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"E se domani, dopo scuola, andassimo al mare?" proposi mentre Eddie guidava come un pazzo.
"Solo noi tre? Posso invitare la mia ragazza?" chiese.
"GARETH HAI UNA RAGAZZA?" fui così confusa tanto che mi girai a bocca aperta verso di lui, scioccata dalle sue parole.
"Si" rispose Eddie guardando la strada.
"Invitala allora. Possono venire anche gli altri" dissi voltandomi verso il finestrino leggermente aperto.
"Chi?" domandò Eddie scrutandomi per qualche secondo per poi tornare a guidare 'attentamente'.
"Oh bhe, Steve, Nancy, Robin, Vickie, si insomma loro" risposi con i capelli in faccia, a causa del vento.
"Va bene" dissero loro due.

[...]

"Mamma, dormo da Eddie stasera e domani andiamo al mare quindi torno tardi" spiegai nella sala vicino alla cucina dove stava pulendo i piatti.
"Sai che tra un po' c'è il diploma?" domandò.
"Sisi, ho già finito di studiare tutto" dichiarai.
"Va bene, vai ora" mormorò ponendo l'ultimo piatto su una grata.
"Grazie mamma" dissi uscendo dalla porta.
Chiusi la porta dietro di me e corsi di nuovo verso il furgone di Eddie che mi aspettava fuori, parcheggiato davanti casa mia.
"Andiamo che ho fame" dichiarò Gareth dietro il mio sedile.

Siamo arrivati dopo circa 4 minuti, scesi dalla macchina allo stesso tempo degli altri. Raggiungemmo l'entrata della villa dei ragazzi. 
"Andiamo a dormire?" chiesi prendendo per mano Eddie.
"Certo, dolcezza. C'è un soffice materasso che ti aspetta al piano superiore" disse avviandosi verso le scale.
"Buonanotte, ragazzi" esclamò Gareth.

Solcai piede nella camera caotica e anarchica di Eddie che presentava poster di band ovunque sulle pareti, la sua chitarra appesa davanti al suo specchio, scatole sparse e lattine di birre per terra.
"Vieni" disse distendendosi sul letto.
Lo raggiunsi subito appoggiando la testa sul suo petto e lasciando che le sue braccia mi avvolgessero dolcemente, come facevano un tempo. 
"Tu hai sonno?" chiesi alzando la testa per incontrare i suoi occhi, già puntati su di me.
"No, però starò qui finchè ti sveglierai" affermò con un tono calmo.
"Che romanticone" mormorai sarcasticamente.
"Perchè? Non posso essere premuroso?" mi strinse di più a lui.
"Buonanotte romanticone" ridacchiai chiudendo gli occhi.
"Sogni d'oro, dolcezza" mormorò facendomi i grattini sulla mia schiena.

[...]

"Merda! Svegliati" scossi Eddie svegliandolo bruscamente.
"Cosa c'è?" chiese con una voce roca.
"La tua sveglia non funziona, siamo in ritardo" affermai.
"Ah, vero mi ero dimenticato di dirtelo" ridacchiò con gli occhi chiusi.
Un'espressione seria comparve sul mio volto. Gli diedi un pugno sulla spalla cercando di farlo svegliare completamente.
"Ahia! Questo mi addolora!" disse con un tono ironico.
Passai ai pizzicotti, dappertutto, tanto che dei leggeri movimenti lo svegliarono.
"Non mi alzerò da qui" affermò ancora con le palpebre abbassate.
"Eddie, alzati ora" ordinai con un tono posato.
"Altrimenti?" domandò disteso sul letto.
Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai "Altrimenti...".
Iniziai a fargli il solletico aggressivamente sotto le ascelle e rapidamente si alzò dal soffice materasso, su cui riposava, con gli occhi aperti e un sorriso magnetico.
"Smettila!" supplicò tra le risate.
"La smetto se ti alzi" dissi continuando a stuzzicarlo.
"Va bene, va bene. Mi arrendo" alzò le mani in segno di arresa.
Mi guardò con uno sguardo profondo e serio come se volesse veramente che io smettessi. 
"Andiamo" ordinai alzandomi lentamente dal letto.
"No" mormorò buttandomi di nuovo sul letto e iniziando a farmi il solletico.
"Questo non vale!" ridacchiai senza fermarmi.
"Deve essere una cosa equa, non trovi?" disse lui andando avanti con il gioco.

"Ragazzi, siamo tutti in ritardo. Andiamo!" esclamò Gareth aprendo la porta.
"Voi eravate già svegli... e vi trovo qui, a lottare?" chiese incredulo guardandoci.
"Muovetevi!" aggiunse subito dopo.
Mentre Eddie era distratto ad ascoltare le parole di Gareth, sfuggì dalla sua presa e mi alzai dal suo letto.
"Non finisce qui, dolcezza" dichiarò guardandomi cambiare vestiti.
"Certo, come no" parlottai avviandomi verso l'uscita della sua camera.

Andammo di corsa verso il furgone di Eddie.
Jeff si sedette accanto a Gareth, mentre io ed Eddie davanti.
Raggiungemmo la scuola in pochi minuti.
Uscì di corsa salutando tutti e dando un rapido bacio a Eddie che sedeva ancora al volante.
"A dopo, dolcezza" mormorò dal finestrino.
"A dopo, romanticone" ridacchiai allontanandomi.

Le prime ore passarono velocemente, fui interrogata e per mia fortuna presi un 9- in filosofia, materia a me difficile.
Arrivò l'ora di pranzo e mi sedetti insieme a Robin, Nancy e Steve.
"Buongiorno ragazzi, ho una proposta" dissi appoggiandomi alla panca con un vassoio in mano, dove mangiavano gli altri.
"Buongiorno anche a te, dicci tutto" rispose Robin che mi guardava con felicità.
"Vi va di andare al mare, oggi dopo scuola?" domandai voltandomi anche verso gli altri che addentavano dei panini ripieni di tonno e maionese.
"Subito dopo scuola, chi c'è?" chiese più dettagli Nancy.
"Io, Eddie, voi in teoria e gli altri dell'Hell Fire Club" la informai guardando anche Steve.
"Ci sto" dichiarò Steve.
"Pure io" affermò Robin allo stesso tempo di Nancy.
"Perfetto" sorrisi.

"Più che altro, ci puoi dire che è successo ieri sera alla festa?" chiese Robin facendomi l'occhiolino come aveva fatto alla festa.
"Oh bhe, abbiamo fatto pace" affermai guardando imbarazzata il tavolo.
"Siete tornati insieme?" domandò Steve
"Si, come tu e Nance" ridacchiai maliziosamente.
"Oh bhe.." mormorò Nance osservando il suo piatto timidamente.
"Già" sorrise Steve prendendole la mano silenziosamente.
"Uhuhuuu" risi sotto i baffi felice del loro ritorno insieme.
"Quindi ci vediamo dopo?" chiesi per avere conferma.
"Certo, però dovrei passare a prendere il costume" disse Robin.
"Non serve, stiamo così in intimo" dichiarai sorridendole.
"Ah ok, va bene. Allora a dopo" disse Steve continuando a guardare perdutamente Nancy.
"Perfetto" sorrisi.

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Scusatemi ragazzi per il ritardo, ma non sto passando un bel momento. Alcuni punti della storia sono cose vere che ho vissuto e che sto provando a superare. Tuttavia ho visto come vi sta piacendo la mia storia, soprattutto dai vostri commenti che ricevo ogni giorno. Adoro il vostro supporto, senza di voi avrei mollato a scrivere capitoli ogni giorno.
Scusatemi anche che questo capitolo è abbastanza corto, cerco comunque di non farli noiosi. Spero che io sia riuscita nel mio intento.
Vi amo <33

EUNOIA - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora