Ottavio e Virginia decisero di festeggiare la riuscita della presentazione a cena fuori. Alla fine, si erano tutti defilati. Andrea era scappato via prima del previsto, ma tutti sapevano che era oberato dei preparativi dell'imminente matrimonio. Caterina era pensierosa e addusse come scusa vari impegni improrogabili che l'aspettavano. Enrico era preoccupato per un malessere della moglie rimasta a casa e dopo il suo intervento si scusò per la fretta. Sibilla non era riuscita a scendere dal letto per un attacco improvviso di nausea.
Ottavio portò Virginia al Bolognese e lei fu felice di trascorrere una serata diversa in compagnia del suo uomo, in intimità. Sibilla, nonostante i ripetuti inviti, replicò che non si sentiva ancora in for- ma e declinò.
Piazza del Popolo era affollata alla pari del ristorante, ma Ottavio aveva prenotato in tempo e così ebbero modo di ripassare insieme l'emozione per la bellissima presentazione del saggio su Keats, in un'atmosfera di elegante suggestione.
«Sei stato fantastico, professore»
«Qui se c'è un essere fantastico sei solo tu, donna Virginia»
«Peccato che Sibilla non sia stata presente»
«Vero, mi è dispiaciuto molto fare a meno di lei. Ultimamente fa così parte della mia vita, come tutto quello che ti riguarda, ora- mai...» e delicatamente prese la sua mano e se la portò alle labbra.
«Ma che fai?!»
«Che faccio? Bacio la mano alla donna che amo».
Intanto, per festeggiare, ordinava un Pommery ghiacciato.
«Brindiamo al tuo successo!»
«Al nostro successo, ma soprattutto al nostro domani!».
Andrea, tornando a casa, rimuginava. Non sapeva in cuor suo se fosse stato un bene non averla rivista. Era stato tentato di rinunciare alla presentazione del professor Landolfi, a costo di fare una brutta figura, piuttosto che rischiare di incontrare Sibilla in libreria. Poi era corso, all'improvviso, con la speranza di rivederla. Ma lei non c'era. Perché? Non avrebbe mai osato chiederlo.
Eppure Sibilla lavorava sempre di pomeriggio con la madre, lo ricordava bene, figuriamoci in caso di eventi particolari come quel- lo. E se non si era sbagliato, c'era una nuova faccia in libreria, una commessa. Che aiutasse solo per l'occasione?
Non voleva incontrarlo? Aveva qualcosa di più importante da fare, magari si vedeva con un altro. Di già? Inutile pensarci. Aveva davvero troppe cose da fare che rompersi la testa con quella ragazzina viziata. Stava per sposarsi, avrebbe legato la sua vita a quella di Irene per sempre, e perdeva tempo a congetturare sui possibili impegni di Sibilla. Poteva presumere e vaneggiare quanto voleva, ma l'indomani sarebbe stato il grande giorno e la turbolenza in arrivo doveva essere schivata. Basta con le visioni retrospettive, bisogna guardare avanti, verso l'avvenire, il giorno dopo: la sua donna, elegantissima, sull'altare pronta per lui.
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Scritto nell'acqua
Romance"Scritto nell'acqua" è un romanzo d'amore il cui filo conduttore è la poesia di John Keats, che ci porta lungo la colonna sonora della vita, a Roma, nei luoghi simbolo di un percorso interiore o viaggio dell'anima: la scuola di danza del ventre, la...