-Capitolo 44-

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-Ascoltate la canzone-
Dopo tutto quel fiume di parole, pieno di sentimenti ed emozioni talmente forti da non riuscire ad essere veramente racchiuse in quelle pagine la ragazza tornó al piano di sopra, dopo aver riposto nuovamente quel diario all'interno del suo adorato zaino in pelle, che si trovava atterra affianco al divano.
I passi di Camila erano silenziosi, o almeno tentavano di esserlo, appena raggiunse quel letto i suoi occhi si illuminarono ancora di più di tutte quelle stelle che in quella notte di Natale riempivano il cielo.
Lauren era in mezzo al letto, ricoperta solo in parte da quel lenzuolo bianco; la sua schiena era piena di piccoli segnetti leggermente arrossati lasciati dalla minore, il suo corpo illuminato dalla luna sembrava ancora più perfetto di quanto già non lo fosse, come ogni piccolo dettaglio di lei, ad esempio quella scia di piccoli nei sparsi che aveva ai lati della spina dorsale. La piccola cubana non potè resistere, decise di scattare una fotografia alla sua Lauren, voleva ricordare quella visione per sempre, nonostante molto difficilmente il suo cuore l'avrebbe dimenticata. Appena toccó lo schermo si sentí un leggero "click", il quale in genere era più silenzioso, ma in quel silenzio rimbombó abbastanza forte; quel rumore fece voltare la corvina a pancia in su, lasciando intravedere il suo corpo marchiato dalla quindicenne. Sicuramente quei succhiotti ormai violacei sarebbero rimasti visibili per giorni. Camila non riusciva a smettere di osservare Lauren, nuda in quel letto mentre dormiva serenamente, inizió a scattarle qualche foto come se fosse un opera d'arte, effettivamente lo era... sembrava Afrodite stesa in quel prato di fiori, con l'unica differenza che la corvina era molto più bella. Quegli scatti erano alquanto artistici, ma uno di quelli era davvero perfetto, in quanto ad un certo punto Lauren aprii gli occhi, esattamente nel istante in cui la fotocamera catturó l'immagine.
Il risultato fu quello di due occhi verdi che risaltavano su di un corpo nudo, ricoperto solo da ciocche di capelli corvini suoi suoi seni, pezzi del lenzuolo in cotone bianco dalla vita fino a metà di una coscia ed infine la luce della luna.
<<Quando hai finito di scattarmi foto mezza nuda come una pervertita torna qui >> Disse con la voce impastata la bella addormentata dagli occhi verdi.
Camila sorrise, alquanto imbarazzata, ma non se lo fece ripetere due volte; si avvicinò sotto lo sguardo della maggiore, appena il suo corpo toccó quel materasso ancora caldo, Lauren si avvicinó.
<<Perché la mia felpa Camz?>> Chiese ridendo un po', ma sempre con un tono abbastanza basso a causa del dormiveglia.
<<Avevo freddo>> Rispose semplicemente, osservando quegli occhi chiudersi e riaprirsi varie volte davanti a lei. Avevano entrambe il capo poggiato sullo stesso cuscino, le mani a pugno leggermente davanti al viso, ed erano ranicchiate rivolte luna verso l'altra.
Senza che la minore se ne rendesse conto, già quelle abili mani si erano intrufolate all'apice dell'unico capo che la copriva <<Ti riscaldo io Camz>> Disse aprendo gli occhi ed osservando quel viso arrossato sotto al chiarore della luna; appena la felpa tornó ad essere sul pavimento come prima che la indossasse la piccola cubana, Lauren si avvicinò ancora di più a lei, prendendola tra le sue braccia ed unendo i loro corpi nudi, i quali a quel contatto rabbrividirono.
Le braccia della corvina circondavano il bacino della quindicenne, ed i suoi seni erano a contatto con la schiena di quest'ultima. Entrambe di addormentarono così, bastó un semplice contatto; il respiro caldo di Lauren sul collo di Camila provocava piccole scie di pelle d'oca, eppure dormivano.
Nonostante tutto, il corpo della mora reagiva ad ogni azione proveniente dalla maggiore, quasi come se fosse l'unico obbiettivo della sua vita... sentire il corpo di Lauren addosso.
La mattina arrivó, forse prima del previsto; le cose belle hanno sempre poca durata esattamente come le stelle cadenti, quando ne vedi una nel tempo che impieghi ad indicarla, per attirare l'attenzione di chi è al tuo fianco, già è sparita in quel cielo blu notte. Ci sono storie d'amore che sono destinate a durare poco, anche se in realtà quel sentimento continua ad essere vivo per sempre... ma infondo tutto finisce prima o poi.
La neve si scioglie, il fuoco nel camino si spegne piano piano... ma la sensazione che lascia rimane immutabile.
Le 11:11 di quella mattina non furono esattamente l'orario giusto per esprimere un desiderio, non era un giorno normale nonostante fosse Natale, la gioia non avrebbe tardato a scemare.
Lauren stava scendendo le scale con passo furtivo, per paura di svegliare Camila; indossava solo una felpa, una di quelle abbastanza lunghe da arrivare fino a metà coscia. Prima di indossarla si era osservata per un attimo allo specchio notando i segni lasciati dall'altra ragazza la notte precedente e non aveva potuto evitare di voltarsi a guardare quella figura dormiente, dorata , grazie ai raggi nel sole e successivamente scosse la testa morendosi il labbro.
- mi hai divorato - fu l'ultimo pensiero che ebbe di quella ragazza, l'ultimo positivo.
Appena fini di scendere quelle scale, si diresse verso il divano alla ricerca di quel cellulare che in realtà non ricordava bene sopra a quale superficie l'aveva lasciato, ma prima di arrivare alla sua meta : il tavolinetto in vetro, inciampó in qualcosa.
Spesso il destino è bastardo, si può dire è la verità... forse anche lui sapeva che le bugie avevano le gambe corte e sicuramente Camila e le promesse non erano sulla stessa lunghezza d'onda, ma perché? Lauren si meritava una cosa simile?
L'oggetto che fece quasi perdere l'equilibrio alla corvina era quello zaino in pelle, ancora aperto... in realtà era sempre stato in quel punto, eppure quel giorno era d'intralcio, appena cadde in avanti e la maggiore lo raccolse, qualcosa uscii dal suo interno; la ragazza si chinó appena, il necessario per poter afferrare quel cartoncino plastificato, ma appena i suoi occhi capirono cosa fosse e cosa c'era scritto si riempirono di lacrime.
Non erano quelle che avevano versato per Lucy, non era sofferenza, quelle goccioline salate scendevano senza sosta, mentre la mandibola sembrava stringersi e farsi un po' più dura.
Pochi istanti dopo altri passi meno delicati percorsero quelle scale in ferro, il che fece voltare Lauren.
Quello sguardo inizialmente felice e rilassato incontró gli occhi distrutti, per l'ennesima volta.
<<Tu hai 15 anni >> Disse con tono quasi apatico Lauren, tendendo il braccio verso Camila, nell'intento di mostrandole cosa aveva in mano, tra quelle dita tremolanti.
Il tesserino della Miami High School... con tanto di Nome, Cognome, Foto, Numero di matricola e data di nascita.
Continua...
-Arianna

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