-CAPITOLO 32: PASSATO CON MIA NONNA LOREN-

2 1 0
                                    

Oggi è Domenica e sono le 8 di mattina, mancano pochi minuti a raggiungere Dallas. Stiamo andando lì per tutta la giornata siccome me ed i miei fratelli non abbiamo scuola, i miei sono a casa. I miei dopo aver preso accordi con i miei nonni paterni avevamo deciso di andare a trovarli, ho anche nonni materni che vivono in montagna però non so dove, nel senso che prima vivevano sulla collinetta di una montagna qui in America, poi non avevo capito se si sono trasferiti altrove. So che sono amanti della montagna quindi saranno di certo a cercare od a rimodernare la loro casa sulla montagna che mi dissero anni fa che non ricordo il nome.



 Siamo arrivati a casa di Robert e Loren ,ossia i miei nonni paterni. Loro si erano conosciuti perché da giovani, mio nonno e mia nonna avevano solo diciotto anni quando vennero assunti dalla stessa azienda produttrice di elettrodomestici lì a Dallas ( in realtà mia nonna aveva fatto stage a diciassette anni ed era stata presa. A diciotto anni venne assunta), lavorando alla attuale Whirpool Distribuiton Center a Wilmer ( prima era a Dallas, poco distante dalla sede attuale e si chiamavano solo " Whirpool" con uffici e molti impiegati). Entrambi sono pensionati. Vivono in una casa molto grande per due persone perché è a due piani ed hanno due cani: Lacki e Whisky ( entrambi maschi). Lacki è un Cocker espaniel inglese di colore marrone che ha sette anni, Whisky è un Dalmata che invece ne ha nove. Ricordo che da bambino giocavo sempre con questi due cani, perfino da ragazzino li vidi litigare ( ero ragazzino e con me c'era anche Alex), fu brutto perché i due si saranno scontrati giorni prima ed avevano ancora la diatriba ancora accesa e si cagnarono davanti a me. Me stesso che ha solo la paura di esser morso da un cane che vuole far del male seriamente per via che sempre da bambino, me con i miei andammo a trovare una famiglia amica dei miei ( un ex giocatore di Basket del college, ex compagno di squadra di mio padre e stretto amico) avendo invaso il territorio del cane mentre stavo tornando a casa il cane mi lasciò letteralmente il segno del morso in tutta la mano e sanguinava però non tantissimo. Al momento del morso mi misi ad urlare e mia mamma si assicurò che stessi bene siccome poi avevo cercato di liberarmi dalla stretta del cane, mio padre semplicemente prese in braccio il cane cercando di chiudergli il muso per evitare aggredisse anche mia mamma. Poi arrivarono gli amici di mio papà ( che nel piano terra, dove eravamo nel giardino per uscire di casa dove vivono i genitori di sua moglie, portarono il cane al guinzaglio dai genitori di lei. Non ho mai dato la colpa al cane, però tra i miei amici sono conosciuto per colui che ha paura dei cani altrui. Certo anche noi abbiamo un cane di nome Sid ( proprio come quello dell' Era Glaciale ) che è un misto tra Bordel Collie ( la madre) e Pastore Tedesco ( il padre) non ne ho mai raccontato di lui perché è il mio piccolo grande segreto. Gli voglio bene come ad un figlio, quando lo prendemmo tramite amici degli amici, era un cucciolino di quarantacinque giorni, mordeva qualsiasi cosa e ce l'aveva col coniglio che hanno mio fratello e sorella. Perché per natura il cane caccerebbe il coniglio ( siccome realmente il papà di Sid era un cane per la caccia) in quel caso si trovarono a convivere nella stessa casa ( il coniglio è chiuso in una gabbia enorme dove la sera fa casino e la mattina dorme). Sid ha preso più da mamma che da papà ( da lui ha preso il colore del pelo) caratterialmente è come la madre che incontrammo nella stalla quando fece la cucciolata ed andammo a scegliere il cucciolo da portare a casa. Il racconto di quel giorno fu bellissimo: avevo quindici anni, ero incazzato col mondo perché mi fumavo le canne ed i miei mi avevano sgamato a puzzare di cannabis ed avevo iniziato a toccare l'alcool. (Breve spiegazione di me e l'alcool: Inoltre alla MOSCP bevo sempre, a parte nell'ultimo periodo assieme a Macky che mi piace farle vedere la mia vera natura ossia uno che beve responsabilmente e che si prende cura di sè stesso. Proprio come mi piace faccia la mia ragazza dei sogni, se avessi una relazione con Macky le chiederei di far l'esperimento di ubriacarci a casa mia o sua e vedere cosa accade perché so che da ubriaco le direi frasi profonde simile a: " Da sobrio non ti ho mai detto che mi piace guardarti i fianchi e tutto il tuo corpo da favola". Quando uscivo con la compagnia, e fu imbarazzante per me e non lo sa nessuno perché è un segreto con me stesso: avevo bevuto due bicchieri di Vodka giorni prima di andar a scegliere il cucciolo di cane, ed ero quindicenne, toccavo pochissimi bicchieri di alcool, mica ero ubriaco perché era potentissima quella bevanda, non ricordo se aggiunsero anche Rum od altro. Quel giorno della Vodka mia mamma tornò a casa presto dal lavoro e mi trovò ancora ubriaco a giocare alla PlayStation 2, prima che mesi dopo si rompesse definitivamente, non so se intimavo gli avversari ricordo poco nulla so che urlavo come un pazzo. In parole povere mia madre mi fece spegnere il videogioco ed andare a letto, mi svegliai alle cinque di mattina del giorno dopo con un mal di testa fortissimo e lei non lo disse a mio padre che si sarebbe incazzato come una iena. Lui, so per certo, preferirebbe che fossi sobrio a portarmi a casa ragazze conosciute ovunque come faceva lui alla mia età. Nel chiedergli quell'anno di Sid, cosa ne pensasse di me ubriaco mi disse " Non ti direi nulla se accompagni a casa nostra una ragazza e vi chiudete nella tua stanza. Lì vi lascerei stare. Poi non so se ricordereste entrambi cosa avete fatto e perché siete nudi" fu un discorso imbarazzante perché non sono " uno spirito libero" che esce con duecento ragazze per portar a letto tutte fino all'ultima, sempre che ci stiano. In mezzo a quelle duecento sono uno che sceglie, vede se una ragazza è attraente, il voto che le dò per via delle mie conoscenze di lei o su di lei, se mia amica o no, se ha il fisico o la bellezza che cerco. Se una non è il mio tipo, sono il ragazzo che le dice " Mi spiace ti sto facendo perdere tempo. Mi è sembrato giusto esser sincero nei tuoi confronti, possiamo essere amici però nient'altro" poi sono un femminista convinto quindi sceglierei con cura le parole da dirle per non romperle il cuore, cioè sarei diretto ed andrei al punto in modo da far capire che ho preso la mia scelta o che non vado oltre l'amicizia). Quindi mia mamma dopo avermi visto cadere nel baratro da ubriaco, le venne l'idea, parlandone con mio papà di prendere un cane. In quei anni facevamo volontariato presso il canile di Phoenix quello in centro città che finisce con " Dog" e non ricordo il nome preciso.Però non trovammo il cane che cercavamo, lì conoscemmo degli altri volontari che ci fecero conoscere questa coppia di contadini che i due cani ( i genitori di Sid) avevano avuto la cucciolata. Giorni dopo andammo da loro ( mettendoci d'accordo con i proprietari). I cuccioli carinissimi lì avevano messi dove la mamma li aveva partoriti ossia in una stalla per cavalli. Fu bellissimo appena arrivati lì in zona Minnesota ( penso fosse periferia perché non avevamo visto alcuna città). La stalla era grande, avevano: galline e pulcini, mucche, moltissimi cavalli con un Maneggio (dove risiedevano quelli dei clienti e la stalla dei proprietari dove avevano uno spazio per almeno 20 cavalli divisi singolarmente, ed il loro Maneggio privato) ed un toro. Una singola stanza del Maneggio privato non si poteva entrare perché c'erano i cuccioli di cane. I proprietari ci accompagnarono a vederli e fu vivere un sogno profondo mio: me, mio fratello, mia sorella ed i miei genitori appena aperta la porta del lungo spazio per il cavallo trovammo ammassati uno sull'altro venti o trenta cagnolini con la madre che li leccava ed altri che bevevano il latte materno di lei. Alcuni dormivano, altri erano curiosi, altri abbaiavano, altri facevano la lotta saranno stati almeno dodici. Non era tanto grandi, saranno stati grandi come una mia statuina in altezza della mia radio dei miei genitori che ho nella mia stanza sarà stata alta trenta centimetri tutti. Poi con i proprietari aspettammo che i cagnolini si sgranchissero, sembravano gemelli, tutti uguali, a parte qualcuno che aveva macchine o colori di pelo diverso. Ci fecero prendere in braccio qualcuno per iniziare a conoscerli siccome poi la coppia doveva fare il proprio lavoro. Questa coppia di signori avrà avuto sessant'anni o sessantacinque nel 2015, una coppia affiatata con una figlia trentenne o trentacinquenne ( ricordo adulta che lavorava al Maneggio dei clienti), il marito della signora( che ci aprii la porta con dietro i cuccioli) era un pensionato, da sempre ambientalista ed amante della natura ( stessa passione della moglie che era figlia di contadini o comunque persone che avevano il Maneggio dei clienti, lei ed il marito una volta avuto l'eredità del posto e lei che lavorava già lì con la figlia, costruirono la stalla e Maneggio privato in mezzo a chilometri e chilometri di verde. Vorrei viverci anch'io lì). Continuo a raccontare dell'incontro con Sid. Assieme ai proprietari li portammo al centro del Maneggio privato, c'erano a quattro lati, staccionate in legno di due metri dove addestravano i cavalli, con sempre una porta come entrata ed uscita. Assieme ai proprietari, la madre dei cuccioli, noi e passò qualche minuto anche la figlia portammo i cagnolini in questa mega arena ( non so come altro definirla),dove spostammo tutti i cuccioli lì. Eravamo in mezzo alla terra dell' arena, con dodici cuccioli che si sgranchivano, giocavano e facevano disastri perché era da poco che avevano iniziato a camminare sulle zampe. I proprietari ci lasciarono con loro, siccome il signore doveva fare dei lavori a non ricordo cosa della stalla, la signora co-proprietaria ed ereditiera del posto era andata a prendere un bacinellone dove mettere acqua da bere per i cuccioli. Ci lasciarono soli con i cuccioli chiusi letteralmente dentro. C'era mio padre che prese in braccio due cucciolini che iniziarono a leccargli la faccia, come a scroccare qualcosa da mangiare, mia mamma che accarezza uno od una ( non so se fosse femmina o maschio perché non avevano nomi, non erano ancora stati portati dai veterinari per accertamenti medici, certo il medico veterinario della zona di Minnesota aiutò la madre dei cani a partorire però una volta scelto il cucciolo nel giro di pochi giorni bisognava portarlo dal veterinario che faceva test per assicurarsi fosse in salute, non avesse problemi mentali o fisici ( una lunga procedura). Assieme alla mia famiglia c'era la madre dei cuccioli, avevo paura di lei perché eravamo a casa sua e con i suoi cuccioli. Ricordo benissimo quando in quel posto il cane si avvicinò a me, pensai a quando venni morso da bambino, quest'altro cane invece si sedette letteralmente davanti a me e mi leccò la mia mano destra. Mia mamma mi disse di provare ad accarezzarla. Lei si sdraiò per terra mentre che l'accarezzavo da lì passai tipo un quarto d'ora ad accarezzarla. Ora, non so se i cuccioli fossero gelosi, però nel giro di quei minuti si fiondarono in massa sulla madre e dovetti spostarmi per paura di recargli male siccome ero molte volte più grandi di tutti loro messi insieme. Nel frattempo, arrivata la proprietaria, mia madre l'avvertii che avevo accarezzato il suo cane perché era venuta a leccarmi la mano e che mio papà aveva in braccio due cuccioli. Disse " Non c'è problema, non affezionatevi a tutti perché solo uno vi permettiamo di scegliere" sorridendo come se fosse contenta che i cani abbiano visto che non siamo lì ad invadere il loro territorio o con cattive intenzioni. Me e mio fratello l'aiutammo ad aprire la porta e mettere il bacinellone al centro dell'arena ( che non ricordo i dati precisi di altezza, lunghezza e tipo di legno utilizzato, questo che ci disse la signora appena conosciuta). Poi mia mamma e la signora richiusero la porta e presero a parlare di cellulare, messaggi e foto, scambiandosi numeri di cellulare ( perché la proprietaria voleva esser sempre aggiornata per un anno intero sul cucciolo, cosa fa, cosa le o gli piace, cosa mangia ecc). Ricordo che passammo tutta mattina, seduti per terra, sporcandoci di terra, con i cuccioli che si buttavano letteralmente addosso a noi, altri che giocavano, altri che imparavano ad abbaiare siccome ogni tanto la madre abbaiava agli estranei che passavano per quelle stradine. Mio fratello vide un cucciolino che non camminava benissimo e che si buttò nel bacinellone ed iniziò a scavare bagnando i fratelli o sorelle. Lui andò dal cagnolini bagnatissimo od inzuppato d'acqua, ed iniziò ad asciugarlo, siccome la proprietaria, sulla porta d'ingesso, aveva lasciato asciugamani per asciugarli o comunque per pulirli. Ero sempre tra la madre dei cuccioli e con alcuni di essi che non potevano stare senza la madre due o tre. Una/uno era a macchie bianco e marrone di pelo, con un cerchio bianco intorno all'occhio destro. Non sentii un colpo di fulmine però cercava di nascondersi nella mia maglietta, poi essendo seduto con le gambe incrociate mentre accarezzavo la madre, lui/lei si muoveva leccava lei e la mia mano. Non so altri due erano gelosi ed altri due erano sulle mie ginocchia, uno/una provava a mordermi i pantaloni per farsi i denti e non mi faceva male, vedevo ce l'aveva con i miei pantaloni lunghi che indossavo quel giorno. Mia sorella prese in braccio un cucciolo o cucciola che le si addormentò tra le braccia mentre lei l'accarezzava ( mia sorella aveva otto anni compiuti). Poi mio padre chiese chi fossero maschi e la proprietaria, rientrata con mia mamma, come a memoria le indicò con la mano tutti i maschi erano sei, sei del sesso opposto. Al momento della scelta mi ero convinto della cucciola ( perché non fu indicata alla richiesta di chi erano maschi) che se l'era presa con il cordino allacciato dei miei pantaloni ( avevo fatto il nodo e lei cercava di snodarlo). Mia mamma scelse un cucciolo di color del Border Collie, mio fratello era sul cucciolino che giocava con l'acqua ( Sid, lo chiamo Siddino quando siamo me e lui da soli ), mio papà uno che sembrava avesse il carattere del padre molto ribelle, mia sorella quella cagnolina addormentata tra le sue braccia mentre lei l'accarezzava. Ognuno aveva una scelta bisognava trovare un accordo od un compromesso. In teoria mio fratello ebbe una sorta di colpo di fulmine col cagnolino e propose lui. Sid ci colpì quando li lasciammo andare a mangiare delle crocchette portate dalla padrona,perché lui si rifiondò sul bacinellone ed appena vide li altri mangiare e svuotata la bacinella, stava per corricchiare dagli altri, prese dentro il lato esterno di essa che si ribaltò su di lui, non si fece male però tutti della mia famiglia e con la proprietaria andammo a soccorrerlo, lì sentii qualcosa anch'io sul cagnolino e verso la una o due di pomeriggio votammo e scegliemmo il nostro futuro amico. Lui era diverso perché ha preso carattere ed altezza dalla madre, è sempre stato curioso e geloso allo stesso tempo, un coccolone e ce l'ha con le bacinelle d'acqua: appena le vede fa sempre un macello. I primi anni passai le ore in giardino a curarlo a toglierli le spine ne combinava di casini nel mio giardino e quando piangeva perché non veda la madre, fratelli e sorelle passavo anche la notte con lui. Una volta mi addormentai in giardino di notte con lui, mi risvegliai alle tre di notte ed andai a dormire mentre lui era in sonno come un sasso. Iniziai ad addestrarlo facendoli fare il seduto, terra e zampa quando lui era ancora cucciolo. Lo addestrai seriamente grazie ad informazioni trovate su Internet nel 2018 con spiegazioni a lui e molteplici test intellettuali che ogni tanto glieli faccio ancora.



Dai miei nonni, dopo pranzo. Sono solo in Sala con mia nonna seduta sul divano con me ed iniziamo a parlare di scuole, cotte mie del passato ( Rachel, Adrienne e Stefy ecc). Nel frattempo mio fratello e sorella stanno guardando TV in un'altra stanza e mia mamma è al cellulare col primario dell' Ospedale, mio papà sta parlando con mio nonno che ha bisogno di fare dei lavori a casa non capisco dove. 



" Ti trovo pieno di energia" mi dice come complimento mia nonna, vedendo che sono ispirato e felice.

" Si, ho conosciuto una ragazza che mi piace" le dico direttamente.

" Sono contento per te" replica lei sorridendo " è mora?" mi domanda d'un tratto.

" Si, perché?" le domando incuriosito.

" Anch'io ero mora" risponde come a ricordarsi quando conobbe mio nonno." Devi sapere che nella nostra famiglia, nel dettaglio quella di tuo nonno: è tradizione o comunque destino innamorarsi follemente di una ragazza dai capelli neri. Il papà di tuo nonno s'innamorò di una mora, tuoi parenti lontani qui negli USA di sangue del tuo nonno anche loro con delle ragazze o donne con i capelli di color mora. Perfino suo fratello Joseph si era innamorato e sposato con una ragazza con quel colore di capelli. Certo poi molti altri parenti si mettono con bionde ed altri colori di capelli, però per noi non c'è problema l'importante siate felici e se vi distruggeranno il cuore significa che voi avete sbagliato non loro. Giusto che tu sappia: da parte della mia famiglia originaria noi abbiamo il fiuto dei soldi come della famiglia di tuo nonno con le ragazze con i capelli mori. Molti della mia famiglia erano ricconi o si sono trovati un riccone od una riccona di buona famiglia, nessuno però se mai messo con la Famiglia Reale Inglese" dice nei dettagli lei.



" Ora capisco tutto. Quindi è destino essermi pazzo innamorato di Macky. Lei è bellissima ed anche adesso la sto pensando" penso finito il discorso fatto da mia nonna sulla discendenza e curiosità sulla mia famiglia.

L' AMORE INDISTRUTTIBILE- By LineluxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora