AMNESIA

CAPITOLO 44

Open up your mind, and let me step inside
Rest your weary head, and let your heart decide
It's so easy when you know the rules
Queen – Play The Game

Kristen oggi

Fino a poco fa ero assolutamente convinta di aver bisogno di parlare con Damian. Poi, però, ho riflettuto sul fatto che in questi ultimi giorni lui non si sia palesato nemmeno una volta.

Ho cercato di giustificare la sua assenza come una forma di rispetto nei miei confronti. Ho pensato che volesse lasciarmi il mio spazio, tuttavia, questo non è il momento opportuno per lasciarmi a crogiolare nelle mie incertezze.

Se invece lasciamo perdere le giustificazioni, credo che la sua assenza sia semplicemente dovuta ad una mancanza di interesse nei miei confronti.

Questo si aggiunge alla già lunghissima lista degli aspetti contrastanti del carattere di Damian.

«Kri hanno lasciato questa per te», Roxy mi porge una busta gialla da lettera.

«Chi?»

Afferro la busta tentennando. Non c'è nessun mittente sul retro, solo il mio nome e cognome e l'indirizzo.

«Il postino. Che domande fai?» mi schernisce la mia amica, mentre io non sono per nulla in vena di scherzare.

Apro la busta come se contenesse una bomba.

«Che succede?» ci raggiunge anche Ana in salotto.

Credo che Roxy le abbia risposto qualcosa ma sono troppo concentrata sul bigliettino che ho tra le mani per sentire cosa si stanno dicendo.

Going back to the Corner when I first saw you
Gonna camp in my sleeping bag I'm not gonna move...

Rimango per lunghi minuti in silenzio, contemplando le parole scritte a mano da una grafia che riconosco immediatamente. È la stessa di un bigliettino che custodisco gelosamente tra le pagine del mio diario. A che gioco sta giocando?

«Significa qualcosa per te?» mi chiede Ana, sporgendosi oltre la spalliera del divano per leggere il contenuto del biglietto.

Rileggo ancora una volta quelle parole e capisco che si tratta di una canzone dei The Script, The man who can't be moved. La conosco ma non ricordo di averne mai parlato con lui e non rientra sicuramente nella lista delle canzoni che sto stilando. Ci dev'essere qualcosa che mi sfugge. O forse...

«Dove ci siamo incontrati io e Damian la prima volta?»

Guardo le mie amiche che cercano di fare mente locale, fino a quando Roxy non ha un'illuminazione: «All'università. Il primo giorno ha detto di averti vista da lontano mentre entravi dall'ingresso principale.»

Potrebbe essere la soluzione 'all'indovinello', se così possiamo definirlo. Non resta che decidere se fare il suo gioco o lasciar perdere.

«Fossi in te gli darei una possibilità di spiegarsi. È l'unico che può darti le risposte che cerchi.»

Anastasia capisce il percorso dei miei pensieri prima ancora che si formino nella mia mente.

«Non merita che io faccia quello che vuole. Mi ha già manipolata abbastanza», mi intestardisco.

«Preferisci rimanere con il dubbio piuttosto che trovare finalmente una possibile chiave che sblocchi la tua mente?»

A volte vorrei che Ana non mi sbattesse così forte la realtà in faccia, eppure ogni giorno mi accorgo di ringraziare chiunque l'abbia resa così.