-CAPITOLO 2 :INIZIO-

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"Che giorno mer*oso." Penso tra me e me.


Sono nella mia classe, una delle peggiori dell'Istituto ( piena di spacciatori e scappati di casa), non vado d'accordo con nessuno. Sono nella prima E, della facoltà di Economia. Durante la fine dell'ora penso ai corsi extra-scolastici che organizzerà la scuola. A metà anno scolastico,la scuola ,dà l'opportunità ai suoi studenti di fare corsi extra-scolastici ( compresa formazione aziendale e stage) con professionisti nel settore o per il lavoro dei tuoi sogni. Tutto a carico della scuola. Tra qualche giorno apriranno le iscrizioni ed una volta letti tutti i corsi sceglierò quello che faranno al caso mio. Non mi dispiacerebbe se ci saranno il corso di Managment e di Managment sportivo.


 "Driiin", suona la campanella dell'intervallo alle ore 11:00.

" Finalmente posso rivedere Jack, Ector e Paul." Penso prendendo il mio sacchetto di plastica con la mia merendina ed un succo di frutto da condividere e per lasciar passare il tempo insieme ai miei amici.

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Li raggiunto quando sono tutti e tre davanti ad una classe la quinta D ad indirizzo Linguistico.


" Ancora più lontano non potevate andare !" dico ironicamente dopo essermi fatto due rampe di scale per ritrovarci di nuovo tutti e quattro insieme.

" Luke a fine orario scolastico, ricordati alle 15:00, dobbiamo trovarci in palestra con la squadra per l'allenamento e conoscere il nuovo coach che è stato anche in NCAA. Almeno voci di corridoio dicono così. Il resto della squadra e la dirigenza restano quelli di prima. Ci siamo allenati in questi mesi con un coach diverso, e prima dell'inizio del campionato lo cambiano. Non ho parole. Sentivo che di cognome fa Laljanovìc." Mi segnala Jack.

"Va bene. Sai se è d' origine europea? Nella sua carriera sportiva ha solo allenato o ha anche giocato?" domando incuriosito dalla situazione.

" Cerco su Interenet." Dice Paul accendendo il cellulare e cercando su Google. "Su Wikipedia c'è scritto che aveva giocato in NBA con i Cincinnati Royals ( ai giorni odierni sono i Sacramento Kings) nel 1970. Era un Playmaker, il sostituto del titolare. Ha giocato con il grande Oscar Robertson e Jerry Lucas." C'informa Paul.

" Nel 1972 ,contro i San Francisco Warriors prima partita di ritorno, s'infortunò gravemente al ginocchio destro rompendolo. Il medico della franchigia, dopo aver parlato con colleghi e chirurghi ha fatt. le visite del caso. Alla fine gli disse che la sua carriera da giocatore era appena conclusa. Non è finita qua, nel 1997 allenò gli Arizona Wildcats dove vinse il titolo NCAA. Dall'anno 1999 fino al 2000 fu quarto allenatore dei Philadelphia 76ers. L'anno dopo Duke gli offrì la panchina e vinsero il campionato. Dall'anno 2002 fino all'anno scorso allenò i Cincinnati Bearcats. Ora allena i Grand Canyon Arizonas. "Conclude Paul.

 

"Storia bella, gloriosa e di tutto rispetto. Ora ci fa anche pubblicità." Esterna Jack.


"Dite che riuscirete almeno a qualificarvi quest'anno al campionato (dei college e delle università o solamente) NCAA , al vostro primo anno da rookie ?" Chiede Ector incuriosito. Sembra quasi prenderci in giro però con un pizzico d' ironia. La frecciatina é riguardo la situazione della nostra università che naviga nei debiti e sportivamente la sua storia ha più fallimenti che successi. In effetti ha solo un successo : prima dell'inizio della stagione cestistica è riuscita convincere il primo coach vincente trovato nella storia della NCAA . Ector, tu di certo verrai a rimorchiare." Esterno la prima cavolata che mi é venuta in mente per prenderlo in giro, siccome lui aveva fatto lo stesso con noi tre.

" Verrò a tifare il mio gemello e vedere se anche in questa scuola ci sono belle ragazze come all' High School." Risponde Ector alla mia presa in giro e scoppiamo a ridere insieme a tutto il gruppo.


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All'improvviso risuona la campanella delle 11:10 di fine intervallo.


"Ci vediamo agli allenamenti. Devo andare ho il test di chimica. A dopo." Ci saluta Paul ed anche noi tre lo salutiamo.

Mentre saluto i miei due amici perché devo ritornare in classe, nell'avviarmi verso la rampa scale , vedo giungere da essa una ragazza. Ha il trucco intorno agli occhi . Essi li ha marroni ed i capelli mori. Fisicamente sembra una ragazza sportiva. I suoi vestiti sono una maglietta blu e dei pantaloni della tuta neri. I nostri sguardi si incrociano per qualche secondo, trovo piacevole la situazione. Lei stacca lo sguardo per raggiungere due sue amiche che l'aspettano davanti alla quinta D. Sono passati dei secondi anche se mi sembra un'eternità.


 " Oh.Mio.Dio. chi è lei?" Penso tra me e me "Non le ho detto neanche "Ciao". Sono uno sfigato non posso farmi film mentali su di lei." Penso e nel frattempo mi sale la Paranoia che i bulli ,che già mi danno fastidio, possano sapere che sono uno sfigato in amore.

Meglio che accellero il mio passo nel scendere le scale correndo. Ripenso a quel breve però intenso sguardo. Mi ha fatto un certo effetto che non so descrive e se qualcuno mi chiedesse cosa penso o provo non saprei rispondere perché è tutto nuovo per me .

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" Ce l'ho fatta! Il professore dovrebbe arrivare tra poco!" penso positivamente sull'uscio della porta.

Entro in classe velocemente però,davanti alla cattedra, c'è il professore Phillis di Matematica che stava aspettando i ritardatari. Lui è uno dei più severi insegnanti di questo istituto. Immaginatevi un signore, sulla cinquantina d'anni in sovrappeso, occhiali circolari alla Harry Potter. Per non mancare, sono dei mesi che ce l'ha con me, solo perché, ad inizio anno scolastico, gli avevo rinfacciato il fatto che la Matematica e la Geometria non mi vanno a genio. La sua risposta ,in modo irrispettoso, fu:" Un cestista che non gli va questa materia non vincerà mai niente nella sua carriera. Pensi la sua vita come sarà triste." La presi sul personale e quella situazione era assurda e surreale. Gli risposi " Ah beh! A vederla in faccia non mi sembra che lei abbia vinto qualcosa nella sua vita!". Sentendomi in colpa per la cattiva risposta, cercai di scusarmi e spiegargli come avessi preso quella situazione. Non sono il tipo che litiga con i prof., anzi, li rispetto, specialmente le donne.

Con le professoresse vado più d'accordo e sono simpatiche, anche le più severe. Le prof. con cui vado "a braccetto" sono la prof. Catlifs d' Inglese ed la prof. Johnson di Attività Fisica.

Volete sapere come andò a fine con il signor Phillis? Bene, dopo la mia risposta fui spedito dritto dal Preside ,che mi diede un giorno di ammonizione.

Ora vi spiego meglio: il nostro Preside ( è giovane, avrà i suoi 30 anni. Crede molto nelle istituzioni, nei sindaci, sindacalisti e che le carceri ti possano cambiare la vita. Lui ha un quaderno su tutti gli alunni della sua scuola dove segna: carattere, comportamento, note date dai professori agli alunni e comportamenti scorretti di chiunque). Appena giunsi da lui ,accompagnato dal professore, non fiatai né osai dire nulla, se non al termine della conversazione. Il preside iniziò parlandomi di rispetto e che i professori hanno più diritti di rispondere male degli alunni ( a mio modo di vedere é una mancanza di rispetto per noi studenti). Poi l'insegnante ed il preside mi fecero la paternale ( ed infatti accettai i miei errori e mi scusai). Il preside mi diede un' ammonizione che sarebbe: lo stesso giorno del reato commesso obbligarti a pulire i bagni, le sedie e le cattedre di tutte le classi, ( insieme ai bidelli). Per colpa di questo fatto i bulli di questa maledetta università mi presero di mira e continuano tutt'oggi.

"Mi chiedo ancora chi sia quella ragazza..." Penso mentre il professore di Matematica mi fa la paternale. Non lo sto ascoltando perché continuo a chiedermi chi sia quella ragazza.


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