Il pranzo preparato dalla nonna di Caterina poteva semplice- mente definirsi luculliano: antipasto con salumi e sottaceti fatti in casa, impepata di cozze, una salsina deliziosa e piccante da spalmare sui crostini; pasta fatta con le sue mani e condita al misto mare; surici fritti, melanzane ripiene e insalata di pomodoro con cipolla, sedano, peperone crudo e basilico. Mozzarelline di bufala e formaggi del posto. Fragole di Pizzo e naturalmente tartufo di tutti i gusti. Caffè con pasticcini secchi. Amari e digestivi di produzione locale.
Un trionfo di genuinità. Alex non aveva mai mangiato così di gusto. La tavolata allegra e rumorosa festeggiava il ritorno del capofamiglia, il signor France- sco, che, ancora debole per lo sbalzo di pressione, cercò di limitarsi davanti a tutto quel ben di Dio.
I genitori, i nonni materni e i due fratelli di Caterina chiacchiera- vano vivacemente con la coppia. Sul terrazzo, l'aria era fresca, il cielo si era rannuvolato e preannunciava pioggia. Alex si trovò perfettamente a suo agio, gli sembrava di conoscere tutti da un'eternità.
«Signora Concetta, mi dica, ma quella salsina fantastica che ho mangiato in quantità, cosa è esattamente?»
«Puoi chiamarmi nonna Concetta!» la donna strizzò l'occhio alla nipote che arrossì.
«La salsina? Ah, quella si chiama sardellina o rosamarina salata. Me la porta mia sorella da Schiavonea. Qui non è buona come la nostra. Sai, io non sono nata a Pizzo, come mia figlia e i miei nipoti»
«La nonna si è trasferita qui per amore del nonno» disse Cate.
«Ah, ed è molto distante da Pizzo?» chiese Alex.
«Ma no, diciamo a un'ora e mezza buona di macchina. Si trova sullo Jonio, a Corigliano. Là pure c'è il castello, anzi, è più grande di questo!», e indicò col dito la costruzione a sinistra della terrazza, «e c'è pure il ponte levatoio. E quante chiese belle... ci abbiamo pure la Madonna nera, noi!» aggiunse la donna con innocente ma ostenta- to campanilismo. «E se proprio vuoi saperlo, al mio paese c'è nato Aroldo Tieri, il grande attore. Lo conosci?»
«Mamma», intervenne la signora Carmela, «non comincerai con il solito elenco!»
«Sì, ne ho sentito parlare. A Roma ha fatto tanto teatro. Certo che lei sente molto la nostalgia del suo paese» constatò Alex con gentilezza.
«Be', sì, anche se ogni tanto ci torno, da mia sorella. Ma qui, a Pizzo, c'è tutta la vita mia» disse guardandosi intorno.
«Comunque, nonna Concetta, lei è una cuoca superlativa!»
«E, poi, vuoi mettere le chiese vostre con quella di Piedigrotta?» la provocò la mamma di Caterina.
«Oggi andiamo a visitarla. Che ne dici, Alex?» approfittò Cate per
chiudere la diatriba.
«Certo, ho bisogno di muovermi dopo quest'abbuffata»
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Scritto nell'acqua
عاطفية"Scritto nell'acqua" è un romanzo d'amore il cui filo conduttore è la poesia di John Keats, che ci porta lungo la colonna sonora della vita, a Roma, nei luoghi simbolo di un percorso interiore o viaggio dell'anima: la scuola di danza del ventre, la...