Well life will pass me by
if I don't open up my eyes
Avicii – Wake Me UpKristen oggi
Mi ci vuole qualche minuto prima di riuscire a mettere a fuoco ciò che mi circonda. Sbatto più volte le palpebre. È tutto appannato e poco definito. Poi le luci bianche e fredde della stanza sono la prima cosa che mi colpisce, facendomi bruciare gli occhi che sono stati chiusi troppo a lungo.
Ho il corpo intorpidito e le gambe paralizzate. Percepisco tubi e aghi che partono da diverse parti del mio corpo. Inizio ad allarmarmi e sento il cuore arrivarmi in gola, fino a quando una ragazza dai lunghi capelli scuri e gli occhi dal taglio a mandorla entra nel mio campo visivo.
«Kri...» sussurra commossa Anastasia.
«Ana», non sono neanche sicura che abbia capito. La mia voce è diversa, roca e bassa. Lei mi prende subito la mano e comincia a piangere ed io la imito subito. È stata la sua voce a tirarmi fuori da quel sonno profondo. La sua forza è diventata la mia e ho sentito il bisogno di tornare da lei.
«Ti ho sentita Ana, ho sentito tutto. Grazie, grazie...mi hai salvata.»
Lei si alza dalla sedia e mi abbraccia come meglio può. Non ho molta forza e non riesco a ricambiare la stretta come vorrei, ma mi basta questo contatto per calmare il mio respiro affannato.
«Ti voglio bene», le sussurro tra i capelli.
«Anche io.»
Quando si stacca da me mi guarda per un po', ancora incredula, per assicurarsi che sia tutto vero. Mi stringe la mano ancora una volta prima di congedarsi velocemente, lasciandomi sola.
Una paura tremenda prende in ostaggio il mio corpo, l'ansia attanaglia il mio stomaco e l'angoscia non mi permette quasi di respirare. Mi guardo intorno e mi accorgo di essere circondata da un sacco di macchinari.
Bip, bip. È l'unico suono che mi fa compagnia. Vedo l'elettrocardiogramma misurare i battiti del mio cuore che aumentano sempre di più.
Non voglio stare da sola.
Fortunatamente sento delle voci sovrapporsi fuori dalla porta e quest'ultima spalancarsi. Riconosco immediatamente il viso di mia madre. Corre verso il letto e vorrei alzarmi per andarle incontro.
La mia mamma. La mia dolce mamma. Rivedere il suo viso mi fa scoppiare di nuovo a piangere. Lei si precipita da me, abbracciandomi delicatamente e piangiamo entrambe senza proferire parola. Il suo calore mi dona un po' di pace.
Non ho mai visto mio padre piangere. Ma quando mi stringe a sé sento qualcosa bagnarmi una spalla. Sono così felice di vederli, di sentirli vicino a me.
«Ci hai fatto spaventare da morire», mi sussurra ad un orecchio prima di rimettersi in piedi.
Dietro di lui compare mio fratello. Il mio fratellino piccolino che adesso è molto più alto e ha i capelli legati in un codino. Lo guardo stranita e do voce ai miei pensieri: «Che cosa ti è successo?»
La mia famiglia comincia a lanciarsi degli sguardi confusi, mentre io continuo a guardare Alex. È altissimo, sicuramente più di me. Ha le sembianze di un ragazzino di 15/16 anni, quando in realtà ne ha solo 10.
Un dottore si palesa e non ho il tempo di chiedergli altro, anche se la mia attenzione è focalizzata su di lui. Non può essere il mio fratellino.
«Signori, devo chiedervi di uscire. Devo controllare la paziente. Può restare solo uno di voi.»
Ovviamente mia madre resta con me. Guardo Alex andarsene e continuo ad essere confusa su quello che ho appena visto.
Una volta soli, il medico si concentra sulla sottoscritta. Mi accenna un sorriso e dice: «Ben svegliata Kristen, sono il dottor Stuart. Come ti senti?»
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AMNESIA
RomanceQuante volte avete sognato di rincominciare tutto da zero? Di cancellare il passato? Di dimenticare tutto quello che vi ha fatto soffrire? Kristen non aveva previsto di dimenticare parte del suo passato, ma a causa di un'amnesia perde i ricordi degl...