CAPITOLO 12

429 12 7
                                    

Tell me what you want to hear
Something that were like those years
Sick of all the insincere
One Republic - Secrets

Kristen oggi

Sono raggomitolata sul divano insieme a Roxanne, quando suonano alla porta ed Ana va ad aprire.

«Che ci fai qui?», la sento chiedere a qualcuno.

«Devo vedere Kristen», riconosco immediatamente la voce di Drew.

Vorrei alzarmi dal divano e corrergli incontro, ma le mie gambe ancora addormentate, non me lo permettono. Quando sono uscita dall'ospedale, non avevo considerato che vedere Drew sarebbe stato più difficile. Non ho detto a nessuno dei nostri "incontri clandestini" e non pensavo che lui si sarebbe presentato qui.

«Drew, lo sai che non puoi», gli spiega pacatamente Ana.

«Kristen!» lo sento gridare il mio nome.

Guardo Roxy che mi fa segno di tacere, ma non le do retta e grido di rimando: «Ana, lascialo entrare.»

Sento Ana sospirare rumorosamente e poi chiudere la porta alle spalle del ragazzo. Drew entra nel salone e il suo sorriso illumina la stanza. Viene subito verso di me e mi dà il suo solito bacio sulla fronte.

«Ciao lucetta», mi saluta.

«Ciao D», gli faccio l'occhiolino.

Sia Roxy che Ana sono completamente scioccate dalla confidenza con la quale ci salutiamo. Forse è il caso di spiegare.

«Io e Drew ci siamo visti di nascosto», ammetto.

Anastasia lancia un'occhiataccia al ragazzo che fa spallucce, non pentendosi minimamente di essermi venuto a trovare per farmi compagnia.

«Drew, il dottore si era raccomandato di andare per gradi», lo rimprovera Roxy.

«Non ho fatto nulla di male. Non cambia nulla se mi vede in foto o mi vede in carne ed ossa. Abbiamo parlato dell'università e di cose tranquille, non mi sono mai spinto oltre la soglia», si giustifica.

Quale soglia? Devono essersi messi d'accordo sulle cose da dirmi e da non dirmi. Ed io che speravo di trovare sostegno almeno in Drew...

«Se lo sapessero gli altri...», comincia Ana, ma Drew la interrompe: «Non me ne frega un cazzo di quello che pensa Manuel o chi per lui - e qualcosa mi dice che si riferisca a quel suo amico - ho fatto quello che sentivo e non credo che a Kri abbia dato fastidio.»

Ricordo di aver sentito un litigio quando ero in ospedale e credo che fosse proprio tra Drew e Manuel. Eppure, la voce non sembra la stessa e sono quasi certa che quegli occhi che ho visto di sfuggita non fossero di Drew e nemmeno di Manuel.

Erano diversi, non sono sicura del colore, ma erano i più belli che avessi mai visto. Mi ci sono persa per quelle che mi sono sembrate delle ore ma che non erano altro che una misera manciata di secondi

«Ragazze - attiro l'attenzione di Ana e Roxy - Vedere Drew mi ha solo fatto bene. Ha sempre eluso le mie domande più invasive e mi ha fatto compagnia quando la notte non riuscivo a dormire in ospedale.»

Le mie amiche si rassegnano e finalmente distendono tutti i nervi, prendendo posto sui due divani.

Passiamo una serata tranquilla, tra risate e aneddoti diverti, su diverse figure di merda fatte da me che fortunatamente non ricordo. È bello sapere di essere rimasta la solita combina guai.

Quando Ana e Roxy si allontanano un momento, faccio segno a Drew di sedersi accanto a me.

«Devo chiederti una cosa?» sussurro, mentre lancio delle occhiate verso la cucina per controllare che le ragazze siano ancora lì.

AMNESIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora