-CAPITOLO 14: DOLORI FISICI-

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La mattina dopo. Alle 15:00 finita la scuola per andare all'allenamento di basket.


Da quando sono qui a scuola non ho visto Thomas. Quel tizio non lo sopporto e mi sta parecchio sulle scatole. " Non è strano non averlo incontrato?" mi domando. Senza darmi una risposta vado al mio armadietto e prendo il borsone per andare all'allenamento. Non penso più a quel bast****o di Thomas perché subito penso alla ragazza mora di cui sono innamorato e della bella serata passata a parlarle. Mi porto i pensieri fino a raggiungere la porta posteriore della scuola ( quella del giardino che porta alla porta principale della palestra).


" Dai Luke concentrati, sennò il coach si arrabbia" penso iniziando a concentrarmi per esser pronto per l'allenamento.

Apro la porta con il mio sorriso stampato sulla faccia, abitudine di quando sono felice, contento e positivo. Tutto si oscura appena entro nel giardino. Davanti a me c'è tutto il gruppo di Thomas ( mezzi spacciatori e gente che chiamo: "scappata di casa"). Sono messi di fronte a me in fila indiana rivolta verso di me come ad aspettarmi. Alcuni non so nemmeno chi siano e sembrano raggiungere età di 30 anni, a scuola ero sempre andato a che fare con un gruppetto di loro, però è la prima volta che incontro dei trentenni o che sembrano avere quell'età.

" Ecco la mia baby- gang. Siamo in quindici contro uno. Sei venuto a ritirare la tua lezione che ti ho promesso" mi dice aprendo le braccia e le mani al cielo e facendo un passo avanti come a dimostrarmi che è lui il capo. Come se fossimo in un film e dietro di lui ci fosse un esercito." Facciamo quello che siamo venuti a fare" mi dice. Due di loro mi spingono più vicino a Thomas e dietro di me la porta posteriore della scuola, chiudendomi in faccia la possibilità di fuggire, sono nel giardino della scuola e lo spazio è quello che è. Decido di agire. Corro verso di loro per provar a "saltar" qualcuno di loro per giungere alla meta della palestra, come fanno i giocatori di Football Americano quando " skillano" e devono scartare gli avversari. Vedo dello spazio dietro a Thomas, uno di loro va spalla a spalla con lui e mi placca come si fa appunto a Football americano e mi ritrovo a prendere una botta forte alla schiena e battendo leggermente la testa sull'asfalto. Thomas mi solleva mentre rimango inerme e due suoi amici mi prendono uno per le braccia e l'altro per le gambe. Mi prendono e mi portano sotto una delle due scalinate esterne, usate dai professori per uscire o entrare nei piani della scuola. I due mi lasciano cadere per terra davanti a Thomas che ha gli occhi pieni di odio nei miei confronti, sembra quasi esser posseduto da chi sa cosa o come se non fosse nemmeno lui.

" Ora te lo dico e te lo ripeto: non osare avvicinarti mai più a Rachel perché è mia" mi dice grignando i denti.

" Ma che ca**o vuoi? Ti sembro il tipo che ti porta via la ragazza?" gli dico, mentre emozioni negative e la mia impulsività mi sale fino al cervello parlando per me.

" AH TU NON C'HAI MAI PROVATO CON LEI??" urla a squarciagola come se fosse ad uno stadio di calcio.

" Che ti urli ? Testa di ca**o" dico insultandolo. A sentirmi due di loro mi afferrano uno al braccio destro l'altro a quello opposto. Mentre cerco di liberarmi dalla stretta dei suoi amici, gli dico " Prima di te, avevo una cotta per lei e pensavo che trovasse sia di meglio di me che di te. Ora sta con un mascalzone che merita la galera".

Forse quelle parole non dovevo dirle... Thomas fa un cenno con la testa come una sorta di si con la testa ed i due iniziano a pestarmi prendendo come punto di riferimento la mia pancia. I pochi addominali che ho( grazie ai sport che ho fatto nella mia vita) non mi permettono di attutire i colpi. Non faccio in tempo a sdraiarmi per terra, per cercare di proteggermi e mi ritrovo con quattordici persone addosso che mi tirano pugni e calci ovunque. La testa non la sento più, mi ritrovo senza occhiali, cerco di urlare però non ho più voce nelle corde di vocali. Nemmeno i miei addominali ( anche se non come modelli di intimo, un poco di meno dei loro) riescono a resistere davanti a tanta brutalità. Inizio a sentire la mia testa come se stesse uscendo sangue da qualche parte di essa, la zona pancia non la sento più. Cede anche la zona pettorale. Mi fa male tutto ed inizio a perdere sangue dal labbro dopo aver ricevuto botte anche lì. Poco dopo si aggiunge anche Thomas al pestaggio. Dopo quasi mezz'ora mi ritrovo pancia a terra e vedo sangue sopra al pavimento vicino a me. Vedo la baby-gang spostarsi ed andare dietro il suo capo. Sento dolore ovunque però cerco comunque di rialzarmi comunque. Ad un tratto Thomas, non contento di avermi pestato a sangue ed avermi dato la sua lezione, mi tira un grosso calcio in pancia che spegne le mie speranze di potermi muovere senza dolori. Chiudo gli occhi per cercare di immaginarmi che questo sia solo un brutto sogno. Poi sento che tutti se ne stanno andando come ad aver finito il loro lavoro, mentre urlano, si prendono in giro, si mettono a fumare. Sento dei passi lenti avvicinarsi a me.

L' AMORE INDISTRUTTIBILE- By LineluxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora