-Capitolo 49-

797 74 67
                                    

Prima che potesse finire quell'ultima lezione accadde qualcosa di veramente inaspettato, il suo cellulare iniziò a tremare sul banco durante la presentazione di uno dei sui compagni, rapidamente prese tra le mani l'IPhone con l'intento di non farsi beccare; fu in quel istante che lesse quel nome nello schermo... Lauren. 

In realtà non era il mittente, purtroppo, bensì Dinah stava inviando decine di messaggi al minuto facendo il copia incolla : 

" Realizzerai il tuo sogno Chancho! Lauren Jauregui domani farà un concerto proprio lì a Miami "

Gli occhi marroncini di Camila lessero quei messaggi tutti uguali uno ad uno, cercando di metabolizzare la cosa; l'avrebbe rivista. 

L'ennesimo messaggio fece tremare quel apparecchio tra le mani della quindicenne : 

" Hai pianto tutti questi mesi per lei, ora finalmente potrai vivere quello che hai sempre desiderato. Ci eri rimasta cosi male dopo quel incontro spiacevole con lei, ma sono sicura che non ti deluderà questa volta; gli ultimi tre mesi non hai fatto altro che piangere per dio solo sa cosa...magari il suo concerto ti farà sorridere di nuovo " 

Appena la ragazza lesse quelle parole sorrise leggermente, non aveva raccontato nulla alla sua migliore amica, eppure lei non aveva insistito così tanto, stranamente; anzi cercava sempre qualsiasi modo pur di farla sorridere e nonostante avesse iniziato ad odiare Lauren l'aveva avvisata perchè infondo sapeva che l'avrebbe resa felice, di nuovo... ma non si rendeva minimamente conto del grande gesto che aveva fatto. 

Dinah aveva dato a Camila forse l'ultima possibilità di vedere Lauren e darle quella canzone, finita. 

Per il resto della giornata nessuna delle due ragazze riuscì a non sorridere; la cantante era elettrizzata nel ricevere così tante reazioni positive all'annuncio di quel piccolo concerto gratis al centro della città, in più era riuscita a sfogarsi con Halsey, cosa che con il suo manager precedente non era mai stata in grado di fare. 

<<Quindi aveva 15 anni?>> Chiese incredula la donna dai capelli blu, appoggiando quella bottiglia di birra sul tavolo in vetro. 

Lauren annuì solo in risposta, iniziando ad osservare le maniche della sua felpa e successivamente la pelle del suo divano nero, che ancora sapeva di Camila, purtroppo. 

<<Ma perchè non hai letto il suo diario? Almeno riusciresti ad avere una risposta a tutte le tue domande, senza scervellarti in continuazione e mettendo da parte la creatività riservata alla tua carriera, come dici tu " tutti i tuoi pensieri diventano lei "... questo non va bene, se riuscissi finalmente a capire il perchè delle sue azioni ti daresti pace e andresti avanti>> 

La corvina alzò lo sguardo, facendo scontrare i suoi occhi con quell'albero di natale, che nonostante i mesi era ancora lì... aspettando il suo ritorno. 

<<Non voglio leggerlo ancora, perchè non riesco a non pensare a quanto mi abbia fatto male sentirmi crollare per l'ennesima volta tutto. E' come se la nostra storia fosse stata un castello di ghiaccio che ha fatto sciogliere perchè alla base c'era il fuoco; non ho intenzione di venire a scoprire le vere motivazioni, poi non riuscirei più ad odiarla... invece devo farlo, per il mio bene>> 

<<Allora perchè quell'albero di natale è ancora li se la vuoi odiare?>> Chiese la manager ridendo un po'. 

<<Lei sperava lo lasciassi fino al suo ritorno... >> 

<<Quindi vuoi che torni da te?>> 

La ragazza dagli occhi chiari sospirò rumorosamente iniziando a giocherellare con i suoi capelli, notando come quelle luci intermittenti continuavano a cambiare colore, non curanti di quello sguardo avvilito che le osservava, loro erano sempre le stesse, esattamente come quelle che provava Lauren, il tempo non cura le ferite, non si rimarginano mai, eppure basta poco per farle smettere di sanguinare; alla corvina era bastata Camila e una parte di lei continuerà a provare tutte quelle cose per la piccola cubana, fregandosene di tutto il resto. 

(Ascoltate la canzone) 

Camila camminava in quella piazza, la stessa nella quale lei e la maggiore avevano assistito al concerto di natale dei 1975. Questa volta però non era dietro la quinte, ma in un angolo ad osservare quella donna che cantava su quel palco. 

And even though it didn't work

It's always love, always love
And even though we hurt each other
More than once
It was love, always love
For all those times we locked eyes
When I was yours and you were mine
It's always love, always love

[Verse 2]
Nobody talks about walking away
When there's still love
Feeling so far after being so close is a mindfuck
You helped me grow into me
So I couldn't help but change
But changing not seeing
Some things that
I just couldn't change

Le lacrime della quindicenne iniziarono a rigarle il viso, mentre quel solito dolore allo stomaco tornava ad essere presente, in quei mesi era come se non sentisse più niente eppure era bastato osservare quella figura angelica da lontano e sentire la sua voce roca farsi sempre più vicina a provocarle tutto questo. Camila cercava di avvicinarsi sempre di più a quel palco, Lauren aveva scritto quella canzone pensando a lei... era chiaro. La maggiore aveva definito quello che avevano amore, eppure non aveva mai avuto il coraggio di dirlo ad alta voce, in quelle parole la corvina racchiudeva tutto era incredibile come qualche frase con rime qua e la ed una melodia in sottofondo potessero trasmettere così tanto; lei era davvero arte e trasformava in ciò tutto quello che toccava. 

In quella voce tremolante c'era sofferenza, mancanza, delusione ed un amore indissolubile, diceva che lei non era stata in grado di cambiare, effettivamente era così. Camila l'aveva aiutata tanto, ma quel lato di Lauren era rimasto, non sarebbe tornata suoi suoi passi, avrebbe preferito rimanere in silenzio a soffrire piuttosto che mettere da parte quel briciolo d'orgoglio; la ventiduenne voleva evitare di leggere quel diario per continuare ad odiare la piccola cubana, perchè infondo sapeva che ciò che sentiva leggendo quelle righe sarebbe stato incontrollabile... era più facile odiare che amare qualcuno così tanto a tal punto da passare sopra quella menzogna ed avere il coraggio di fidarsi di nuovo. 

For all those times we locked eyes
When I was yours and you were mine

Appena Lauren pronunciò quelle parole, quegli sguardi che fino a poco tempo fa si appartenevano si incontrarono di nuovo; vi fu un momento di silenzio nonostante la base continuasse ad andare avanti... La corvina era come immobilizzata osservando quegli occhi tra la folla, i fan iniziarono ad urlare incoraggiando la cantante con i soliti " sei bellissima " " ti amiamo " " siamo sempre con te " oppure chiamandola; quelle persone erano tutte lì per lei, per dimostrarle che anche se stava soffrendo loro volevano essere la sua spalla su cui piangere ed appoggiarsi per tornare a camminare. La ragazza dagli occhi verdi aveva salvato ognuno di loro in un modo o nell'altro ed ora i suoi fan volevano ricambiare il favore, ma la ragazza continuava ad avere quello sguardo perso, sentendo come il suo cuore batteva all'impazzata ed i suoi occhi non riuscivano a smettere di fare un casino enorme. 

Halsey da dietro le quinte riuscì ad intravedere la traiettoria di quello sguardo perso, notando quella ragazza che in realtà non conosceva bene, ma decise comunque di uscire dal backstage e dirigersi verso di lei. 

Continua...

-Arianna

You Aren't AloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora