Cosa dovevo fare...?
"Posso un secondo con lui?" chiesi.
"Fai con comodo" ridacchiò compiaciuto dal 'nostro' accordo.
Mi allontanai da mio padre e camminai lentamente con lo sguardo basso verso mio fratello ed Eddie che stavano parlottando tra loro.
"Hey, Dustin puoi lasciarmi un minuto da sola con Eddie?" domandai.
"Si perchè?" chiese lui.
"Devo dirgli una cosa" risposi frettolosamente.
"Va bene" disse lui allontanandosi.
Mio padre da lontano osservava la mia bocca che si muoveva alle mie parole e scrutava attentamente le mie reazioni e quelle di Eddie.
"Quello che ti sto per dire, è difficile..." mormorai.
"Lui non ci può sentire, ma ci può vedere" affermai alzando lo sguardo incontrando i suoi occhi scuri.
"Henderson a dove vuoi arrivare?" demandò lui confuso.
"Non possiamo stare più insieme..." sussurrai.
Delle leggere lacrime comparvero sul suo candido viso che all'improvviso diventò rosso dai sentimenti provocati dalle mie parole.
"Non capisco.." mormorò ancora più confuso.
"Mio padre ha detto che se ne andrà da noi se io ti avrò lasciato. Eddie, vorrei davvero stare con te normalmente ma ascoltami..." iniziai a parlare più a bassa voce.
"Fai finta di stare male e quando avrò finito di spiegarti il piano, esci di corsa piangendo. Fai finta, intesi?" spiegai.
"Va bene ma qual'è il piano, Henderson?" chiese lui.
"Dobbiamo mantenere il nostro rapporto segreto" parlottai guardandolo.
"Capito.." sussurrò lui.
"Vai..." iniziai a piangere.
"Non piangere, ti verrò a prendere mia regina" sussurrò prima di uscire di casa velocemente passando davanti a mio padre che lo scrutava compiaciuto.
"Brava mia piccola..." mi venì incontro mio padre.
"Vai via ora" dissi aggressivamente con le lacrime agli occhi.
"Domani mattina" dichiarò lui.
"Se non sei via domani mattina, giuro che vado da Eddie e mi rimetto con lui" spiegai.
Successivamente andai in camera correndo per le scale.
"Cosa hai detto ad Eddie?" domandò mio fratello sul mio letto.
"Ho dovuto lasciarlo per il mio e il tuo bene" affermai velocemente.
"Cosa...?" chiese distrutto da quello che avevo appena detto.
"Ma siete come anime gemelle..." mormorò lui.
"Dustin, domani nostro padre se n'è andrà finalmente" cercai di confortarlo.
"Preferisco vederti felice" parlottò seduto sul bordo del mio materasso.
"Dustin, starò con lui di nascosto" parlai.
"Sarete tipo una cosa segreta?" chiese.
"Si, non so bene come faremo ma non volevo lasciarlo veramente" spiegai.
"Capisco.." disse lui andando verso camera sua con lo sguardo perso.
Dopodichè chiusi a chiave la porta e mi avviai verso il mio letto, ormai disfatto.
Qualcosa picchiettò la mia finestra e curiosa andai a vedere.
"Già mi manchi" ridacchiò Eddie.
"Vai via" ordinai.
"Non mi mandare via ti prego" supplicò lui.
"Eddie... non possiamo, vediamoci domani a scuola" affermai.
"Buonanotte mia regina" dichiarò lui prima di andarsene.
Un leggero e genuino sorriso comparve delicatamente sulla mia faccia rendendola nuovamente gioiosa.
Mi distesi sopra il materasso e la mia testa si appoggiò sul soffice cuscino che nella mia testa rappresentava il caldo petto di Eddie.
La mattina seguente mi alzai stordita come sempre e seguì la mia solita routine.
Scesi le scale per andare a scuola con Dustin e incontrai mio padre insieme a delle valigie.
"Mi hanno chiamato per un altro lavoro ragazzi, è stato bello" disse lui con un'espressione indifferente.
Mia madre aveva il volto tutto roseo per le lacrime ma io e Dustin ci guardammo alquanto felici.
"Ciao" affermai prima di uscire insieme a mio fratello.
"Non salutate vostro padre?" domandò lui fermandoci.
"Ho detto 'ciao'" risposi aggressivamente.
Successivamente andai verso la mia bici per poi iniziare a pedalare con Dustin accanto.
Arrivammo a scuola puntuali.
"A dopo Dustin" affermai dirigendomi verso la mia classe.
"A dopo" rispose lui facendomi cenno con la mano e andando nella direzione opposta.
Le prime ore passarono velocemente e arrivò l'ora di pranzo.
Volevo sedermi con mio fratello, Eddie, Mike, Gareth però mio padre era a scuola per recuperare le cose dal suo ufficio e non volevo rischiare.
Andai al tavolo con Nance, Robin e Steve.
"Hey sembri giù" affermò Robin guardandomi.
"Ho mollato Eddie" risposi con lo sguardo fisso sul mio piatto.
"COSA?" urlarono Robin e Nance attirando l'attenzione di tutti, tra cui il tavolo degli 'svitati'.
"Silenzio..." mormorai.
"Lo hai lasciato davvero?" domandò Steve che per tutto il tempo era rimasto in silenzio a guardare le mie espressioni facciali.
"Si... ma a causa di mio padre" cercai di spiegare per poi essere interrotta da qualcuno dietro di me.
"Karla, possiamo parlare un momento?" chiese una persona.
"Non dovevi andare via stamattina?" domandai.
"Ora vado ma prima volevo dirti una cosa" affermò portandomi aggressivamente in corridoio per il braccio.
Mentre venivo trascinata da lui, la mia testa si girò verso gli altri che mi guardavano preoccupati.
"KARLA!" esclamò Dustin dall'altro tavolo.
Cazzo.
A quel punto notai la presenza di Eddie che si alzava velocemente per raggiungermi.
Gli feci segno con la mano per dirgli di non venire.
I suoi occhi scuri erano così allarmati che mi facevano compassione.
"Ritornerò ogni settimana ma non saprai precisamente quando e se, se, un giorno ti vedrò insieme a lui... tornerò da voi" mi manipolò.
"Ho capito ma ora vai via, subito" lo convinsi.
Lui se n'è andò ed io tornai in mensa con un'espressione ansiosa.
Mi sedetti nuovamente insieme a Nance, Robin e Steve.
"Che è successo?" chiese Robin angosciata.
"Ora se ne va" affermai continuando a mangiare.
"Meno male" disse Nance guardandomi.
"Robin, Steve, posso chiedervi un favore?" domandai.
"Certo" rispose Steve osservandomi.
"Posso parlare con il vostro capo per avere un posto di lavoro a Family Video?" chiesi cortesemente.
"Va bene, dopo gli parlo" dichiarò Steve cercando di aiutarmi.
"Grazie.." sussurrai.
La campanella suonò e quindi decisi di tornare a lezione.
"Karla" mormorò qualcuno dietro di me.
Mi girai e vidi Dustin con accanto Eddie e Gareth.
"Ragazzi..." risposi parlottando.
"Cos'è successo?" domandò mio fratello scrutandomi atterrito.
"Ora se ne va" dichiarai ponendo lo sguardo su Eddie che sembrava turbato da tutta questa storia.
"E' ancora a scuola, meglio se non rischiamo" dissi voltandomi verso di lui.
"Aspetta ma siete ancora una cosa?" chiese Gareth.
"Non gliel'hai ancora detto?" domandai confusa.
"Dobbiamo tenere nascosta la nostra relazione" spiegò lui.
"Allora perchè ce lo dite?" chiese Gareth ancora.
"Solo tu e Dustin lo sapete, meglio se gli altri no" dichiarai.
"Karla?" domandò qualcuno dietro di me.
"Stavo dicendo a Dustin di vederci, dopo, davanti a scuola per fare la strada insieme" spiegai a mio padre.
"Non dovevi andare?" chiesi scontrosamente.
"Ora" rispose lui cercando di avvicinarsi per abbracciarmi.
"Non mi toccare!" esclamai allontanandomi da tutti a passo veloce e avviandomi verso la mia prossima classe.
"Karla, verresti ad una festa stasera?" chiese Steve fermandomi dall'agitazione.
"Hey, che succede?" mi interrompe dai miei pensieri.
"Mio padre non decide di andarsene, lo voglio via" spiegai con un tono seccato e infastidito.
"Se ne andrà via fidati, stasera vieni così magari ti distrai un po'" dichiarò lui.
"Mi vieni a prendere tu?" chiesi incontrando il suo sguardo.
"Certo" rispose lui.
"Ora meglio se vado a lezione" affermai camminando verso un'aula.
"A dopo" urlò lui.
Sorrisi e mi accomodai su una sedia.
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EUNOIA - Eddie Munson
FanfictionKarla, ragazza di 18 anni dotata di talenti segreti, viene trasferita a Hawkins, Indiana, dopo essere stata per lungo tempo in un luogo lontano dalla sua famiglia e dai suoi cari amici. Decide di iniziare una nuova vita, inseguito a un terribile acc...