If you go,
Leave me down here on my own
Then I'll wait for you
Coldplay – In My PlaceKristen prima
7 marzo 2019
Mi sento in bilico su una fune che va da un palazzo ad un altro. Sotto non c'è nulla pronto ad attutire la mia caduta. Nessuna rete di protezione, nessun cavo che mi riporti su. L'unica ipotesi è uno schianto clamoroso al suolo freddo e duro. La fune trema. L'equilibrio è precario.
«Partirò per la San Francisco tra due settimane e ci rimarrò nove mesi.»
Un colpo in pieno stomaco. Una folata di vento troppo forte. La fune sulla quale stavo camminando si spezza. Cado. Cado. Precipito. Mi schianto. I polmoni si svuotano. Il cuore si ferma.
Non riesco più neanche a distinguere la figura di Damian. Non percepisco le sue mani sui miei fianchi e la sua fronte poggiata sulla mia.
È già lontano.
Andrà via. Per nove mesi. Sono tanti nove mesi. Perché non me l'ha detto prima?
Nove lunghi mesi senza vederlo, senza il suo sguardo attento che mi segue ovunque, senza le nostre serate a cantare da Roll's, senza i nostri pomeriggi di film e le sue carezze. Nove mesi senza di lui.
«Kris, ti prego, dimmi qualcosa...»
La sua voce. È ancora qui. Mi sta toccando. È ancora vicino a me. Non è andato via. La pelle comincia nuovamente a formicolare sotto le sue mani. Il suo respiro diventa il mio. Il sangue pompa di nuovo nelle mie vene e sembra accumularsi tutto sulle mie guance. Presa dall'impulso di non poterlo veder andar via, lo stringo forte a me. Non se l'aspettava, infatti non ricambia subito ma quando lo fa, tutto torna come prima. Il calore si propaga in ogni parte del mio corpo. Il suo calore.
«Perché non volevi dirmelo?» chiedo curiosa, con la faccia sul suo petto.
Lo sento irrigidirsi tra le mie braccia. Si stacca da me, andandosi a sedere sul bordo del letto. Lo seguo immediatamente, mettendomi abbastanza vicino da far toccare le nostre gambe. Ho bisogno di sentire che è ancora qui con me.
«Non lo so – risponde finalmente alla mia domanda – quando mi sono iscritto non pensavo che si sarebbe creato questo strano rapporto tra di noi. E ore che devo partire... io... Cazzo, perché è così difficile?»
Si alza di scatto e comincia camminare avanti e dietro. Si scompiglia i capelli già disordinati e se li tira come se volesse staccarseli. È nervoso, è incazzato ed è triste. Sembra una bomba pronta a scoppiare da un momento all'altro.
«Damian, calmati – mi alzo arrestando la sua camminata – guardami.»
Anche io mi sento un vulcano di emozioni pronto ad esplodere. In un primo momento avrei voluto urlargli contro. Mi ha evitato perché non sapeva come dirmi della partenza. Questo "strano rapporto" come lo definisce lui, non lo sta di certo aiutando e non aiuta neanche me. So di non poter avere nessun tipo di pretesa su di lui, ma avrei comunque voluto saperlo prima. Vederlo così, però, mi ha destabilizzata. Non l'ha presa bene nemmeno lui, aggravare il peso sulle sue spalle non servirebbe a nulla.
Non sembra intenzionato a far incrociare i nostri sguardi, così decido di prenderlo per le guance e costringerlo a guardarmi con quei suoi bellissimi occhi che ora sono spenti.
«È una grande opportunità, Damian. Studiare all'estero ti darà l'occasione di ampliare i tuoi orizzonti. Vedrai che voleranno questi nove mesi e non vorrai più tornare.»
Cerco di incoraggiarlo aggiungendo un sorriso rassicurante ma lui non cambia espressione. Mi stringe di nuovo a sé e mi sussurra tra i capelli: «Voglio già tornare e devo ancora partire.»

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AMNESIA
RomansaQuante volte avete sognato di rincominciare tutto da zero? Di cancellare il passato? Di dimenticare tutto quello che vi ha fatto soffrire? Kristen non aveva previsto di dimenticare parte del suo passato, ma a causa di un'amnesia perde i ricordi degl...