-Capitolo 42-

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( Consiglio : Per chi fosse sensibile a questo tipo di scene, non leggete questo capitolo)
-Ascoltate la canzone-
Le dita di Lauren iniziarono a passare delicatamente sulle cosce della ragazza, poi si abbassó leggermente tornando a baciare quella labbra ancora semi aperte dopo l'ultimo gemito. In quel modo il seno di Lauren incontró quello di Camila e i loro capezzoli duri si scontrarono, a quel contatto entrambe gemettero. Lauren interruppe il bacio iniziando ad osservare gli occhi di Camila, i quali erano quasi diventati neri; con un gomito  posizionato al lato del capo della minore inizió a trattenere il suo stesso peso, mentre la piccola cubana era sotto di lei, sentendo ancora il contatto tra i loro seni. La mano di Lauren arrivó fino a quel intimo in cotone, appena un dito si posizionó sull'intimità della minore, da sopra le mutante, un sorriso apparve sul volto della maggiore.
<<Sei già bagnata Camz>> Disse, tentando di non far suonare la sua voce ancora più profonda.
Le mani della minore tentarono disperatamente di trovare l'elastico dei pantaloni della corvina, ma quella ricerca fu interrotta dalla maggiore.
<<Con calma>>
<<Ho bisogno di sentire il tuo corpo sul mio Lauren, per favore>> Esordii Camila, con una voce rauca che faceva quasi strano potesse esser uscita da lei, avendo in genere un tono molto più squillante.
La corvina si alzó dal corpo della ragazza, sedendosi al suo fianco, facendo toccare la schiena nuda contro il poggia testa.
<<Vieni, spogliami e toccami dove vuoi>> Disse Lauren, osservando come l'espressione di Camila fosse passata da disapprovazione per la fine di quel contatto al desiderio irrefrenabile.
- al diavolo la timidezza - pensó la quindicenne.
Rapidamente si fiondó su quel corpo, provocando in Lauren qualche risatina rauca a causa di tutta quella foga.
Le labbra di Camila avevano già iniziato a posizionarsi su quella clavicola che da tanto sentiva come se la stesse invitato ad assaporarla, in quel punto il profumo della pelle della corvina era più forte; la ragazza non riuscii ad essere delicata e lenta come aveva fatto la maggiore, così inizió a succhiare e leccare quel punto sentendo come il battuto del cuore corvina iniziava ad aumentare. Quel movimento non si fermò li, Camila sembrava come un vampiro novellino che sentiva il sangue per la prima volta, non riusciva a controllarsi, succhiava e leccava ogni centimetro di quella pelle, lasciando una scia di succhiotti da dove era partita fino ai seni. Quando si ritrovó davanti quei capezzoli duri, cercó di fare le stesse azioni che precedentemente la maggiore aveva fatto su di lei, così li leccó massaggiandoli e ci soffio sopra un paio di volte, sentendo come quelle aureole stavano diventando sempre più dure. Alzó lo sguardo e vide Lauren con gli occhi puntati su di lei e la lingua che passava su quelle labbra carnose lasciando poi lo spazio agli incisivi.
<<Dimmi che posso levarti i pantaloni perché non ce la faccio più>> Disse con tono supplichevole la minore, la corvina solo acconsentii senza cambiare espressione ne interrompere quella tortura alla propria bocca.
Camila osservó i lacci della tuta, dopo aver sciolto il fiocco sfiló quell'ultimo indumento, lasciando la corvina con solo gli slip. Appena Camila si sedette sulla coscia di Lauren, la sua intimità bagnata toccó la pelle della maggiore.
<<Cazzo ma sei fradicia>> Disse Lauren avventandosi su quel corpo e portandolo di nuovo sotto di lei abilmente. Rapidamente tornó a toccare l'intimitá della minore da sopra quel tessuto ormai completamente mollo, mentre con l'altra mano e con le ginocchia tentava di trattenere tutto il suo peso, per non risultare troppo pensante sul corpo dell'altra ragazza, in più in questo modo avrebbe potuto godersi ogni espressione della più piccola.
Si allontanó leggermente, posizionatosi meglio tra le gambe della minore, e facendo poi scivolare via quel ultimo indumento con le mani, facendo sì che però durante quel tragitto le sue unghie sfiorassero tutte le gambe della piccola cubana.
<<Ti voglio Lauren, ti prego>> Disse la minore, supplichevole.
<<Ah si? Mi vuoi?>> Chiese in tono seducente, prima di fiondarsi su quelle labbra che pochi secondi dopo avrebbero sicuramente provocato nuove sensazioni alla minore. Gli occhi verdi e pieni di desiderio si focalizzarono su quell'intimità esposta e lucida, ci passó la lingua iniziando ad assaporare quell'innocente eccitazione, la sua lingua era sempre più veloce, più aumentava la velocità più Camila gemeva, fino a che Lauren la osservó alla ricerca di quell'ultimo consenso, in modo che fosse totalmente certa di avere il permesso di privare la ragazza di una cosa così importante come la verginità. L'autorizzazione non tardò ad arrivare, e fu lì che un urlo uscii da quella gola che piano piano aveva iniziato a bruciare.
<<Ehi, era solo la mia unghia quella, fidati di me>> Disse la corvina, avvicinandosi poi alla minore, in modo da poterla osservare durante l'atto e capire fino a dove sarebbe potuta arrivare per mantenere la promessa; solo piacere e niente dolore.
Lentamente fece uscire da quella piccola fessura la parte dell'unghia appena entrata e poggió la fronte su quella di Camila, guardandole gli occhi.
<<Ti fidi me?>> Chiese, sentendo come i loro petti nudi rendevano i loro cuori ancora più vicini, riempiendo l'uno la parte vuota del torace dell'altra.
<<Ciecamente>> Rispose la piccola cubana. Lauren unì le loro labbra iniziando a far scontrare le loro lingua ancora e ancora, facendo sentire leggende il sapore dell'eccitazione della quindicenne anche alla diretta interessata, nel frattempo fece entrare di nuovo il suo dito nell'intimità stretta di Camila; la corvina era delicata, cercava di fare il tutto dolcemente, muovendosi al suo interno piano accedendo sempre di più, fino a che non sentii il bacino della piccola cubana rispondere ai suoi movimenti, tentando di muoversi. Per l'ennesima volta fece uscire lentamente il dito da quella fessura facendolo poi rientrare fino in fondo, a tal punto da sentire come con la sua unghia era riuscita a rompere qualcosa. Un urlo interruppe il loro bacio, Lauren per qualche istante sudó freddo credendo che fosse per il dolore, poi Camila esordii dicendo << A-a-ancora>> e non pote fare altro che acconsentire. Il pollice della maggiore si muoveva abilmente stuzzicando il clitoride ancora umido a causa di alcuni residui di saliva, mentre il suo dito inizió ad entrare ed uscire più veloce da quella fessura ancora alquanto stretta, ma che piano piano iniziava ad accogliere quel corpo estraneo con più facilità.
Camila gemeva in maniera incontrollata, iniziava a sentire il cuore quasi fuori dal suo petto ed i suoi occhi si iniziarono a socchiudere in preda all'apice, ma Lauren si fermó.
<<No!>> Urló Camila alzando un po' il busto alla ricerca di quella falange. Lauren rise, si inginocchiò e successivamente si sfilò l'intimó, per poi allargare le gambe della minore ancora di più; si sporse verso il comodino alla ricerca di qualcosa, per poi mostrare agli occhi della ragazza un oggetto in plastica che non era tanto sottile in realtà. Lo appoggió delicatamente affianco ai loro corpi, poi tornó a dedicare la sua attenzione alla piccola cubana, soffiando su suo clitoride gonfio.
<<Lo fammi venire ti prego>> Disse implorando.
<<L'attesa rende il tutto ancora più eccitante>> Rispose solo, con tono ancora più seducente del solito, levandosi dalle gambe della minore per poi si sedette con la schiena contro la testiera del letto.
<<Mostrami cos'hai imparato>>
Camila capii a cosa si riferiva e nonostante la sua intimità pulsasse è l'unica cosa che voleva era venire, si avventó sulla vagina di Lauren, come se fosse il gelato più prelibato, dopo qualche istante subito infiló una falange, sentendo come le pareti della maggiore subito accolsero il corpo estraneo.
<<Così Camz... si...>> Gemette Lauren, in preda all'eccitazione, infondo non era stato così facile per lei fare tutte quelle cose a Camila senza esser toccata, quindi voleva che la minore soffrisse l'attesa di quel suo primo orgasmo, in modo da poterla vedere in quello stato animalesco e disperato alla ricerca del piacere attraverso quelle stesse azioni sul corpo formoso. Camila continuava a succhiare, leccare e a muovere quel dito dentro la maggiore rapidamente, tentando di arrivare ogni volta più in profondità, come aveva fatto la corvina.
<<Aggiungine un'altro>> Disse Lauren, per poi tirare Camila alla sua altezza in modo che solo le due dita rimanessero ad occuparsi della sua intimità, mentre la bocca della minore potè accogliere la lingua della corvina. La quindicenne fece come richiesto, aggiungendo una falange e penetrando l'altra ragazza con un po' di incertezza, non voleva farle male. Le due erano sedute in ginocchio l'una difronte all'altra baciandosi senza sosta, mentre quella mano ancora inesperta tentava di far godere la maggiore.
<<Màs, Màs, Màs>> Gemette Lauren nella sua bocca, in questo modo la piccola cubana capii che non stava affatto sbagliando, sentiva come le sue dita entravano fluide in quella fessura ed inizió a chiedersi che sensazione provasse, ma non passó tanto tempo prima che quella domanda ottenne una risposta; Lauren con abilitá divaricò le cosce di Camila e la penetró con due dita, cercando di trovare lo stesso ritmo.
Non c'era sensazione più bella di baciarsi languidamente sentendo come quei gemiti avvenivano nella bocca dell'altra, i loro movimenti erano coordinati fino a che un tremolio ed una scossa percorse le viscere di entrambe.
<<Guardami>> Disse cercando di trattenere quella sensazione ancora per qualche istante, appena i loro sguardi si incontrarono Lauren piegó leggermente le dita toccando a pieno quel punto che sapeva benissimo avrebbe provocato quel tanto agognato orgasmo, Camila sentii quella sensazione invaderla e prima di raggiungerla fece lo stesso.
Quella stanza si riempii di quell'urto di piacere, mentre i loro occhi erano ancora incollati, un tutt'uno mentre i loro corpi erano stati portati in alto immersi nel desiderio.

<<Make sure you keep me burnin'
So I know for certain
You were always worth it in the end>>

Canticchió Lauren a fior di labbra dalla minore, mentre nei loro voltì inizió poco a poco a formarsi in espressione da ebeti innamorate.
<<Ti prego dimmi che adesso non inizierai a scriverla lasciandomi qui>> Disse ridendo Camila, rompendo quel silenzio fatto di sguardi che in realtà facevano un casino enorme.
<<Puó aspettare>> Rispose Lauren, osservando le labbra della minore e tornando suo suoi passi.
Appena si ritrovó di nuovo sopra quel corpo che ancora tremava per il primo orgasmo della sua vita, prese delicatamente l'oggetto misterioso che precedentemente aveva fatto uscire dal cassetto del comodino. Camila osservó quel oggetto in plastica che sembrava abbastanza morbido seppur un tantino grande.
Lauren aprii felicemente le gambe della minore, iniziando a leccare i residui di quegli umori, così dolci poi fece per far toccare i loro clitoridi sedendosi delicatamente a gambe aperte sulla minore, ma prima che lo facesse Camila espedii dicendo <<Anche io voglio sentire il tuo sapore>>
Lauren sorrise facendosi prendere dall'eccitazione, quella ragazza così apparentemente dolce e timida fremeva dalla voglia di leccare la sua intimità ed assaporarla. Così si fece indietro un po' permettendo alla minore di soddisfare i suoi desideri, allargando le porte del paradiso; Camila si fiondó sulle grandi labbra assaporando quel dolce liquido degli dei, l'orgasmo della maggiore era saporito, dolce ma allo stesso tempo come una droga, era il suo sapore e non poteva esserci nettare più prelibato.
Dopo quell'atto le loro intimità si unirono esattamente come aveva pianificato la maggiore, posizionando poi quel doppio soldo dentro le loro fessure ormai bagnate dall'eccitazione e dalle loro salive. Era come una magia il fatto che entrambe riuscissero a sentire quel corpo estraneo spingendolo l'una dentro l'altra mentre i loro bacini si muovevano all'unisono facendo strusciare i loro clitoridi sempre più bramosi.
<<Ahhh >> Gemette la minore sentendo come la maggiore fosse riuscita a spingere gran parte di quella lunghezza al suo interno.
<<Camz spingi, più forte con il bacino per farlo tornare di più dentro di me>> Lauren pronunció questa frase gemendo, in quanto autonomamente la minore aveva già iniziato ad eseguire quel movimento.
Le loro urla di piacere riecheggiavano nella stanza, per Camila quel piacere era nuovo e molto intenso anche dovuto al fatto di poter vedere costantemente Lauren sopra di lei, muoversi su e giù cercando di far sì che quel aggeggio in plastica desse piacere ad entrambe. Le mani di Camila stringevano il sedere sodo della maggiore, sempre più forte, sicuramente i giorni successivi avrebbe riportato anche quei segni delle unghie oltre i succhiotti, mentre Lauren durante i suoi movimenti tentava di tenersi a volte i seni per aumentare l'eccitazione massaggiandoli, altre volte tentava di spostarsi i capelli per poter far sì che quegli occhi color nocciola vedessero ogni centimetro di quel corpo nudo che aveva davanti.
Ecco che entrambe riempirono quel dildo d'argento rubando alle ginocchia il tempo di tremare. I loro occhi si addolcirono, presi dal piacere e da quella sensazione di relax.
<<Buon Natale Camz>> Disse Lauren osservando come quella luna di mezzanotte stesse brillando per loro, illuminando quella stanza che sapeva d'amore e passione.
<<Ti amo Lo>> Rispose Camila, ricevendo un semplice bacio come risposta, ma alla minore le bastava... infondo l'aveva amata mentre la sua carne le si incollava addosso e quelle lenzuola sapevano di adesso.
La maggiore poggió delicatamente la sua fronte su quella della minore, accarezzandole la guancia.
<<Ti ho fatto male?>>
Camila scosse il capo in segno di negazione, notando come sotto alcune delle unghie della corvina vi erano dei grumoli di sangue, eppure non aveva sentito nient'altro che piacere.
<<Lo...>> Lauren sorrise, notando come poco a poco il viso che stava sfiorando diventava sempre più rosso.
<<Che c'è Camz>>
<<Baby take me higher
Soak me in desire
Won't you light my fire?
Make sure you keep me burnin'
So I know for certain
You were always worth it in the end>> Canticchió, unendo le parole di quella canzone che sapeva bene che la corvina stesse scrivendo pensando a lei, dalla notte in cui il fuoco si era acceso per la prima volta ad ora che quella fiamma aveva continuato a bruciare ed era valsa la pena.
Continua...
-Arianna

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