SEDICI

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« Ora ho capito cosa intendevi con " il mio orientamento sessuale avrebbe troncato la mia carriera"... ma ora? cos'è successo per provocare tutto questo? Quel cameriere ha interrotto il tuo racconto, te la senti di continuare la tua storia? »

C'era così tanta intimità in quel istante, Lauren semplicemente acconsentì muovendo un po' il capo senza mai togliere quel sorriso dal suo viso. « Dicevo che appunto a 18 anni anni ero ancora diciamo all'inizio della scalata verso il successo, così il mio manager cercò di evitare tutte quelle voci sulla mia sessualità, sei anni fa era anche peggio di adesso, per quanto possa essere possibile notando cos'è appena successo con quel Tyler... In qualsiasi caso, quell'anno feci più concerti in giro per il paese e Simon mi chiese di farmi vedere in giro con qualche ragazzo, in modo da cancellare tutte quelle supposizioni. Quello stesso anno sono partita per il mio primo tour internazionale, ero a Parigi quando Lucy mi chiamò al telefono e mi confessò che stare così lontana da me le aveva fatto capire cosa provava, io avevo paura un po' di tutto, della mia fama, delle nostre amiche e delle nostre famiglie. Ma sapevo che in qualsiasi modo saremmo state insieme finalmente e avrei fatto di tutto per poterlo fare, inutile dire che poi si è presentata fuori dalla mia porta e ho continuato quel tour con lei al mio fianco. Siamo rimaste in quella piccola bolla per mesi, poi abbiamo continuato a nascondere il nostro amore. Veronica e Alexa ci avrebbero sicuramente allontanato, le nostre famiglie avendoci cresciuto come due gemelle non avrebbero mai e poi mai accettato la cosa, soprattutto i suoi genitori molto conservatori... dopo 6 anni di relazione all'insaputa di tutti iniziai a chiederle di fare coming out almeno con le nostre famiglie e le nostre migliori amiche, ma aveva troppa paura. Diceva che ero io che non capivo come si sentisse, per me era facile mentire a detta sua, anche se anche lei facendo la modella era abituata a quei sorrisi impostati. Ormai io erano anni che cercavo di depistare le voci sulla mia sessualità, lei invece non poteva ed era sempre colpa mia » Lauren abbassò il viso mentre le lacrime di dolore e colpevolezza scesero di nuovo lungo le sue guance mentre il cuore non sapeva se battere forte per come era nata in maniera così genuina quella storia d'amore oppure se stava per infrangersi a causa di tutte quelle lame chiamate anche ricordi che piano piano lo stavano colpendo per l'ennesima volta.

« E' stata colpa mia se poi tutto si è rotto... circa cinque mesi fa mio zio si è sposato, ovviamente conoscendo bene la mia famiglia ed essendo come parte integrante di essa anche Lucy era con me, insieme ai restanti Vives; ci stavamo divertendo, c'era tutta musica cubana, ammetto che io avevo già bevuto tanto, ma era la prima volta in cui potevamo stare così vicine davanti alle nostre famiglie, con la scusa della grande festa e di alcuni balli latino americani che devono essere ballati a contatto ravvicinato... sembravamo una coppia normale... Ero così felice che la invitai a bere ancora e ancora, anche se sapevo di aver raggiunto il limite. Ad un certo punto i nostri fratelli e alcuni miei cugini ci chiesero di andare a fare una foto con gli sposi e forse prese dall'alcool, dall'euforia del momento, dopo qualche scatto ci siamo baciate davanti a loro; ma il problema non era quello, eravamo molto alticci tutti quanti, la catastrofe ha avuto inizio dal giorno dopo »

Lauren si asciugò le altre lacrime che le stavano rigando il viso, non voleva interrompere di nuovo quel racconto; aveva bisogno di sfogarsi un po' e di liberarsi finalmente dopo tutti quei mesi di silenzio, quindi dopo l'ennesimo sospiro continuò a parlare sotto lo sguardo cristallino di Camila che continuava ad accarezzare la mano della maggiore sul tavolo ancora privo di pietanze.

« Quella mattina mi svegliai ignara di tutto ciò che sarebbe successo, presi il telefono e vi erano un sacco di messaggi da parte di amici, famigliari, i social sembravano esplosi. Twitter e instagram erano invasi da quella foto di me e Lucy. Non c'è mai un limite per i fan, alcuni sono molto invadenti e non so come hanno trovato quello scatto e decisero di renderlo pubblico. Quel giorno cercai di spiegare a tutti la verità ricevendo solo attacchi verbali e commenti negativi, gran parte dei miei parenti non aveva preso bene la cosa e mano a mano che scorrevo tra le chiamate m buttavano giù il telefono in faccia senza neanche darmi possibilità di parlare. I miei fan erano molto contenti a dire la verità e sono stata alquanto sorpresa di questo, ovvio ne avevo persi molti, ma in percentuale erano solo il 20%... loro sono stati la mia forza,per questo ho deciso di mascherare le mie emozioni, per loro; non volevo stessero male per me. Simon, il mio manager quel giorno si infuriò e mi minacciò di non rappresentarmi più se non avessi firmato un maledetto contratto, che tra l'altro non ho neanche avuto modo di leggere, non che avessi la mente lucida per capire di cosa si trattasse. Per finire Lucy quel giorno mi lasciò, mentre ero davanti a casa sua piangendo raccontandole di tutti gli insulti, della cattiveria delle persone conosciute e sconosciute; lei mi chiuse la porta in faccia facendomi restare lì in piedi a piangere, mi disse che era tutto premeditato, secondo lei ero stata io a rendere quella foto pubblica appositamente in modo che finalmente fossimo uscite allo scoperto, perchè io volevo si sapesse in giro, perchè le avevo fatto pressione, perché le dicevo di non farcela più a farmi vedere ogni volta in giro con i soliti PR... tentai di spiegarle la verità, di farle capire che non centravo nulla, ma nonostante il mio stato non volle ascoltarmi. Per colpa della nostra storia è stata licenziata perchè l'agenzia di modelle non poteva rovinare la sua reputazione con una modella lesbica, anche se in realtà lei era bisessuale e aveva avuto solo me come ragazze, non si era mai interessata ad altre; eppure loro l'hanno descritta come una pervertita che avrebbe potuto dar fastidio alle sue colleghe. Per colpa di tutti questi risvolti lei raccontò tutto a Veronica e Alexa, a quanto pare Vero è dalla sua parte... e questo è tutto. Non c'è giorno in cui aprendo un social non appare la scritta " lesbica di merda" sotto qualche mio post e se giro tranquillamente per la città la mia faccia è in ogni angolo, nelle copertine e nei cartelloni vicino alla foto del bacio mio con Lucy. Sicuramente da questa sera girerà anche quel video di prima e solo dio sa cosa mi dirà domani Simon »

Le lacrime continuavano a scendere senza sosta, il viso di Lauren era come una cascata che finiva in un fiume senza diga. Camila si alzò dalla sedia, la corvina la osservò con quei suoi occhi talmente umidi da potercisi specchiare come si faceva nel lago più pulito al mondo.

« Non te ne andare ti prego... » Sussurrò tentando di mantenere il contatto con la minore, alzandosi anche essa dalla sedia e stendendo il braccio il più possibile pur di continuare a toccare la mano della piccola cubana. « Non sono stata io, ho sbagliato a ubriacarmi, a far così del male a Lucy con tutte le mie pretese, sono una merda... ne sono consapevole, ma non lasciarmi da sola, ti prego »

Camila la osservò e si allontanò un po', ma solo per prendere la rincorsa e saltarle addosso stringendola il più possibile. A quel contatto Lauren si sentì al sicuro, era come se la luna avesse visto il sole mentre si davano il cambio per illuminare il mondo. « You aren't alone »

Quelle parole dette tra i capelli della corvina mossi nel vento freddo furono come un soffio di calore, un raggio di sole che era riuscito a colpire il cuore della maggiore facendo scomparire un po' di lame dal suo interno.

Continua...

-Arianna

You Aren't AloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora