25

1.1K 47 2
                                    

Bip.
Bip..
Bip...

Mi risvegliai seduta in ospedale con accanto Dustin, anch'esso addormentato su una poltroncina.
Mi guardai attorno, non ricordavo per bene quello che era successo. Tranne una cosa.
Le lacrime presero di nuovo il controllo e il mio viso tornò roseo, più che mai.
Poi alzai gli occhi.
Ed lì che ricordadai un piccolo passaggio.

Dopo che il silenzio piombò nel Sottosopra, mi alzai in piedi insieme a Dustin.
"Vieni qua" mormorai abbracciando Dustin.
Presi dolcemente la collana che aveva Eddie al collo e la misi lentamente sul mio esile collo.
Iniziammo a singhiozzare insieme camminando. Fino a quando sentì qualcosa dietro di me.
Eddie ansimava.
Sembrava un miracolo, mi gettai per terra, accanto a lui.
"Eddie?" domandai confusa.
Lui mi guardò altrettanto confuso.
Lo presi in braccio con cautela e con l'aiuto di Dustin.
Ritornammo nella nostra Hawkins con qualche difficoltà viste le condizioni di Eddie, ma trovammo comunque un modo per tornare a casa.
"Eddie, ci sei?" chiesi preoccupata.
Lui accennò con gli occhi.
"DUSTIN! PRENDI IL FURGONE DI EDDIE!" esclamai.
"NON C'E'!" urlò mio fratello.
"MERDA! PRENDI IL FURGONE DI UN ALTRO" continuai ad alzare la voce.
"Vabbè, fa niente. Faccio io" aggiunsi

Mi avvicinai velocemente ad una macchina che c'era nel campo caravan e la accesi, lasciando Eddie e Dustin insieme. Ritornai dove stavano loro insieme al veicolo, invitandoli ad entrare rapidamente.
Eddie continuava a sanguinare e Dustin a piangere. Io non sapevo guidare ma feci del mio meglio per condurre tutti noi in modo sicuro.
Arrivai fino all'ospedale, dove scesi frettolosamente per poi aprire la portiera ai ragazzi.
Presi Eddie sotto la spalla e Dustin fece lo stesso. Lo portammo dentro e le infermiere lo misero su una barella.

Bip.
Bip..
Bip...

Era davvero un miracolo, com'era successo.
Gli altri come stanno? Che fine hanno fatto.
Guardai il lettino dove riposava Eddie, il suo viso sembrava così morto. I suoi anelli freddi erano come il suo corpo. Tuttavia il battito c'era.
"LUCAS!" urlò qualcuno nel corridoio.
"Arrivo, mio re" mormorai con un malinconico sorriso.
Andai di corsa a vedere chi avesse urlato: Erica.
"Erica che succede?" domandai preoccupata.
"Max era quasi morta, ha un braccio e una gamba rotta. L'abbiamo portata qui" spiegò lei balbettando.
"Ma il piano è andato come speravamo?" chiesi.
"Si!" disse lei fiera.
Sorrisi. Sorrisi e sorrisi ancora.
"Gli altri come stanno?" demandai curiosa.
"Stanno riposando mangiando alla tavola calda" rispose Erica.
"Tu come mai sei qui?" domandò lei subito dopo guardandomi confusa.
"Eddie... è morto però non so come è ritornato da noi" spiegai con le lacrime agli occhi.
"Oh.. non lo sai" disse lei abbracciandomi.
"Unidici, la ragazza con i poteri, è ritornata qui ad Hawkins e ha riportato in vita i nostri amici, ma solo i nostri" mormorò.
"Dov'è?" chiesi.
"Accanto a Max e Lucas" rispose lei.
"Accompagnami" ordinai.

Andammo insieme da loro. Appena aprì la prota, Lucas mi venne incontro abbracciandomi. Succesivamente guardai Max che teneva gli occhi chiusi come se stesse dormendo profondamente. Infine guardai una ragazza che aveva i capelli rasati.
"Tu devi essere Unidici" affermai guardandola.
"Si, chi sei?" domandò lei.
Senza rispondere la raggiunsi per abbracciarla.
In quel momento le mie lacrime presero il sopravvento di nuovo, tanto che singhiozzai disperatamente.
"Grazie" sussurrai con fatica.
Mi staccai da lei per guardarla meglio.
"Grazie mille" sorrisi.
"Lo hai salvato" spiegai.
Lei sorrise capendo a cosa mi stavo riferendo e mi abbracciò.
Dopo un po' di secondi si staccò ed io andai di nuovo in corridoio.
Camminai felicemente con un sorriso stampato in faccia.

"Karla?" chiese qualcuno davanti a me.
Alzai lo sguardo.
"Dustin, ora ti spiego tutto" dissi avicinandomi a lui.
Mi sedetti accanto a lui, di nuovo sulla poltroncina ed iniziai il mio discorso.
"E' stata Undici, ha salvato i nostri amici. Max sta in una stanza più in la se vuoi salutarla, ma sta dormendo. Vuoi qualcosa da mangiare?" chiesi.
"Una merendina, di quelle al cioccolato, e anche un succo" rispose lui.
Mi alzai ed andai dalla macchinetta che c'era in sala d'attesa.
Schiacciai lentamente il pulsante, presi il cibo e, di punto in bianco, sentì una voce familiare dietro di me: Robin che stava parlottando velocemente riguardo Vickie.
Le corsi incontro e quando mi vide mi abbracciò fortissima.
"Temevo di averti persa, non ti trovavo da nessuna parte!" esclamò lei.
"Eddie è morto e poi risorto, ti giuro non ho mai creduto in Dio o in qualche creatura celeste, ma questo è un miracolo" dissi sorridendo a 32 denti.
"Oddio, tu e Dustin come state?" chiese guardandomi.
"Meglio, ora che sappiamo che è vivo" affermai.
"Vuoi che ti riportiamo a casa, così tu e Dustin potete fare la doccia per poi tornare qua" domandò lei.
"E chi bada a Eddie" demandai.
"Steve e Nance" rispose Robin.
"Va bene" dissi avviandomi verso la sala di Eddie.

"Dustin, andiamo a casa, ci laviamo, ci cambiamo e ritorniamo qui" spiegai con dietro Robin.
Lui annuì e andammo tutti via.
Entrai in macchina insieme a mio fratello e Robin iniziò a guidare.
Arrivati a casa, salì di corsa per le scale mentre Robin cercava qualcosa in frigo da poter portare in ospedale. Andai subito a farmi una doccia calda.
Posai i vestiti sul pavimento che, in men che non si dica, diventò umido e bagnato.
Mentre feci scorrere l'acqua sul mio viso e sui miei capelli, ricordai una vecchia cosa: quella volta in cui Eddie entrò in camera mia guardandomi nella vasca.
"Hey Eddie, so che non mi puoi sentire ora, ma sappi che sono felice che sei ancora tra noi" mormorai ridacchiando mentre mi bagnavo lentamente il corpo.
Successivamente iniziai a strofinare il bagnoschiuma sulla mia pelle rendendola più profumata e liscia a tatto.
Mi lavai i capelli ed uscì dalla vasca. Mi misi l'accapatoio e mi guardai allo specchio.
Sembravo più umana di prima.
Mi vestì velocemente e misi un po' di profumo sul mio collo.
Scesi le scale vedendo Robin e Dustin che parlottavano.
"Di cosa state parlando?" domandai.
"Non sappiamo cosa prendere da mangiare" rispose mio fratello.
"Facciamo dei pancakes?" chiesi sorridendo.
Dustin capì al volo di cosa stessi parlando e quindi annuì entusiasmato.
Robin mi aiutò a fare l'impasto mentre Dustin guardava.
Finito di cucinare, misi delicatamente i pantacakes in una scatolina di vetro coperta da un piccolo tovagliolo verde.

Salimmo di nuovo tutti in macchina per ritonare in ospedale.
Andai di corsa nella stanza di Eddie, vedendolo ancora disteso con gli occhi chiusi e una flebo al braccio.
Sospirai e mi sedetti sulla sedia accanto a Dustin e Robin.
Ci guardammo e iniziammo a mangiare lentamente dei pancakes lasciandone 3 ad Eddie, in casi si svegliasse.
Chiusi di nuovo la scatolina e iniziai a guardare fuori dalla finestra.
Passarono ore e ore...
Dustin ritornò a casa a dormire insieme a Lucas, Mike e Will, i suoi amici insomma. Robin restò invece in camera con Max. Steve, Nance e Jonathan andarono a dormire in un hotel vicino.
Io rimasi in camera con Eddie, guardai la luna pensando a quello che sarebbe successo d'ora in poi.

Bip.
Bip..
Bip...
Bip....

"Henderson?" disse qualcuno.




EUNOIA - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora