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In questa settimana io e James abbiamo chiarito, era molto euforico e sorridente. Gli ho chiesto come mai era così euforico e mi ha risposto con un semplice “niente”, è molto strano.

Oggi visto che è il mio compleanno mi ha portato la colazione a letto, ha ordinato i biscotti a limone che amo tanto e una tazza di latte con tre rose rosse. Quando l'ho visto entrare ho pianto. Si è preoccupato così tanto che ha posato il vassoio e si è seduto vicino a me e mi ha stretto a sé. Mi ha chiesto che succedesse e gli ho detto che ero commossa ed erano lacrime di gioia. Abbiamo fatto colazione insieme e ci siamo scambiati tanti baci, ma l’atmosfera romantica è stata interrotta dal suo cellulare che ha squillato.

“Tesoro io vado, ci vediamo stasera. Il regalo te l’ho darò stasera” mi bacia e va via. Sono curiosa di cosa si tatti, ieri quando è scattata la mezzanotte ho fatto la video chiamata con le ragazze, e mi hanno detto che domani le devo raggiungere al Domino con James verso le dieci, sono euforica e ansiosa.

Mi vesto e scendo le scale, ho voglia di mangiare roba salata. Mentre mi sto preparando un panino con il formaggio, il campanello suona, chi sarà mai? Finisco di preparare il panino e vado ad aprire. “Ema?” “ciao mi amor” entra e mi abbraccia “Sky” urla Belle e viene verso di me e mi abbraccia “come mai siete qui?” chiedo “la tua testolina è sempre altrove” Ema scuote la testa “siamo qui perché oggi è il compleanno” faccio un piccolo sorriso “Jasmine ci ha tartassato fino a ieri, ovviamente sapevamo che oggi è il compleanno e infatti eccoci qua” le faccio accomodare nel salotto “stanno arrivando anche Sophia e Anne” Ema si siede sul divano “ti posso offrire qualcosa?” domando “un bicchiere d’acqua” annuisco e gli riempio il bicchiere e glielo porto. “Come mai mangi il panino col formaggio alle dieci di mattina?” domanda Belle “Belle” la rimprovera Ema “oh non è invasiva. Avevo voglia di cibo salato e mi sono fatta un panino, l’ho vuoi anche tu?” annuisce e glielo preparo “Ema” annuisce e sorrido “viva la cellulite” scoppio a ridere e vado in cucina per preparargli i panini.

Il campanello risuona “vado io” Belle si alza e va ad aprire “ogni giorno che passa assomiglia sempre di più a Jasmine” “già, è identica” si siede vicino a me e viene ad abbracciarmi “tesoro se hai bisogno di me, ci sono. Ti ho vista crescere fino a diventare la donna che sei oggi, sono fiera di te e sono sicura che anche la tua mamma lo è” poggio la testa sulla sua spalla e mi accarezza la guancia “scusate se vi interrompiamo” sorrido sentendo la voce di Sophia “auguri tesoro” viene verso di me e mi abbraccia e la stessa cosa fa Anne. “Frank” lo chiama Sophia ed entra con una decina di buste e scatole “le puoi posare lì” gli indico alla sua destra e lo fa “ti sembreranno tante, e lo sono, ma sono essenziali” mi avvicino a Frank che mi dà gli auguri e va via. Mi chino per prendere diverse buste e vado a sedermi sul divano tra Ema e Belle, mentre Anne e Sophia si trovano di fronte a noi.

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Dopo aver aperto tutte le buste, che contenevano vestiti, scarpe e tante altre cose, sono andate via visto che Anne doveva andare al negozio, Ema doveva accompagnare Belle a scuola di danza e infine Sophia doveva andare perché Tegan usciva tra un po’ da scuola.

Il telefono mi squilla, è James. “Tesoro preparati che ti porto a pranzo fuori” “va bene” stacco la chiamata e corro di sopra, dovrebbe arrivare tra meno di venti minuti. Non ce la farò mai.

Entro in bagno e mi faccio una doccia veloce, e dopo essermi messa l’intimo vado nella cabina armadio. Prendo il vestito nero con le frange che ho comparato giorni fa con Kim e lo indosso, poi mi faccio una coda alta.

“Sky” lo sento urlare dal piano di sotto “sono in camera” urlo anche io, lo sento che sale le scale “sei pronta?” chiede entrano nella cabina armadio “altri dieci minuti” sistemo la coda e inizio a truccarmi “cazzo, ora come ora vorrei disdire l’appuntamento e mangiare te” arrossisco “sei una bomba sexy” si avvicina a me e mette le sue mani clade sulle spalle che mi provocano un brivido. “Alzati” faccio ciò che dice e mi fa fare un giro su me stessa. Mi attira a sé e sento la sua protuberanza sul mio sedere “credo che oggi andrò in prigione” sorrido e arrossisco “non arrossire” sussurra al mio orecchio e d’istinto chiudo le gambe e lui se ne accorge grazie al vetro che riflette le nostre figure. “Andiamo prima che finiamo per scopare qui dentro” prendo il mascara e lo metto. “Scarpe e giubbotto?” mi avvicino verso la mia scarpiera e prendo i tacchi neri “il giubbotto si trova giù” mi prende la mano e scendiamo le scale “copriti che fa freddo” mi chiude il giubbotto fino a sopra “James” “fa freddo” alza le spalle e usciamo di casa.

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“Murphy” mormora James guardando male il ragazzo dietro il bancone “non sto facendo niente” “lo so, ma gli sto facendo capire che se posa gli oggi su di te è morto” alzo gli occhi al cielo “signori le giacche” si avvicina una donna e gli passiamo i giubbotti. “Tavolo venti” fa segno a una ragazza di farci strada “ecco a voi” sorrido per ringraziarla, ma non mi calcola minimamente visto che i suoi occhi stanno fissando un po’ troppo il mio ragazzo “ci porti del vino rosso” si gira e mi guarda male “stronza” sussurro. “Ti piace?” chiede e mi guardo intorno “carino” prendo il menu “solo carino?” alzo le spalle “che dovrei dire?” “che succede?” chiede “niente” lo sento sbuffare “ho visto che mi fissava, ma i miei occhi erano puntati su di te” sorrido e inizio a scegliere che mangiare.

“Ecco a voi” la stronza ci porta il vino e va via facendo l’occhiolino a James “io la strozzo” “piccola, io sono tuo e tu sei mia” mi afferra la mano “dimostramelo” lo provoco “porca troia” sibila e sorrido “cosa desiderate?” “due risotti con gamberi” ordina James, la guardo vittoriosa “ha la camicia sbottonata” gli faccio un dolce sorrido falso e mi guada male e va via “perché hai ordinato solo il primo?” domando “perché voglio farti mia” mi stringe la mano e nei suoi occhi posso vedere la lussuria “e dove vorresti scoparmi?” lo guardo dritto negli occhi aspettando una risposta “da quando sei così audace?” chiede “da ora” gli faccio l’occhiolino “comunque voglio scoparti in macchina” stringo le gambe e abbasso la testa “amo quando arrossisci, ma l’ho fai venire ancora più duro” decido di bere un sorso di vino, odio quando è così diretto.

“Vorrei anche il dolce” “dopo. Scusi il conto” sorrido, arriva il cameriere che ci porta il conto, mette cento dollari dentro senza neanche vedere il prezzo e si alza. “I giubbotti” inizia a muovere la gamba nervosamente “James” gli afferro la mano “giuro che potrei scoparti anche sul bancone se non si muovono a portare questi cazzo di giubbotti” sussurra al mio orecchio. “Ecco a lei” la ringrazio e usciamo dal ristorante, “sali” mi ordina e lo faccio “dove andiamo?” “in un parcheggio qualsiasi” mette in moto e mette una mano sulla mia coscia.

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Dopo aver scopato diverse volte mi ha portata a casa “ci vediamo stasera, verrò da te per le nove e mezza” lo bacio e scendo dall’auto “a dopo, e mi raccomando metti un vestito che sarà facile togliere” sorrido e lo ribacio sporgendomi.

Quando entro in casa parte e va via, sono le quattro ora mi mangerò il gelato al cocco e guardo un film e dopo farò una bella doccia rilassante.

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Dopo essere stata un'ora e mezza nella vasca, esco e vado nella cabina armadio avvolta con un semplice asciugamano. Prendo l’intimo bianco e lo indosso, asciugo i capelli e dopo li faccio mossi; mi trucco con un trucco al naturale e dopo aver finito prendo i copri capezzoli e il vestito e li indosso. Ha la forma di una camicia lunga di seta, che arriva fino a pavimento, con uni spacco vertiginoso alla gamba sinistra e ha anche uno scollo profondo. Mendo i tacchi e scendo, sono in perfetto orario.

Scendo le scale e mi vado a sedere nel salotto, sono ansiosa. Spero che arrivi presto. “Eccolo” mi alzo sentendo il campanello suonare, vado ad aprire. “Non ci posso credere, oltre che negli incubi, mi perseguiti anche nella realtà?” sto per chiudere la porta ma la blocca con un piede “fammi entrare” “vattene via” cerco di chiudere la porta ma è più forte di me; spinge ma perdo l’equilibrio e cado per terra facendomi male il fondo schiena.

Spero che vi piaccia e scusate gli eventuali errori.
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