per scendere dai miei occhi.
Non riuscivo a parlare, qualcosa mi bloccò la gola. Un nodo. Però decisi di alzarmi, guardare il cielo per pochi secondi. Successivamente riposi lo sguardo sui suoi occhi preoccupati.
"Grazie Eddie" mi avvicinai per abbracciarlo. Posai la mia testa sulla sua spalla mentre lui mi stringeva leggermente a sè.
EDDIE POV:
Mi sono pentito di aver portato l'erba, mi aveva detto che è stata in un centro per dipendenze. Sono stato uno stronzo. Un'idiota.
Mentre Karla guardava il cielo, pensai che ora fosse arrivata la fine. Non mi avrebbe più parlato.
All'improvviso mi ritrovai sulla spalla la sua testa. Decisi di abbracciarla delicatamente.
Il mio cuore iniziò a battere forte, sentirla così vicina mi faceva sentire al caldo come sotto le coperte.
Volevo stringerla di più, ma se poi si sentisse a disagio? Non avrei più l'onore di sentirla ogni giorno.
Improvvisamente alzò la sua testa per guardarmi gli occhi. Sorrise e basta, non disse niente. Niente.Ai miei occhi era incantevole, era davvero una tavola d'arte piena di schizzi. Un bellissimo disastro. Stupenda.
Era sempre davanti a me. Non si sedette da un'altra parte, rimase di fronte a me. C'era poca distanza e il mio cuore batteva.
"Scusami se ti ho fatto preoccupare, non era mia intenzione" disse Karla.
"Pensavo di aver peggiorato tutto" risposi.
"Figurati, sei la prima persona a cui racconto questo" mi disse sorridendo.
La prima..?
"Ci divertiremo alla festa fidati" aggiunse subito dopo.
"Ci conto Henderson" risposi.---------------------------------------------------------------------
SPAZIO AUTORE:
Scusate questo capitolo è lungo, spero non vi siate annoiati.
Voglio sapere le vostre opinioni a riguardo, se avete suggerimenti da aggiungere o errori che avete trovato.
Pubblico come sempre quotidianamente, tenendovi aggiornati continuamente.
Baci stellari <3 :)
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EUNOIA - Eddie Munson
FanfictionKarla, ragazza di 18 anni dotata di talenti segreti, viene trasferita a Hawkins, Indiana, dopo essere stata per lungo tempo in un luogo lontano dalla sua famiglia e dai suoi cari amici. Decide di iniziare una nuova vita, inseguito a un terribile acc...