AMNESIA

CAPITOLO 56

Sometimes I wish I could save you
And there's so many things that I want to know
I won't give up 'til it's over
If it takes you forever
Simple Plan – Save You

Damian oggi

Non appena finisco il mio turno, mi dirigo nell'unico posto in cui ho desiderato di tornare per tutta la giornata.

Il profumo di Kris impregna la mia t-shirt e sento ancora il peso del suo corpo aggrovigliato al mio questa mattina.

Le cose hanno cominciato a girare per il verso giusto, finalmente. Riaverla nuovamente al mio fianco, mi ha notevolmente migliorato le giornate.

Sono così felice di averle confessato i miei sentimenti. Smaniavo per sentire il suo ti amo ancora una volta, ma il karma, dovuto alla sua amnesia, mi ha punito.

Credo di essermelo meritato, dopotutto il primo a non ricambiare sono stato io, e anche se lei non lo ricorda, capisco il motivo per cui non l'ha fatto.

Ci sono ancora tante cose che deve mettere in ordine nella sua testa, ci sono cose che ancora non comprende e che soprattutto non ricorda.

Fortunatamente, adesso abbiamo tutto il tempo del mondo per parlare, per capirci e per viverci al cento per cento.

Voglio cantare con lei, voglio passare ore ed ore ad ascoltare la sua voce meravigliosa e poi voglio abbracciarla, stringerla, baciarla e accarezzarla.

Voglio recuperare tutto il tempo perso.

Prima di raggiungere casa sua, mi fermo a comprarle i suoi muffin preferiti al cioccolato fondente e anche un succo all'ace.

Ho in mente un bel programmino per questa sera, ma quando arrivo davanti alla sua porta la preoccupazione è l'unica cosa che inizio a provare.

C'è una macchina della polizia parcheggiata davanti al vialetto, subito succeduta da un'ambulanza.

Scendo dalla macchina irrompendo in casa, dove vengo bloccato da due agenti.

«Che state facendo? Lasciatemi passare! Kris! Kristen!»

Comincio ad urlare in preda al panico più totale, mentre i due cercano di tenermi fermo, minacciando di arrestarmi.

Poco dopo vedo Anastasia scendere velocemente le scale, seguita da Drew. Hanno entrambi la faccia sconvolta e la ragazza ha il volto rigato dalle lacrime.

«Lasciatelo, lo conosciamo», dice Drew rassicurando i due poliziotti.

«Che sta succedendo? Dov'è Kristen?» Provo a superarli per salire le scale, ma il mio migliore amico mi blocca.

«Dobbiamo parlare Damian.» Anastasia mi fa cenno di seguirli in cucina e si chiude la porta alle spalle.

Lei e Drew si lanciano continui sguardi. Non sanno da dove cominciare, lo so, ma la mia pazienza si sta esaurendo.

«Volete decidervi a parlare?» Sbotto dopo l'ennesimo sguardo silente.

Ana alza lo sguardo su di me e le lacrime cominciano a scendere di nuovo. Drew l'è subito accanto e l'avvolge con un braccio intorno alle spalle.

«Quando sono tornata dall'università, ho trovato la porta di casa aperta – inizia a raccontare Anastasia – Ho chiamato Kristen più volte sapendo che fosse a casa, ma non ho avuto alcuna risposta. Ho preso un coltello della cucina e sono salita di sopra pensando che ci fosse qualcuno, mentre chiamavo la polizia. Poi ho visto che la stanza di Kristen era aperta e sentivo qualcuno respirare pesantemente. Quando sono entrata...»