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Restai nel caravan con Eddie mentre gli altri sono entrati nel The War Zone per comprare le armi.
"Sai sparare?" chiese lui.
"No.." mormorai.
"Nemmeno io, per questo useremo delle lance" affermò.
"Che facciamo intanto che gli aspettiamo?" domandai seduta sul pavimento della roulotte.
"Balliamo? Potrebbe essere l'ultima volta" disse ponendomi la mano.
La afferrai e mi aggrappai al suo corpo.
Le pareti di quel stretto di caravan ci impedivano di muoverci normalmente, ma la cosa positiva fu che eravamo tanto vicini. Il mio corpo attaccato al suo.
Iniziammo a girare mano nella mano, a tratti mi fece fare piroette e casqué vari con baci aggiunti qua e là.
A tratti cademmo sui piccoli sofa che si trovavano accanto a noi, tra cui anche mobiletti e ripiani da cucina. In un momento finimmo per terra per poi rialzarci in modo brusco.
"Non sarà l'ultima volta" mormorai stringendolo di più.
"Tutto è possibile" rispose lui facendomi fare un'ultima piroetta.
Si chinò lentamente e mi baciò passionatamente.
"Ti amo Henderson, non cambiare mai" sussurrò lui guardandomi negli occhi.
"Ti amo Munson e lo farò sempre" risposi con le sue braccia attorno alla mia schiena.
Continuammo a ballare per un po' fino a quando all'improvviso gli altri rientrarono nel caravan di corsa.
"Fai partire!" urlò Robin a Steve.

Mi sedetti, con le braccia di Eddie ancora attorno a me, su un divanetto.
Per tutto il tragitto siamo stati seduti attaccati, in fondo poteva essere l'ultima volta.
Mi addormentai per un paio di ore nel calore del suo corpo.
Lui restò sveglio per assicurarsi che non mi succedesse nulla e appoggiò la sua testa sulla mia, trovando conforto in quello che poteva succedere.
Mi svegliai e alzai lo sguardo verso di lui.
"Quando inizieremo col piano, starò con te" affermai guardandolo.
"Sei ferita, non puoi" rispose Eddie.
"Io ci sarò, e poi sto meglio, riesco a camminare" affermai decisa.
"Ma è pericoloso" disse lui cercando di farmi cambiare idea.
"Non importa, voglio essere lì con te" mormorai.

"Siamo arrivati" disse Steve fermando la macchina davanti alla casa di Victor Creel.
Max, insieme a Lucas ed Erica, scese raggiungendo l'entrata.
Successivamente Steve partì verso il campo caravan dove abitava Eddie.
Arrivati lì scesimo dal veicolo e andammo nell'abitazione di Eddie.
Mi calai per terza nel Sottosopra, dopo Steve e Nance. Eddie mi raggiunse subito dopo e mi aiutò a rimettermi in piedi. Ed infine, per ultima, Robin insieme a delle armi.
Dustin venne con noi in seguito mentre Steve, Nance e Robin partirono verso la casa di Victor Creel, nel Sottosopra a differenza di Max e gli altri che stavano nella nostra Hawkins.

"Se siete in pericolo tornate indietro, non cercate di fare gli eroi" affermò Steve guardandoci.
"Harrington, insomma guardaci. Non siamo eroi" rispose Eddie.
Gli altri partirono e noi iniziammo a coprire il caravan di Eddie con delle recinzioni in metallo.
"Che ve ne pare?" chiese Eddie guardando me e Dustin.
Mi limitai a ridere per il nostro successo.
"Siamo stati grandi" rispose Dustin dando il batticinque a Dustin.
Entrammo nel caravan aspettando il segnale di Nance per avviare la fase 2 due del piano.
Dopo un po' di tempo passato in chiacchere ma anche silenzi fastidiosi, sentimmo qualcuno parlare attraverso il Walkie-Talkie.
"Fase 2" disse Nance.
"Ok" risposi tenendo in mano l'affare.
Guardai Eddie e Dustin come per chiedere conferma di essere pronti e loro accennarono con la testa.

Eddie si avviò rapidamente in camera sua guardando la figura della sua chitarra elettrica che situava davanti allo specchio. 
"Woah" mormorai.
"Andiamo" disse lui afferrando la sua altra metà e posandola sulle sue spalle.
Salimmo sul tetto del caravan tutti e tre. La ferita non mi faceva più male visto che era bendata per bene e quindi riuscivo pure a correre.
Lui iniziò ad accordare dolcemente la sua chitarra e poi pose lo sguardo su di me.
Inizò a muovere le sue dita fredde sulle corde suonando Master Of Puppets dei Metallica, entusiasmando Dustin e me. Il tema del brano è la dipendenza dalla droga e questo mi fece rabbrividire.
"Questo è per te Karla" urlò guardandomi dolcemente.
Sorrisi e restai ad osservarlo suonare. Io e Dustin eravamo vicini, uno accanto all'altro, emozionati nel sentire il brano. Iniziammo a suotere i nostri capi a ritmo con la musica come faceva Eddie.
Sentì un rumore dal cielo e poi mi girai verso Dustin. Lui accennò come per aver capito ed urlò ad Eddie.
"Meno 30 secondi"
Lui continuò a suonare passionatamente.
"Meno 20 secondi" urlò ancora.
A quel punto Eddie iniziò ad impegnarsi sempre di più grazie all'euforia e all'adrenalina che scorreva per tutto il suo corpo.
"Meno 10 secondi" esclamai io stavolta.
Lui mi guardò compiaciuto e cominciò a fare un assolo facendomi spalancare la bocca.
Ero meravigliata.
"Meno 5 secondi" urlai per l'ultima volta.
A quel punto Eddie finì il suo pezzo e mi prese la mano correndo insieme a Dustin dentro il caravan.
Lui chiuse il cancello in metallo che aveva creato e ci chiudemmo all'interno.
"E' stato il concerto più metallaro di sempre" esclamò Dustin saltellando.
Lo stesso fece Eddie, io rimasi lì a sorridere felice di aver finalmente visto un suo concerto.

Venimmo distratti dalla nostra gioia da un rumore. I pipistrelli erano ancora qua.
Eddie prese un tombino con molti chiudi appuntiti e una lancia. Lo stesse fece Dustin.
Nel frattempo io avevo una lancia ma non uno scudo quindi mi misi in mezzo ad Eddie e mio fratello.
Un rumore più forte ci spaventò. Alzai lo sguardo e mormorai "Sul tetto.."
Ci avvicinammo verso una piccola fessura.
"Non può entrare da lì, giusto?" chiese Dustin ad Eddie.
Proprio in quel momenti un pipistrello sbucò dalla piccola apertura.
Tutti e tre iniziammo a picchiettarlo con le nostre lance, fino a quando Eddie decise di inchiodare il soffitto con il suo scudo affilato.
"Ci sono altre fessure?" chiese Dustin.
"Oh merda" mormorò Eddie avviandosi verso camera sua.
Appena arrivammo lì, Eddie iniziò ad indietreggiare chiudendo la porta che piano piano veniva distrutta.
"ANDIAMO!" esclamai insieme ad Eddie.
Dustin fu il piamo a tornare nella nostra Hawkins, io feci lo stesso subito dopo e successivamente Eddie che però ad metà strada decise di fermarsi.
"EDDIE?" domandai preoccupata.
E' a quel punto che tagliò la corda che pendeva tra i due mondi e tolse il materasso dal pavimento.
"Che stai facendo..." sussurrai disperata.
Dustin iniziò ad urlare per cercare di fargli cambiare idea.
"Cosa stai facendo..." chiesi.
"Guadagno altro tempo, mia regina" disse lui accennando un sorriso genuino.
Lui se n'è andò lasciando me e Dustin nella nostra Hawkins.

"DUSTIN!" urlai con le lacrime agli occhi.
Lui prese una sedia e velocemente si buttò nel Sottosopra, si ferì alla gamba però mise il materasso sul pavimento in modo tale che io non mi faccia male.
Lo raggiunsi subito e lo presi sulla schiena visto che non camminava bene.
Con molta fatica uscimmo dal caravan di Eddie notando in lontanza una tempesta di pipistrelli che lo circondava.
"Cazzo!" esclamai.
Continuai a correre fino a quando vidimo tutti i pistrelli cadere. Mollai Dustin a terra che anche lui con fatica corse verso Eddie.

Lo vidi disteso per terra, coperto di sangue.
Mi chinai verso di lui poggiandolo la sua testa sulle mie cosce.
Iniziai a piangere.
"Dobbiamo portarti in ospedale" affermai disperata.
"Dammi un secondo" mormorò lui per poi girarsi verso di me sorridendo.
"Stavolta non sono scappato, vero?" domandò lui con le lacrime agli occhi.
"No, non sei scappato" risposi.
"Dovrai occuparti delle pecorelle, fallo per me" disse lui girandosi stavolta verso Dustin che lo guardava dall'altra parte.
"No, perchè lo farai tu" rispose Dustin.
"Promettilo" ordinò con poco respiro.
"Prometto" pianse mio fratello.
"Questo è il mio anno, questo è finalmente il mio anno..." sussurrò lui.
A quel punto le mie lacrime si fecero più forti tanto che iniziai a singhiozzare.
"Ti amo" disse lui guardandomi.
"Ti amo anch'io" risposi con viso rosso.
"Ti voglio un sacco di bene Henderson" affermò lui stavolta a Dustin.
"Ti voglio bene anch'io.." sussurrò mio fratello.
Ed in quel momento piombò il silenzio totale facendomi poggiare la testa alle spalle.
Gli occhi di Eddie erano ancora bagnati e il corpo immobile era ricoperto di sangue.
"CAZZO!" esclamai con le lacrime agli occhi.
"Karla!" urlò Dustin attirando la mia attenzione.

Bip.
Bip..
Bip...






EUNOIA - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora