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"Hey.." disse.

Riconobbi subito la sua voce e i suoi capelli spettinati che posavano sulle sue spalle.
"Che ci fai qui?" chiesi sorpresa.
"Volevo chiederti una cosa" rispose mantenendo il contatto visivo.
"Dimmi" dissi seria.
"Sai nuotare?"  domandò ridacchiando.
Il suo sorriso era contaggioso, non riuscivo a stare seria con lui davanti.
"Si... come mai sta domanda?" chiesi iniziando a sistemare il disordine che c'era in camera mia.
"Volevo invitarti a casa di Gareth che ha una piscina" spiegò guardando il caos che giaceva sul mio pavimento.
"Dipende a che ora, perchè domani abbiamo scuola" affermai raccogliendo un paio di libri da terra.
"Tra qualche  minuto..?" disse ridendo.
"Fammi sistemare un secondo camera mia e prendo il costume" risposi afferando alcuni libri sparsi.
"Leggi?" chiese osservando i miei movimenti.
"Stavolta sono io a chiederti se sia una domanda retorica. Lo è?" domandai alzando gli occhi e incontrando i suoi.
"Leggere mi rilassa, è la seconda cosa esistente che riesce a calmarmi i nervi quando sono stressata" spiegai ritornando al lavoro.
"Un giorno mi presti un tuo libro?" domandò incerto.
"Munson hai mai aperto un libro almeno?" chiesi ridacchiando.
"Divertente" disse con un tono sarcastico.
Finì subito di ordinare camera mia, presi un costume da bagno dal cassetto. La parte superiore era di colore nero e nella zona in mezzo al seno si trovava un cuore in argento che univa i due pezzi, mentre quella inferiore erano dei semplici slip aderenti anch'essi di colore nero.

"Dustin, oggi esco" avvisai da camera mia.
"Io vado da Mike fra poco, giochiamo a D&D" urlò dalla scrivania mentre studiava.
"Va bene, avvisa la mamma a che ora arrivi" dissi dalla sua porta.
"Ok e tu fai attenzione" rispose ponendo lo sguardo su di me.
Gli sorrisi annuendo, era così premuroso. 

Successivamente entrai nella macchina di Eddie che nel frattempo mi aspettava fuori.
Andammo a casa di Gareth. Le luci dei lampioni erano sfuse, ci illuminavano a malapena dal buio.
"Hey ragazzi" urlò una voce dal dietro della casa.
Eddie ed io raggiungemmo subito il cortile. La sua casa era molto accogliente. 
"Gareth, ho portato una persona in più" disse Eddie guardandolo.
"Meglio, sarà più  divertente" affermò nuotando.
Eddie si tolse subito la maglia e lentamente i pantaloni per poi entrare in acqua.
Il suo petto era pieno di tattuaggi cosa che mi attraeva di più.
Iniziai anch'io a sfliarmi lentamente i vestiti cominciando dalla parte superiore.
Appena appoggiai la mia t-shirt larga sulla sdraio che si trovava lì accanto, notai che i loro occhi erano entrambi puntati su di me.
Tolsi pure i pantaloni che avevo addosso per poi metterli insieme alla mia maglia lontano dall'acqua.
I suoi occhi non si staccarono dal mio corpo. Mi stava osservando per bene, si poteva capire benissimo cosa stesse pensando Eddie che nel frattempo inizò anche lui a nuotare.
"Mai sentito parlare di privacy?" chiesi.
"Se volevi un po' di privacy dovevi prima avvisarci così ci giravamo" disse con un sorriso malizioso.
Ridacchiai e dopo entrai nell'acqua fresca della piscina.

"Hey ragazzi, vi ho portato delle birre" disse la madre di Gareth accompagnata da un vassioio pieno di bottiglie.
Era una madre dalla mentalità più aperta rispetto alla mia, già mi piaceva.
Afferrai una birra con le mie mani e iniziai a sorseggiare. Ero ancora in acqua proprio come Eddie e Gareth. Bevvi la bottaglia velocemente per poi appoggiarla sul bordo piscina.

"Henderson, l'hai già finita?" chiese Eddie con gli occhi puntanti sul mio corpo che galleggiava.
"Si.. Gareth dove si trova il bagno?" chiesi.
"Entri, percorri il corridoio e infondo alla destra c'è il bagno degli ospiti" spiegò sorseggiando altra birra.
"Grazie" dissi.
Appoggiai sul bordo della piscina le mie braccia per poi alzarmi cautamente. Dietro in tutto questo c'era Eddie imbambolato dalla mia parte inferiore che si notava di più a causa degli slip stretti.
Mi girai e gli sorrisi come per dirgli 'lo so'. Ridacchiò tra se e sè e io andai verso il bagno.
Presi una bustina con delle pasticche dal mio zaino che avevo lasciato nel salotto di casa sua.
Misi sulla lingua delicatamente una compressa ingoiando subito dopo un po' di acqua dal rubinetto.
Il mio ritmo cardiaco aumentò subito quanto la mia temperatura corporea, però subito una gioia indescrivibile mi passò per la testa. Si stava così bene...
Ritornai un po' barcollando nel cortile.
"Brilla?" chiese Gareth guardando Eddie.
"Si.." disse Eddie con gli occhi puntanti su di me.
Accesi una sigaretta e mi sedetti sul bordo della piscina osservando i due ragazzi che si trovavano ancora in acqua. La luna splendeva in cielo e illuminava di più i miei sentimenti. 
Poi finalmente uno dei due si alzò per andare dentro casa.
"Ragazzi io vado a fare una doccia e poi torno così mangiamo qualcosa" disse Gareth sistemandosi i capelli bagnati.
"Va bene" disse Eddie mentre io mi limitai ad annuire.

Appena il ragazzo uscì dal cortile per andare in bagno Eddie si avvicinò verso il bordo della piscina, è rimasto in acqua però era più vicino a me.
"Vuoi parlarne?" chiese preoccupato.
"Cosa?" domandai confusa.
"Hai gli occhi mezzi chiusi e sembri disidratata, non credo sia per l'alcol" spiegò.
"Eddie tranquillo, è solo alcol e la stanchezza a causa della nuottata di oggi" dissi evitando il suo sguardo.
"Se è così allora io non sono uno svitato" disse ridacchiando.

Non volevo farlo preoccupare. So che mi avrebbe fatto lo stesso discorso come tutte le altre persone quando hanno scoperto della mia dipendeza. 
"L'unica cosa che voglio è che tu stia bene" disse guardandomi.
Ecco, ora dirà che mi vuole bene, ecc...
"Se vuoi ti posso dare un altro tipo di droga" affermò catturando la mia attenzione.
"Che intendi Munson" chiesi confusa.
Lui si alzò dal bordo piscina usando le sue braccia per sollevarsi. In quel momento i miei occhi erano focalizzati sui suoi muscoli, le sue braccia e il suo petto decorato da tattuaggi.
La mia testa si girò verso di lui e il mio sguardo era fisso sui suoi occhi. 
"Questa droga però col tempo ti potrà fare molto male" disse avvicinandosi a me.
"Se è per questo anche tutte le altre sono così" dissi ridacchiando.
"Allora vedi che riconosci pure tu gli effetti collaterali" affermò con lo sguardo fisso sul mio.
I suoi occhi penetravano le mie emozioni, in quel momento l'euforia di nuovo passò per il mio corpo. Avevo l'impulso di avvicinarmi di più come l'altro giorno. Volevo sentirlo più vicino.
"Comunque ti posso procurare un altro tipo di droga" disse avvicinandosi.
"Spiegati meglio" dissi.
"Me" affermò con gli occhi puntati sulle mie labbra.
Di nuovo quella stessa sensazione percorse tutto il mio corpo dandomi una leggera scossa nel petto. Non capivo cosa stesse succedendo, era l'effetto della pasticca che avevo preso oppure era lui a darmi quell'effetto?
Pose una mano sulla mia guancia tenendo sempre lo sguardo basso alla mia bocca.
Capì subito quello che stava per succedere ma non volevo passare per quella timida che non ha il coraggio. 
Lo baciai, come se stessi saporando e testando quella nuova dipendenza che mi col tempo mi avrebbe portato alla sofferenza.
Dopo che i nostri volti si staccarono per respirare, mi guardò scioccato come per indicare una leggera sorpresa dalla mia azione. Pensava non avessi il coraggio di farlo.
Posò di nuovo lo sguardo sulle mie labbra per poi unirle di nuovo con le mie. 
"Entriamo dentro l'acqua" dissi sussurandogli all'orecchio.
Entrò prima in acqua e io subito dopo. Eravano così vicini che si poteva sentire il battito dei nostri cuore.
Misi le gambe attorno alla sua vita guardandolo negli occhi.

Ritornò a baciarmi più passionatamente. La tensione era svanita, stavamo facendo quello che entrambi volevamo fare. L'unione dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni formarono un'aura piacevole attorno a noi.
Successivamente iniziò a baciarmi il collo mentre inarcavo delicatamente la schiena.

"Ragazzi..." disse Gareth con una scatola di pizza in mano.

Perchè ogni volta ci interrompe qualcuno...

Mi staccai subito ed Eddie si voltò per vedere il suo amico. Gareth ridacchiava nel frattempo.
L'imbarazzo tornò. Il silenzio mi impediva di muovermi.

"Venite a mangiare si o no?" chiese ridendo.
"Sisi arriviamo" disse Eddie che chiaramente si sentiva più a suo agio in situazioni del genere con il suo migliore amico.
Lui si avviò verso un tavolo situato nel cortile. Subito dopo lo raggiunsi. Finimmo velocemente la pizza.

"Ora vado io a fare la doccia" disse Eddie che si alzò dal tavolo.
"Rimani qui a dormire?" gli chiese Gareth.
"Si ovvio" rispose andando verso il bagno.

Io e Gareth eravamo entrambi in silenzio dopo che Eddie andò a lavarsi.
Improvvisamente però qualcosa spezzò il ghiaccio.
Ci girammo entrambi verso la siepe, dove il rumore proveniva.
"Sarà uno scoiattolo" disse Gareth.
"Si..." dissi anche io imbarazzata.
"Senti non volevo interrompere prima voi due, però non volevo neanche che la pizza si raffreddasse" spiegò lui.
"Tranquillo" risposi sorridendogli.
"Eddie ogni volta mi racconta di te, non smette di parlare quando tu sia incantevole, dentro e fuori" disse Gareth ridacchiando per mettere in difficoltà il suo amico.
"Ah si?" chiesi sorridendo maliziosamente.
"Continuamente" affermò lui.
"Ha sempre paura di fare la mossa sbagliata, però ho notato che sei tu tra i due ad avere più palle" disse Gareth sorridendo.
"Scommetto che tra poco, arriverà in cortile e dirà 'Ragazzi, perchè ridete?'" affermai ridacchiando.
Mi piaceva la compagnia di Gareth, non era come pensavo. Era molto più simpatico del previsto, certo non abbiamo parlato tanto ma è bastato per farmi capire che si trattasse di una persona per bene.

"Perchè ridete?" disse Eddie con i capelli bagnati e scompigliati.
Io e Gareth ci guardammo stupiti e subito dopo iniziammo a ridere.
"Gradirei una risposta" disse il corvino mentre si avvicinava sempre di più al tavolo.
"Niente" risposi io ancora ridacchiando.
"Comunque è meglio se vado a casa, mia madre e Dustin potrebbero preoccuparsi" spiegai mentre mi alzavo lentamente dalla sedia.
"Va bene se ti accompagno?" chiese Eddie.
"Certo" risposi sorridendo.
"Grazie Gareth, saluta tua madre da parte mia. E' stato divertente" dissi abbozzando un sorriso.
"Il piacere è stato mio" rispose lui.
"Gareth io torno tra poco, non chiudermi fuori come l'altra volta" disse con un tono serio.
 Io ed Eddie ci avviammo verso la sua macchina.
Il percorso in macchina era come l'altra volta, silenzioso e imbarazzante.
Arrivammo subito a casa mia e mi girai verso la portiera.
"ASPETTA!" urlò Eddie che scese velocemente dalla sua parte.
Mi aprì cortesemente la portiera e scesi dalla macchina.
Però prima che io potessi avviarmi per andare alla porta di casa, mi afferrò per i fianchi e mi guardò negli occhi.
"Scusami se prima Gareth ha interrotto il nostro momento" disse avvicinandosi sempre i più.
"Non è colpa tua" gli sussurrai nell'orecchio.
Assaporai di nuovo le sue labbra rosee per poi staccarmi per osservare i suoi splendidi occhi scuri.
"Ci vediamo a scuola domani, principessa" disse con un sorriso.
"Ci conto" dissi io avviandomi verso l'entrata di casa mia.
Prima di mettere piede dentro la mia dimora, mi voltai per vedere se era ancora lì.
Era ancora lì.
Mi inchianai imitando il suo saluto e dopodichè chiusi la porta alle mi spalle .

Mia madre era già a dormire, come sempre.
Nel frattempo Dustin scese le scale.

"E' un po' tardi per uscire con le amiche" affermò lui.
"Ti racconterò tutto un altro giorno" dissi sorridendo.
"Eri con Eddie, vero?" chiese Dustin per mettermi in difficoltà.
"Si" risposi.
"C'è qualcosa vero? Grrrrr" disse mio fratello maliziosamente.
"Circa" dissi alzando gli occhi al soffitto per evitare l'imbarazzo.
"Ora vai a dormire e non dire niente alla mamma" ordinai avviandomi verso le scale.
"Va bene" disse lui ridacchiando.

Andai a farmi la doccia pensando a quello che è successo oggi e in meno che non si dica mi addormentai nel mio letto.

All'improvviso mi svegliai a causa di un rumore dalla mia finestra. Aprì li occhi e dei sassolini colpivano il mio vetro...

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SPAZIO AUTORE:
Scusate se questo capitolo è un po' lungo, spero che non vi siate annoiati ovviamente.
Mi sto impegnando un sacco a scrivere questa storia.

Cosa  ne pensate di quello che sta succedendo tra Eddie e Karla?

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Baci stellari <3

EUNOIA - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora