Prologo

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14 anni prima

Ellen

Il campanello suona interrottamente e mi alzo dalla sedia per andare a vedere chi è. Guardo dallo spioncino della porta e faccio un respiro profondo prima di aprirgli.

Mi spinge ed entra, cerco di non farlo andare in cucina dove Sky sta studiano e così prendo i soldi che ho nel cassetto in soggiorno.

“Solo duecento dollari?” alza la voce.

“La bambina ha iniziato la terza elementare e ovviamente ci sono le spese da pagare” mormoro e con violenza dà un pugno sul tavolo e sobbalzo dalla paura.

“Dov’è ora?” si guardo intorno e sogghigna quando vede la luca in cucina accesa.

“lei non centra niente” mi metto davanti a lui per non farlo passare. Non posso permettergli di fare del male alla mia bambina, lei è innocente.

“Per colpa sua ora abbiamo solo duecento miseri dollari” si avvicina pericolosamente a me, ma si ferma quando sente Sky chiamarmi.

“Mamma, guarda!” entra in cucina e mi fa vedere il disegno che ha appena finito, che raffigura me, Ray e lei.

“Tesoro è bellissimo” mi piego alla sua altezza e mi sorride. Quando vedo i suoi occhi nocciola brillare, mi viene in mente la prima volta che incontrai lui. Aveva gli stessi occhi che ha ora Sky, vivaci e pieni di amore.

“Papà ci sei anche tu” sorride mia figlia e gli mostra il disegno.

Sono sicura che quella luce ci sia ancora dentro di lui, la sto opprimendo per non cadere ancora di più nell’oscurità che sta vivendo.

Preparo i pop-corn e vado a sedermi sul divano dove Sky sta scegliendo che film della Disney vedere.

“Hai scelto?” domando.

“Sì, voglio vedere Biancaneve” prendo la videocassetta che mi porge e lo inserisco nel lettore delle videocassette, iniziamo a vederlo mentre mangiamo i pop-corn.

A quasi fine film la porta si apre con violenza e mi giro di scatto dallo spavento “sky vai di sopra, scendi solo quando ti chiamo” annuisce con occhi terrorizzati e corre di sopra.

“Dove sono i mei soldi?” urla e arretro.

“Ieri ti ho dato gli ultimi soldi che mi erano rimasti” mento, non posso lasciare che mia figlia cresca per strada.

“Non mentirmi” urla e prende il vaso per poi buttarlo a terra con violenza

“Non ti sto mentendo” cerca di avvicinarsi al mobile dove ieri ho preso i soldi ma cerco di fermarlo, ma tutti i miei sforzi sono invanii.

Mi fulmina con lo sguardo e con tutta la forza che ha mi spinge. Perdo l’equilibrio e vado a sbattere con la testa sullo spigolo del mobile e cado per terra.

“Ellen perdonami” vedo che prende i soldi nel cassetto scappa lasciandomi lì per terra da sola.

“Sky” chiamo mia figlia con voce flebile sperando che mi senta.

“Mamma!” urla il mio piccolo angelo “non lasciarmi” posa la testa sul mio ventre e poso la mano sui suoi capelli biondi.

“Non lasciarlo solo” sussurro a fatica, sento che piange ancora più forte e la stringo a me. Non volevo che succedesse tutto questo, ho pensato ad assecondarlo invece di salvare mia figlia da questa misera vita.

Non mi perdonerò mai.

Overwhelming love (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora