Sibilla si era addormentata nel breve intervallo che i capitomboli della mente le avevano concesso e aveva sognato il mare. Di quel sogno ricordava soltanto il mare non per il suo blu profondo che tanto amava, ma per quanto era minaccioso e imperscrutabile. Forse quelle onde erano la metafora di qualcosa che in quel momento della vita non era riuscita a controllare?
Cercò di distrarsi, accese la TV e sorrise: le comiche di Stanlio e Ollio! Da piccola, aspettava ansiosa la stessa ora ogni giorno per vederle. Quei due si ritrovavano sempre nei guai, anzi in un mare di guai... quando il magro piangeva, lei non riusciva a trattenersi, così come quando il grasso corteggiava una di quelle donnine senza nessuna speranza. Magari potesse risolversi tutto in una risata!
Ecco, il terreno ostile della mente la risucchiava, i pensieri torna- vano a martellarla come gocce incessanti di pioggia su tamburelli di foglie, con ritmo ossessivo.
Spense la TV, e l'occhio cominciò a oscillare da un punto all'altro della stanza, passando dal poster della copertina di Baglioni con l'indimenticabile tramonto a quello dei Rolling Stones con la loro provocatoria bocca. Erano appartenuti a sua madre; Sibilla li aveva trovati in soffitta e le aveva chiesto di poter riesumare i suoi ricordi. In fondo, anche i piccoli conflitti interiori, le paure, i timori possono essere ereditari, appartenere al nostro DNA, senza per forza dipendere da esperienze personali.
Era stata così contraddittoria la sua adolescenza? Sospesa fra il bisogno di sicurezza, la ricerca dell'equilibrio e la voglia di trasgressione?
Andrea era stato il primo, l'unico uomo, il solo con cui aveva fatto l'amore. Era stato la sorgente di gioia alla quale aveva attinto sen- za però le precauzioni dovute. Doveva aver dimenticato la pillola, di sicuro; non era riuscita a ritrovare l'ultima confezione in uso. L'inesperienza aveva prodotto la catastrofe. Se solo Andrea avesse usato il preservativo, ma oramai... Fin dall'inizio, era corsa dal ginecologo della madre a farsi prescrivere l'anticoncezionale più sicuro. Come aveva potuto dimenticare?
Aveva fatto il primo test a casa, col batticuore. Positivo. Aveva rifatto le analisi in laboratorio, con la speranza che quella provetta fosse un bluff. Il risultato venne confermato: positivo.
Un bambino si muoveva al suo interno. Un bambino!
Peccato che il padre di questo bambino sarebbe, come già stabili- to, convolato nel giro di pochi giorni a nozze con la fidanzata di una vita. Anche Sibilla non aveva mai escluso la possibilità di diventare madre, ma era, di certo, la più remota. Lei voleva laurearsi, specializzarsi, viaggiare, vivere!
E pensare che proprio Andrea de Rossi le aveva ridato fiducia nella vita. Si era aggrappata a lui con tutte le forze. Era stata Virginia a presentarglielo, in libreria: lavorava per la sua casa editrice nella sezione saggistica. Fidanzatissimo da anni, aveva finito per capitolare davanti alla pressione della compagna che richiedeva il grande passo. Aveva conosciuto Sibilla proprio in quel periodo, e ora la data fatidica stava avvicinandosi sempre di più. Si sarebbe sposato, senza sapere di avere lasciato il suo seme nel grembo della sua ragazzina, come la chiamava. Certo, perché lei non gli avrebbe detto nulla.
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Scritto nell'acqua
Romance"Scritto nell'acqua" è un romanzo d'amore il cui filo conduttore è la poesia di John Keats, che ci porta lungo la colonna sonora della vita, a Roma, nei luoghi simbolo di un percorso interiore o viaggio dell'anima: la scuola di danza del ventre, la...