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Prendo un vestito rosa, che arriva a metà coscia, coperto da piccoli fiori bianchi. Finito di truccarmi e piastrare i capelli esco dalla camera e scendo le scale. Vado in cucina per prendo un bicchiere d’acqua “dove andrete a mangiare?” domanda Kim con due occhi rossi “che succede?” inizia a piangere e vado verso di lei per abbracciarla “non piangere; cos’è successo ieri?” chiedo ma non risponde “ho un'idea, ora chiamo James per disdire l’appuntamento e rimango con te” scuote la testa “non ti preoccupare, vai con James e poi adesso non ne voglio parlare; non ti dimenticare che stasera c’è il green party” annuisco e la stringo a me “allora sarò qui per le cinque, a dopo” gli sorrido e dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua ed esco.

Quando metto piede fuori ecco che James con la sua Audi arriva, spegne la macchina e scende “wow -si abbassa gli occhiali da sole e mi fa una radiografia dal basso verso l’alto- sei uno schianto bambolina” mi stringe a sé e mi bacia, sono veramente colpita dal fatto che non abbia fatto una scenata di gelosia.

Apre la portiera della macchina e mi fa segno di salire “prego signorina” sorrido “grazie” entro in macchina e poi chiude la portiera, fa il giro ed entra anche lui. Si gira verso di me e mi sorride, mette la cintura e, accende la macchina, partiamo. Accendo la radio e ci giriamo contemporaneamente, “I found a girl beautiful and sweet, i never kwen you were the someone waiting for me” ci fissiamo negli occhi “And in your eyes you’re holding me” in questo momento sono la persona più felice in questo mondo, mi trovo affianco alla persona che amo e anche se litighiamo, per la sua gelosia, credo che il nostro amore sia forte e che non si possa rompere facilmente.

In ogni coppia ci sono delle incomprensioni, e nella nostra vita di tutti i giorni non possono mancare credo che siano la base che rafforzi una relazione, ovviamente chi si ama resta, chi non ama se ne va. Mia madre amava Ray e lei sapendo cosa doveva subire è restata, perché il suo amore per lui era grande. Certe volte si vuole solo vedere il lato bello delle persone, visto che abbiamo paura della realtà che ci circonda.

Mette la sua mano sulla mia e mi giro verso di lui, “Darling, you look perfect tonight” prendo la sua mano e gli lascio un bacio sopra “she looks perfect” canta e gli sorrido, veramente non potevo chiedere di meglio, mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia “tu sei perfetto” ritorno al mio posto e con la coda dell’occhio vedo che sta sorridendo.

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Ci fermiamo davanti il ristorante e un ragazzo mi apre la portiera “grazie” “trattala bene” James gli lancia le chiavi e il ragazzo annuisce, entriamo e veniamo accolti da un uomo sulla sessantina “salve signori, avete ordinato?” chiede l’uomo “Murphy” l’uomo fa un cenno con la testa “Adrian porta il signor Murphy al suo tavolo” il ragazzo sentendo pronunciare il suo nome annuisce e ci fa cenno di seguirlo, mi guardo attorno è un posto davvero carino e accogliente.

“Ecco il vostro tavolo, ora vi porto il menù” annuisco a ciò che dice il ragazzo e mi siedo “che ne pensi?” domanda “è un posto piccolo e accogliente, ottima scelta Murphy” “ne ero certo” scuoto la testa ed ecco che arriva il ragazzo con i menù, ringrazio e vedo James guardare male il ragazzo “Murphy non fulminare qualsiasi ragazzo che si avvicina, che li spaventi” “questo è il mio intento, poi non chiamarmi Murphy che mi dà fastidio, mi hai sempre chiamato James” sorrido e scuoto la testa “va bene, Murphy” mi guarda male e alza gli occhi al cielo, apre il menù e inizia a sfogliarlo.

“Signori cosa vi porto da bere?” si avvicina il ragazzo “acqua” sta per aprire bocca James ma lo fermo “niente vino visto che devi guidare e poi ti ricordo che già stasera berrai al party” alza gli occhi al cielo e ritorna a guardare il menù “odio quando alzi gli occhi al cielo” sbuffo e ritorno a guardare il menù, non c’è niente che mi piace.

“Siamo pronti per prenotare” chiama il cameriere “io non ancora” “allora sceglierò io per te” annuisco titubante “non ti preoccupare ti piacerà” si avvicina il ragazzo “allora un piatto di Mac and Cheese e un robster roll” ordina e il ragazzo segna il tutto “perfetto, i vostri piatti arriveranno presto” ringrazio il ragazzo e mi verso l’acqua che ha appena portato “è leggero come piatto?” “più o meno, è solo un piatto di pasta pieno di vari tipi di formaggi” non so che aspettarmi.

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Dopo aver mangiato i primi piatti ecco che ci troviamo fuori alla gelateria, “posso assaggiare?” chiedo e mi porge la sua coppetta piena di gelato al mango, “wow, però menta e cioccolato è meglio” gli passo il suo gelato e continuo a mangiare il mio. “Dopo aver finito di mangiare il gelato, c’è una sorpresa” “voglio andarci adesso” gli sorrido “scordatelo, non entri in macchina con il gelato” alzo gli occhi al cielo e continuo a mangiare il gelato.

Finito entrambi di mangiare il gelato, ci alziamo dopo aver rimasto i soldi sul tavolino e, ci dirigiamo verso la sua macchina. “Dai piccola non tenermi il broncio, è solo che prima di venire qui ho portato la macchina all’autolavaggio” annuisco e metto la cintura, ecco il perché ha fatto il cavaliere.

Sono curiosa, e soprattutto mi sento in ansia visto che non vuole dirmi dove mi sta portando. Guardo fuori dal finestrino e osservo le enormi palme della California, ogni volta che le guardo mi incantano sempre. James accosta e si toglie la cravatta, oh mio Dio. “Chiudi gli occhi” lo faccio e mette la cravatta sugli occhi “è solo per non farti vedere dove stiamo andando” annuisco lievemente, mi aspettavo qualcosa l'altro.

Riparte, ed ecco che la macchina si ferma “siamo arrivati?” domando “no, c’è un semaforo” annuisco e decido di accendere la radio, “mancano ancora all’incirca cinque minuti” annuisco e sento il telefono nella tasta vibrare. Canto la canzone in radio e spero che siamo quasi arrivati, perché comincio a non sopportare questa cosa davanti agli occhi. La macchina si ferma, oh che bello. “Non scendere” prima che lo possa dire già sono scesa e con forza chiudo la portiera della macchina “Sky” mi rimprovera, sono davvero curiosa di vedere la sua faccia “scusa” gli sorrido, stendo la mano e che me l’ha prende “andiamo” annuisco e facciamo dei passi, si mette dietro di me e mi toglie la benda. Apro e chiudo diverse volte per abituarmi alla luce del sole, “che significa?” chiedo osservando la casa davanti a noi, è enorme e anche fantastica. “Skyler Thompson vuoi convivere con me?” mi giro verso di lui esterrefatta “io...” non riesco a parlare per la troppa felicità, e anche per la paura, ma sono sicura che se lui abbia fatto il primo passo vuol dire che né è sicuro al cento per cento, perché so che lui prima di fare una cosa ci pensa tanto, ma tanto, soprattutto quando sono decisioni molto importanti, come questa. “Fai finta che non ti ho detto niente” dice sconfitto, abbassa la testa e si gira per andare verso la macchina, ma gli prendo il braccio e si ferma “sì” mi guarda sbigottito, “ti amo” mi prende in braccio e scoppio a ridere “anche io ti amo” ci baciamo e dopo essere rimasti dei minuti abbracciati mi mette giù e mi lascia un altro bacio sulle labbra. “Allora entriamo” annuisco e dalla tasca prende le chiavi e ci dirigiamo verso il grande portone di legno, dove si vede uno zerbino nero.

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Entriamo ed ecco che c’è un grande mobile di legno dove sopra si trova un vaso con dei tulipani, una lampada e c’è uno specchio rotondo, e dallo specchio posso vedere le rampe di scale che sicuramente portano al piano di sopra. Facciamo dei passi per il corridoio e apriamo la porta scorrevole a sinistra, ed ecco il salotto, è enorme. C'è un enorme tappeto grigio e si suoi lati due divani di pelle, e tra i due divani c’è un tavolino di legno. Alla destra dei divani c’è un televisore enorme che è poggiato su un mobile sospeso, ci sono delle mensole al lato sinistro del televisore dove ci sono candele e vasi. Dietro al divano di sinistra c’è un tavolo enorme che affaccia al giardino, apro la porta scorrevole di vetro e posso ammirare l’enorme piscina. Esco e noto che sotto al balcone ci sono delle sedie a sdraio bianche, e ai lati della piscina ci sono altre sedie a sdraio. A pochi metri di distanza c’è anche un tavolo coperto da un ombrellone, “è fantastico” “sono contento che ti piaccia, ora andiamo in cucina” annuisco.

Apro la porta scorrevole di legno che si trova a circa un metro dal divano destro ed ecco la cucina. La prima cosa che noto è il piccolo tavolo che affaccia all’altro lato del giardino. Affianco al tavolo c’è l’isola della cucina, e sembra che divida la cucina. Dietro l’isola della cucina ci sono i fornelli, il forno e i vari mobili; al lato del tavolo ci sono degli sgabelli che si trovano al lato dell’isola.

Usciamo e ci ritroviamo nuovamente nel corridoio e a un metro dall’entrata del salone c’è una porta a destra, apro la porta ed ecco il bagno e alla destra c’è il lavandino con un enorme specchio a tutta altezza, la cosa che mi rimane sbalordita è l’enorme doccia con i vetri trasparente che occupa quasi metà bagno per la sua grandezza. “È ora di andare al piano di sopra” annuisco e usciamo dal bagno e prima di andare al lato di sopra proseguo dritta per il corridoio e vedo che c’è una porta la apro e vedo che è lo sgabuzzino.

Ritorniamo indietro e saliamo la scala a chiocciola, ci sono diverse camere “la seconda a destra è nostra, le altre sono tutte degli ospiti” annuisco e vado direttamente nella nostra camera. C'è un enorme letto di due piazze e mezzo al centro della stanza con ai lati due mobili con l'abatjour sopra e difronte al letto c’è un enorme armadio, e al centro dell’armadio c’è una televisione a sinistra del letto ci sono due porte “una è il bagno e l’altra è la tua cabina armadio” sorrido e vado prima verso la cabina armadio, apro la porta e vedo che già ci sono dei vestiti e delle scarpe. Il primo mobile ci sono delle giacche e sotto dei cassetti, apro il primo cassetto e vedo che ci sono delle magliette, poi apro il secondo dove ci sono dei pantaloncini e infine dove ci sono delle borse; affianco ci sono dei vestiti lunghi; nel penultimo mobile ci sono vestitini sia invernali che estivi e infine nell’ultimo mobile ci sono le scarpe. Di fronte c’è un enorme vetro e c’è anche un mobile abbastanza grande da trucco, che ha diversi cassetti. “Mi sembra un sogno” esco e vado verso James che è seduto sul letto e mi siedo a cavalcioni su di lui “ti piace?” chiede “certo” lo bacio e mentre mi sta baciando il collo ecco che il suo telefono inizia a squillare, “non rispondi?” “ora non posso” sorrido e con un semplice gesto mi ritrovo sotto di lui ed ecco che il telefono risquilla “rispondi” ai alza e mentre risponde vado a vedere il bagno, apro la porta e vedo che è identico solo che è molto più grande e ha anche una vasca da bagno.

Esco e prendo il telefono per leggere il messaggio “domani abbiamo la cena di classe, già so che non ci vuoi andare, ma ci andremo” “ah e poi andremo a fare shopping” non so quale è peggio la cena o lo shopping con Jasmine.

Spero che questo capitolo vi piaccia, scusate gli eventuali errori. A martedì
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