Overwhelming love (In Revisione)

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Siamo arrivate fuori casa di Jasmine, e devo dire che Ema si dà sempre un gran da fare. La casa è piena di ghirlande colorate, luci, mentre nel giardino ci sono renne, pupazzi di neve, elfi e tanto altro. “C’è tutta la tua famiglia?” domando “sì, sono arrivati la settimana prima di Natale dalla Cuba” annuisco “Ander c’è?” domando “ovvio, quel imbécil non può non mancare” sorrido per come la chiamato, bussiamo alla porta e ci apre Belle “Sky” mi salta al collo “ciao Belle, mi sei mancata anche tu” ricambio il suo abbraccio “stanno già tutti a tavola, stavamo aspettando voi” mi prende per mano “a me non saluti?” “ti vedo tutti i giorni” gli risponde e cerco di non scoppiare a ridere, Belle è peggio di Jasmine in certi aspetti. “Abuelos” urla Jasmine facendo la sua entrata “date prisa tengo hambre” (sbrigati che ho fame) “la colpa non è stata mia, ma sua” guardo male Jasmine, ho tutti gli occhi puntati addosso “Skyler” urla Ander e corre verso di me per abbracciarmi “mi sei mancata tanto” sorrido e l’abbraccio forte “anche tu Ander” ci stacchiamo e abbasso la testa per la vergogna, anche se conosco quasi tutti la timidezza è più forte di me. “Mi amor” Ema viene verso di me e mi abbraccia anche lei “sei sempre più bella” sorrido “anche tu non sei da meno” mi dà un bacio sulla testa e mi dice di sedermi vicino a Jasmine, “has crecido mucho, y sobre todo te has puesto hermosa” (sei cresciuta molto, e soprattutto sei diventata bellissima) sorrido alla madre di Ema “gracias senora” “llamame abuela Xenia” annuisco e i primi piatti vengono serviti e iniziamo a mangiare dopo che il signor Alex, il padre di Gabriel, ha fatto la preghiera, visto che è il più anziano.

Parliamo un po’ di tutto, era da un anno che non vedevo più la famiglia di Jasmine. Anche l’anno scorso ho festeggiato con loro il Natale e il Capodanno, sono felice di averli rivisti. Invidio così tanto Jasmine, ha tutto l’amore della sua famiglia ed è sostenuta in tutto. Lo faceva anche mia madre, ma sapendo i nostri problemi non ho mai chiesto niente. Iniziai a vedere le gare di pattinaggio artistico in tv, certe volte le vedevo anche con mia madre, e mi misi in testa di voler partecipare e proprio quando stavo andando a chiedere a mia madre di voler fare quello sport sentì mia madre e Ray litigare sui debiti che avevamo, causati da lui, non chiesi più niente.

“Tutto okay?” mi chiede Jasmine e annuisco “certo, perché me l’ho chiedi?” “ti ho vista persa nei tuoi pensieri e un muso lungo mi sono preoccupata” “è tutto okay” sorride e ci giriamo verso Maria, una cugina che Jasmine non vorrebbe vedere, “Skyler come mai a Natale non sei stata con noi?” chiede e mentre sto per rispondere Jasmine mi precede “è stata male e per non mischiare a nessuno il raffreddore che aveva non è voluta venire” annuisco “è vero?” domanda Maria e annuisco “sì” rispondo semplicemente “meglio stare zitte con lei, perché sai cosa potrebbe succedere se inizia a rompermi le ovaie” scoppio a ridere, “certo che so cosa potrebbe succedere” ricordo che anni fa, Maria disse qualcosa che a Jasmine gli diede così fastidio che il giorno dopo si risveglio con i capelli tagliati. “Cosa disse per farti arrabbiare così tanto?” chiedo mangiando un pezzo di torta “che avevo torto e che ero solo una stronza che correva sempre a piangere da mia madre” ora ricordo, poi continua “può dirmi tutto, ma di certo non può dirmi che ho torto” scoppio a ridere.

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Abbiamo tutti messo i pigiami che Ema ha comprato, sono composti da dei pantaloni e una maglietta di colore rosso con delle renne disegnate, “dividetevi a squadre da quattro” ci dividiamo in squadre, io sto con Jasmine, Ander e Belle; poi c’è la squadra di Ema, Gabriel, Gil e, il fratello di Ema, suo marito Miguel; la terza squadra che è composta da la nonna Xenia e suo marito Alvaro, la loro figlia, Leyre e Maria; nell’ultima squadra ci sono Ines e Alex, i genitori di Gabriel, e Yoana, la loro figlia e infine Tomas, che è il figlio di Yoana.