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“Sei un bastardo” lo guardo malissimo “piccola non fare così” “piccola un corno, tu sai quanto la detesti” “Skyler per favore, non fare la bambina. Ti ho detto di venire perché già so che se non te lo dicevo, mi avresti messo il broncio per giorni, perciò ora non ti lamentare e goditi questa stupida festa” si allontana e si dirige verso il tavolo dove ci sono i bicchieri pieni di alcool.

Mi guardo attorno e osservo il locale, è carino e spazioso. Non c’è nessuno che conosca, Adam non è voluto venire ha detto che aveva un impegno. Mi vado a sedere al mio tavolo, “ciao tesoro” si siede un ragazzo con i capelli rossi e gli occhi verdi al posto di James “salve” faccio un sorriso di cortesia e mi giro per vedere James che sta facendo, e sta parlando con certe ragazze, stronzo.

“Come ti chiami?” “Skyler” mi sorride “ti si addice, io sono Tom” “amica della festeggiata?” chiedo “assolutamente no, mia sorella mi ha costretto a venire, tu invece?” “ad essere sinceri non so perché mi trovo qui, odio a morte quella vipera” “e perché sei venuta?” se gli dico che il mio fidanzato mi ha costretto a venire, sicuramente se ne andrà e io rimarrò nuovamente da sola “mio cugino ha detto che devo fare nuove amicizie, e così mi ha trascinata qui con lui” dico la prima cosa che mi viene in mente “che fai nella vita?” questa conversazione mi sembra più un'interrogazione “faccio la modella, tu?” “studio ingegneria” continuiamo a parlare finché non si avvicina James.

“Tom ti presento mio cugino” mi alzo e lo stesso fa Tom “cugino?” chiede James e Tom lo guarda stranito “ma...” lo interrompo “gli dà fastidio se lo chiamo cugino, visto che ci consideriamo come fratelli” faccio un sorriso e lui annuisce “piacere Tom Wilson” gli porge la mano ma James non gliela stringe “è molto geloso, fa scappare tutti i ragazzi con qui esco” sento la mano di James stringermi il fianco “scusami ma vorrei parlare con mia ‘cugina’ a mai più” calca la parola cugina e mi trascina con un braccio fuori dal locale “che c’è?” chiedo e mi incenerisce con lo sguardo “hai anche il coraggio di chiedere ‘che c’è?’” alza la voce e alzo gli occhi al cielo “stavo solo parlando con Tom” mormoro ovvia “Sky ho visto cosa stavi facendo. Perché non gli hai detto che hai un fidanzato? E soprattutto perché non lo hai mandato a fanculo?” urla e posso vedere la vena sul suo collo gonfiarsi “calmati, visto che tu stavi parlando con quelle galline, io ho iniziato a parlare con Tom” “non nominarlo, perché giuro che so lo fai vado dentro e saranno guai sia per lui che per te” alzo gli occhi al cielo e scendo le scale “dove credi di andare?” “a casa” dico ovvia “no, tu non vai a casa. Ora rientriamo e non ti allontanare neanche un millimetro da me” sbuffo e faccio ciò che dice, sinceramente non voglio rovinarmi la serata per colpa di questo bastardo.

Entriamo e mi tiene la mano per tutto il tempo “voglio andarmi a sedere” mormoro ma lui non mi degna neanche di uno sguardo, la sua attenzione è rivolta alla stronza di Cassandra che gli sta parlando. Quest'ultima accarezza il petto e le braccia del mio fidanzato, e lui non fa nulla “carino il vestito” si rivolge a me faccio un sorriso di cortesia e continuo a guardare il buffet “ho fame” mi lamento “dopo mangerai” mi stringe ancora di più la mano, sbuffo e a mia volta gli stringo la mano “che c’è?” si volta verso di me quando la stronza si allontana “ho fame, mi fanno male i piedi e soprattutto mi stai facendo male la mano” allenta la presa e senza aggiungere niente ci avviciniamo verso il buffet “cosa vuoi mangiare?” “sandwich e pasticcini” mormoro e mette nel piatto due sandwich e diversi pasticcini, ci andiamo a sedere, che sensazione stupenda.

“Possiamo tornare a casa, mi fanno male i piedi e soprattutto mi scoccio” faccio il labbruccio e sbatto diverse volte le palpebre “Sky sono solo le undici, poi non sembra bello andarsene nel bel mezzo di una festa” “ma mi fanno male i piedi” mi lamento “sei insopportabile, dovrai aspettare finché la torta verrà mangiata” abbasso lo sguardo e allontano il piatto “su mangia” “non ho più fame” bevo lo champagne che hanno messo sul tavolo e James mi toglie il bicchiere da mano “non puoi bere a stomaco vuoto” cerco di mantenere la calma. Oggi sembra essere una donna mestruata, non fare quello, non fare quest’altro è insopportabile. Prendo dalla mia borsetta nera, che si abbina al vestito, e gioco col telefono “vado da Cassandra” non gli rispondo, “se ci vai giuro che vado nuovamente dalle ragazze” si ferma e si gira verso di me “Sky basta, non ne posso più dei tuoi capricci. Oggi sei insopportabile” “io” urlo e alcune persone si girano verso di noi “tu mi hai portato a questa festa del cazzo, che io non volevo venire visto che la tua segretaria è una troia” urlo ed ecco che abbiamo tutte gli occhi delle persone puntati addosso. Mi alzo ed esco fuori dal locale e inizio a camminare a piedi fino alla fermata dell’autobus, che figlio di puttana.

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Arrivata davanti casa, vedo che le luci sono spente e la sua macchina non c’è. Se cerca un modo per lasciarmi, ci sta riuscendo.

Salgo in camera e il telefono inizia a squillare, è lui. Stacco e vado in bagno per fare una doccia, adesso l’unica cosa che voglio fare è godermi questo silenzio che mi circonda. Entro in doccia e faccio scorrere l’acqua calda per tutto il corpo, è così rilassante.

Vorrei sapere perché mi ha trattato così male?, l’unica cosa che voglio adesso sono le sue mani e la sua bocca su di me. Chiudo gli occhi e con una mano inizio a toccarmi il seno e con l’altra scendo fino alla mia intimità, divarico un po’ le gambe e inizio a toccare il mio clitoride. Continuando a toccare la mia parte sensibile, con due dita entro dentro di me. Solo al pensiero di James sento un calore pervadere tutto il mio corpo, “dove sei?” ansimo e aumento il ritmo, a un certo punto sento una mano sul mio braccio, apro subito gli occhi e inizia a baciarmi il collo, con la sua mano raggiunge la mia e le mie dita vengono sostituite con le sue. “Perché non mi hai risposto?” domanda tra un bacio e l’altro “lo sai bene il perché” ansimo, sto quasi per venire. “Non ero arrabbiato con te, ma da quel coglione e soprattutto oggi c’era una marea di lavoro da fare” “però te la sei presa con me” lo bacio, ora non voglio sentire niente, si stacca dal bacio e mi costringe a guardarlo negli occhi, inizia ad uscire ed entrare più velocemente, “James” sono veramente in estasi, porto la testa all’indietro e vengo, ci iniziamo a baciare con più foga, nel mentre gli inizio a sbottonare la camicia e dopo avergliela tolta con difficoltà passo ai pantaloni.

“Vedo che sei molto impaziente” sussurra al mio orecchio, mi prende in braccio e avvolgo le gambe intorno ai suoi fianchi, mi bacia il seno e si stacca guardandomi negli occhi, entra e caccio un piccolo urlo per la sorpresa. Ansimo e per non urlare metto una mano davanti la bocca mentre con altra gli stringo la spalla, “non ti trattenere, amo quando urli” mi toglie la mano davanti la bocca e spinge sempre più in fondo e più forte. “James” urlo e con la mano libera mi appoggio al vetro. Raggiungiamo l’orgasmo insieme, “non pensare che sia finita qui” fa nuovamente cadere l’acqua sui nostri corpi e con le mani insaponate mi lava la schiena.

Finito di lavarci e asciugarci ci stendiamo sul letto, “voglio fare un altro round” “io ho sonno voglio dormire” mi giro dandogli le spalle e in pochi secondi è a cavalcioni su di me “lo sai che io non accetto no come risposta” inizia a baciarmi e mi toglie l’accappatoio e rimango nuda davanti ai suoi occhi, mi osserva attentamente e dopo essersi tolto anche lui l’accappatoio inizia nuovamente a baciarmi.

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Mi bacia la testa e mi stringe a sé, “ci manca inaugurare solo il bagno al piano di sotto e lo sgabuzzino” scoppio a ridere a ciò che dice “non c’è niente da ridere, io sono serio” poggio la testa sul suo petto, sentire il suo cuore che batte in modo regolare è veramente musiche per le mie orecchie. “Ah” si stacca dal nostro abbraccio e si allunga verso il cassetto per prendere qualcosa “questi sono i biglietti per domani, anzi oggi” me li fa vedere, cazzo. “Tra neanche quattro ore partiremo e io ancora non ho fatto le valige” mi alzo dal letto e metto l’accappatoio e inizio a fare le valige “tu non le fai?” “vaglio un attimo riposarmi, tra un po’ inizio a farle anche io” chiude gli occhi e inizia a dormire.

“Le ragazze lo sanno?” “gli ho inviato il messaggio prima di entrare in doccia con te, e sicuramente mi staranno maledicendo” vado nella cabina armadio e prende tutti i vestiti più colorati, di certo non posso presentarmi lì vestita di nero.

Spero vi piaccia, scusate gli eventi errori. Prossimo aggiornamento martedì.
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