-Capitolo 48-

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<<Puoi tornare su quel palco anche domani, io credo in te >> Disse quella donna.
Aveva i capelli blu fino a poco sotto le scapole, il suo corpo era pieno di tatuaggi che donavano alla sua figura slanciata una vena artistica, ma ciò che aveva colpito di più Lauren fu il suo sguardo; era così sicura di se, rassicurante e c'era un'energia quasi palpabile in lei.
<<Lauren Jauregui... io sono Ashley Nicolette Frangipane... ma chiamami pure Halsey; sarei onorata di poter essere tua manager, mi sono recata proprio qui per poterti parlare, ho visto i tuoi social, le live che hai iniziato a fare in questo periodo, i messaggi che scrivono i tuoi fan, Lauren tutto il mondo ti reclama, loro soffrono per te, io capisco che tu stia male e non trovi neanche la forza per fare ciò che più ami, cantare. Ma devi farlo per loro, tutte quelle persone, tutti i loro cuoricini sono una tua responsabilità e chi lo sa... magari proprio il loro amore sarà in grado di curare il tuo, tanti cuori hanno un potere sovrumano...guarda i loro occhi su quel palco, piangi con loro, sfogati davanti a loro e donagli la tua anima... sei nata per cantare, usa tutto quello che provi e trasmettilo alle persone che ti amano. Che ne dici? Ti vuoi fidare di me?>>
La corvina osservó la mano della donna davanti a lei, per qualche istante si domandó se fosse la scelta giusta accettare quell'offerta, ma infondo che altro avrebbe potuto fare?!. L'idea che tutta la negativitá dentro di se poteva non essere uno scoglio, ma un ponte tra lei e i suoi fan non l'aveva minimamente sfiorata, Simon vedeva quella versione di Lauren sbagliata, eppure secondo Halsey non era affatto così.
<<Si>> Rispose solo la ragazza dagli occhi verdi, stringendo quella mano con una forza che credeva di aver perso totalmente.
<<Domani tornerai su quel palco, è una promessa!>> Esordí con un sorriso e fu in quell'istante che la cantante si accorse di aver trovato il suo salvagente; per la prima volta dopo mesi Lauren sorrise.

Nello stesso istante, dall'altra parte della città la ragazza silenziosa della classe doveva esporre la sua presentazione; era l'ultimo giorno di scuola per Camila, contando il fatto che il giorno seguente sarebbe tornata a casa sua. Aveva cercato di rimandare il progetto di fotografia il più possibile, era troppo difficile dover parlare proprio di sentimenti attraverso le fotografie, ma infondo gli adolescenti sono un po' autolesionisti, proprio quando soffrono da morire hanno voglia di ascoltare canzoni deprimenti, sentendosi ancora più male; quando ai propri occhi il mondo sembra nero, abbiamo la necessità di colorare ciò che ci circonda con lo stesso colore.
È esattamente ciò che fece Camila mostrando quella foto...
<<Cosa ci presenta signorina Cabello?>> Chiese la donna di mezza età osservando la sua alunna in piedi davanti alla lavagna multimediale; pochi secondi dopo apparse quell'immagine.
I compagni per un attimo rimasero sorpresi, di certo la quindicenne aveva tutta la loro attenzione, persino quella dei ragazzi, anzi sopratutto la loro.
L'espressione della professoressa era alquanto contrariata e con quel suo sguardo di disappunto fece cenno alla ragazza di iniziare a parlare.
<< Dovevamo presentare una foto che rappresentava la nostra felicità... questa è la mia >> Disse Camila voltandosi per osservare l'immagine di Lauren.
Quella foto era la stessa che la minore aveva scattato mentre la corvina dormiva su quel letto che ancora era pieno di loro. Ovviamente non si capiva chi fosse la donna, aveva scelto la foto in cui il viso della cantante era venuto più scuro mentre risalvava solo la sua nudità nascosta solo da quel lenzuolo e da qualche ciocca di capelli sui suoi seni; i succhiotti erano visibili e la luce della luna faceva brillare quella pelle che tanto mancava alla piccola cubana.
<<Spesso le persone si innamorano solo del aspetto fisico di una persona, infondo di primo impatto è la prima cosa che vi attrae, ma quando si è innamorati di ogni dettaglio come si chiama? È amore. Questa è la mia felicità... Lei>> Qualche lacrima inizió rigarle il viso, mentre continuava a guardare quella figura rilassata su quel materasso.
<<L'amore non fa per tutti, si deve essere pronti a concedersi a pieno, non solo il corpo, ma anche la propria mente, l'anima, il cuore... ogni cosa. L'amore è debolezza, perché quando si perde è in grado di distruggerti con cenere, io ho amato e amo la donna in quelle lenzuola. Nonostante non sia più mia, il ricordo di lei rimarrà sempre nel mio cuore e in questa fotografia, ecco cosa rende felici le persone : il fatto che nonostante la vita possa andare avanti, queste immagini restano indelebili. In questa foto lei è baciata dalla luna ed il suo corpo rappresenta esattamente il prototipo di bellezza idilliaca, con i segni sulla pelle di un amore che lascia la sua impronta, ma che prima o poi se ne va. Anche se non ha funzionato, è sempre amore e in questo scatto lei era mia ed io sua, perché in quel momento andava tutto bene; il potere della fotografia è far sì che rimanga il per sempre davanti ad ogni cosa. Questa è la mia felicità, avere un ricordo che non tornerà mai più racchiuso in un semplice scatto e poterlo rivivere solo osservandolo >>
Appena Camila tornó ad osservare la classe notó che la signorina Dolmen aveva gli occhi lucidi ed inizió ad applaudire invitando gli altri studenti a fare lo stesso.
<<L'amore fa male, il ricordo di momenti come questi sono in grado di trucidarti l'anima eppure tu ci vedi felicità... perché nonostante tutto in quel istante stavi vivendo la cosa più bella e pura del mondo : Amore. E non importa se la persona alla quale dedichi questo sentimento sia un uomo o una donna, il cuore è in grado di provarlo per chiunque sia in grado di sfiorarti l'anima e tu condividendo con noi questa foto ci hai donato la tua>>
<<La mia anima professoressa non è più qui, è rimasta in quella casa... come il mio cuore, che ora è chiusa dove in giro per Miami o magari è ancora più lontano di quanto penso>>
La professoressa sorride debolmente facendo trapelare dai suoi occhi qualche piccola lacrima; infondo non ce ne rendiamo conto, ma spesso condividendo la nostra immagine del mondo aiutiamo qualcun altro a migliorare la sua.
Prima che potesse finire quell'ultima lezione accadde qualcosa di veramente inaspettato...
Continua...
-Arianna

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