-CAPITOLO 39: ❤MIAMI❤-

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Wow sono appena atterrato a Miami. L'aeroporto é enorme anzi gigantesco. Rimango stupito positivamente non appena entro in esso. Sono passate sette ore di aereo ed al decollo me la stavo facendo sotto per le mie vertiggini. Ero seduto con vicino estranei che mi facevano domande e non li cagavo di striscio, era una coppia sui settant'anni degli stronz* antipatici che mi ripetevano la domanda" Ti hanno tagliato la lingua i tuoi genitori? Hai capito ragazzo?" nella mia mente pensavo " è colpa della vostra generazione che questo mondo va a putt**e, avete inquinato per anni e mi chiedi se ho capito le tue maledette domande... Ma vaff*****o! Tutti io li incontro gli scemi di questo paese?". Alla fine il signore si lasciò andare dicendo " Ma sto ritardato! non risponde neanche!" e la mia risposta fu urlando " ALMENO LAVORO E LEI NON MI SI PERMETTA DI DARMI DEL FANCAZZISTA" e tutti si girarono verso di me. Dopo averlo fatto sapere a tutto l'aereo lui mi insultò ripetendo  che sono ritardato, al punto che la mia pazienza fu messa a dura prova ed esplosi. Prima o poi sarebbe capitato. Volevo pestarlo e secondo me anche lui siccome mi avrà di certo etichettato come Nerd fancazzista ritardato che pensa a giocare ai videogiochi, senza una vita sociale ed in viaggio a Miami per sballarsi. Odio con tutto me stesso questo tipo di persone dai 16/18 a quanti anni possono avere. La disavventura si concluse che lui essendo ad una sedia da me, vicino avevo sua moglie la spinse per venire a pestarmi. Gli mollai un cazzotto con la mano destra, per aver alzato le mani su sua moglie, a mio parere il pugno era troppo piano. Non sono il genere di ragazzo che non rispetta gli anziani, cioè come dicevo prima, certa gente in qualsiasi età abbiano andrebbero rinchiusi in galera sennò prima o poi mi prendono nel giorno sbagliato ( come accadde sull'aereo) e pensare che una guardia dell'aereo di linea mi fermò per perquisizione e sgridandomi per aver maltrattato  quello stronz*, dopo il danno anche la beffa. Li cambiarono di posto mandandoli in prima linea a quella coppia infame, nella mia mente avevano calcolato come comprare un volo di seconda linea e finire in prima. 

Sono contento di esser uscito da quell'aereo e giunto a destinazione, c'é un sole che illumina il passaggio del carico degli ospiti. Quelli in prima linea li hanno già scaricati direttamente. A noi clienti di seconda linea: dobbiamo aspettare il rullo del trasporto merci. Dopo venti minuti finalmente vedo la mia valigiona grigia con dentro i miei vestiti e nella tasca esterna i miei documenti. 

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Sono davanti all'uscita dell'aeroporto e non vedo nessun tassista ad aspettarmi. Sono uno che ha paura di perdersi tra bordello di gente e non conoscendo la città.

" LUKE???!!!" Sento urlare dietro di me, é una voce maschile quasi stridula.

" Niel Fircu? Lei in  persona?" gli domando contento credendo che il mio  karma sia passato.

" Si proprio io" mi risponde stringendomi la mano destra, prendendomela senza mostrarmi la sua per la stretta di mano.

" Dammi del tu. Vieni il taxi ci sta aspettando" mi dice indicandomi dove si trova il mezzo trasporto.

All'uscita il sole mi abbaglia come mi capita di vedere Macky. Sperando sia lei a farmi una sorpresa, noto la parte di città, uno spettacolo inimmaginabile per un fan di LeBron James che lo adorava vederlo indossare la divisa dei Miami Heat, adorando tutt'ora quel periodo folle della mia vita personale.

Entro nel taxi salutando il gentil-signore che ci accompagnerà a destinazione: la mia futura residenza. Niel mette la mia valigia nel bagaiaio. 

" Ci vorranno venti minuti per giungere a destinazione" dice l'autista. Niel nel sedile davanti assieme a lui gli annuisce e mi guarda seduto nella postazione a sinistra dell'auto.

" Tutto bene il volo?" mi domanda. " Oh no, domanda di riserva?" penso per paura di una figuraccia davanti al titolare.

" Sarò sincero con te: malissimo. Primo viaggio in aereo da solo ed è stato uno schifo. Due persone infami hanno quasi scatenato una rissa con me solo perché erano insistenti ed invasivi nei cavoli miei che non li riguardano" dico tremando come una foglia avendo paura mi ricacciasse a casa.

" Sono atterrati qui a Miami?" mi domanda spiazzandomi.

" S-si" rispondo.

" Tranquillo me ne occupo io" terminando la conversazione sulla mia disavventura.

" In che senso: Tranquillo me ne occupo io" penso sospettando della sua persona e di chi ho veramente difronte...


By Linelux

L' AMORE INDISTRUTTIBILE- By LineluxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora