Capitolo 23

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Il cuore di entrambi batte' forte nel petto appena i loro sguardi languidi si incrociarono, alterato dalle maschere che portavano sul volto.
Lady Bug perché si era imbarazzata difronte al ragazzo, avvampando e diventando delle più disparate sfumature di rosso che si confondevano perfettamente con il suo costume da super eroina.
Chat Noir invece credeva fosse stato tutto un malinteso, e che quel bacio da mozzare letteralmente il fiato, fosse stato frutto di un impulso incontrollato solo per il fatto di essersi impossessati del Miraculous dell'ape.
Un festeggiamento, chiamiamolo pure cosi'.
Nessuno dei due riusciva a proferire parola e Chat Noir s'intenerì nel vedere la sua partner cosi' in imbarazzo. Per certi versi gli ricordava la sua dolce e svampita Marinette.
Chat Noir le volse un tenero sorriso nel momento sbagliato, e mentre lei stava per proferire qualcosa, si bloccò all'istante e le parole le morirono in gola, andandosi a confondere con la saliva che aveva buttato giù.
"Buona sera, Milady" Riuscì a dire lui, anche se forse quel nomignolo intimo e personale non le so addiceva più, e' però  anche vero che ci era affezionato e chiamarla semplicemente "Lady Bug" gli incuteva come un senso di distacco e di troppa cortesia, e questo non era assolutamente possibile, in quanto per Chat Noir, Lady Bug era pur sempre la sua partner e amica.
"Buo-buona se-sera, Chaton" Farfuglio' gesticolando nervosamente con le mani, che se non fosse stato per i guanti, ora sarebbero sudaticce.
"Stai bene? Avevi detto che era importante." Non fece alcun cenno a quanto successo tra i due, per quanto lo riguardava preferiva fare finta di niente e vedere lei che cosa aveva intenzione di dire.
Non sarebbe stato carino esordire a quell'appuntamento con quell'argomentazione, anche perche', se la conosceva bene, non lo aveva interpellato di certo per parlare di quello, infondo, avevano appena ritrovato il miraculous dell'ape e forse, Lady Bug era riuscita a scoprire qualcosa di succoso.
Chat Noir pero', moriva dalla voglia di sapere che cosa avesse spinto la sua partner a quel folle gesto.
"E' cosi', infatti." Mormorò lei tirando fuori dallo yo-yo il pettine dell'ape.
Chat Noir storse un po' il naso notando il gesto semplice e consueto che aveva fatto.
"Non ti preoccupare, ho impostato una password"
C'era da aspettarselo che avrebbe modificato l'accesso alla sua arma e di conseguenza alla Miracle Box.
Chat Noir sorrise impercettibilmente.
"Vuoi darmi il Miraculous dell'ape? Sarei carino con il pungiglione" Ammiccò per poi ridersela da solo.
Lady Bug di rimando, lo guardò stranito e fece fatica a trattenere una risata, soprattutto per il modo in cui lo aveva detto e per come agitava il didietro (e che didietro!).
"Niente ti tutto ciò..." Fece lei mordendosi le labbra.
"E allora... perchè mi hai chiamato?" Chiese sensualmente avvicinandosi a lei per provocarla. Chat Noir voleva vedere se quello dell'altra sera era stato solo un impulso o se davvero stava iniziando ad interessarsi a lui, il che avrebbe reso la situazione molto complicata, soprattutto per l'eroe gatto, il quale, ormai, si stava lasciando andare alle spalle l'amore che provava per lei per dedicarsi ad altro.
Lady Bug arretrò quasi spaventata, finendo con la schiena dritta sul muro di mattoni del camino, era in trappola e da lì non sarebbe riuscita a scappare dalle sue grinfie. Non che lo volesse, s'intende, ma non era quello il momento per svelargli i suoi sentimenti.
"Pe-pe-pe-perchè..." Riuscì solo a dire mentre veniva bloccata del tutto alla parete con il corpo del super eroe su di lei e Chat Noir le prese i polsi per evitarle la fuga.
Il ventre di Lady Bug tremava non riuscendo bene a capire che intenzioni avesse quel cretino del suo partner, infondo si erano scambiati solo un bacio, ciò non precludeva un rapporto amoroso tra i due, anche se alla coccinella non sarebbe dispiaciuto assaggiare ancora una volta quelle labbra rosa che si era appena inumidito con la punta della lingua.
Doveva trovare alla svelta una soluzione per toglierselo di dosso, prima che quella situazione degenerasse.
"Perchè?" Continuò lui avvicinando la bocca al lobo del suo orecchio per sussurrarle parole dolci che le fecero accapponare la pelle.
Chat Noir aveva un buon profumo e Lady Bug si sentì rapita da tale essenza, solo che, come l'ultima volta, non riusciva davvero a ricordare dove l'aveva già sentita prima.
Lady Bug rilasso' le spalle e Chat Noir pote' così portarsi entrambe le mani sul suo petto, la coccinella senti' indistintamente i battiti accelerati del suo cuore sotto la Battle suite, e fu in quel momento che apri' i palmi delle mani e le poggio' sopra i muscoli, sollevandosi sulle punte fino ad arrivare al suo livello.
Le bocche erano talmente vicine da sentire i fiati caldi solleticare la pelle.
Chat Noir chiuse gli occhi per abbandonarsi totalmente a quel momento.
Peccato che la magia fu spezzata da Lady Bug, la quale spinse via il compagno in un momento di debolezza.
"Sei un cretino!" Bercio' nella sua direzione portandosi una mano sulla fronte.
Ancora qualche secondo e Lady Bug ci sarebbe cascata di nuovo.
Chat Noir sogghigno' per lo scherzetto, forse, non sarebbe arrivato fino in fondo.
Forse.
"Giusto, a te non piacciono gli scherzi."
"Non e' che non mi piacciono e solo che... Non era il momento, ok?"
"Scusami... Pensavo che dopo ieri... Niente" non termino' la frase perché noto' in Lady Bug un certo disagio e non voleva infierire ulteriormente e metterla in imbarazzo.
"Possiamo evitare di parlarne?" Chiese affranta dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio. "...abbiamo altro a cui pensare."
A Chat Noir non stava del tutto bene, ma per rispetto della partner, preferi' assecondarla.
"Sono tutto orecchi. Hai scoperto qualcosa?"
"Volevo farlo con te."
Parole che lo riempirono di gioia, finalmente Lady Bug lo stava tenendo un po' più in considerazione, e non perché poteva contare solo su di lui, ma perché sentiva che per la prima volta, dopo mesi e mesi di lotta, Lady Bug aveva sciolto quella corazza che aveva issato per evitare di farlo entrare.
"Va bene." Degluti' attendendo con ansia l'apparizione di Pollen, che arrivo' poco dopo avvolto da una luce bianca ed accecante.
"Oh! Lady Bug! Chat Noir! Sono così felice di vedervi" Cinguetto' la piccola ape guardando prima uno e dopo l'altro.
"Ciao, Pollen" risposero i due super eroi all'unisono.
"Che e' successo? Perché sono stata assegnata a ..." Non riusci' a dire il nome perché delle bolle giallognole le uscirono dalla bocca.
"Chloe'? Intendevi lei?" Fece di rimando Lady Bug con aria affranta mentre il kwami annuiva con la testa.
"Vedi... Alla Guardiana sono stati rubati tutti i gioielli... E' stato Monarch... Sai chi e' per caso?" Continuo' Chat Noir preso dall'agitazione.
"Quindi oltre alla Spilla della farfalla e a quella del pavone, si e' preso l'intera collezione, ovviamente tranne i nostri" Spiego' Lady Bug tra i singhiozzi.
"Dusuu? Siete sicuri abbia anche lui?" Chiese mellifluo e pensieroso Pollen "... Vedete, quando la mia portatrice si e' trasformata, aveva chiesto a Monarch un sentimostro, ma lui non ha potuto accontentarla perché le ha detto di non possedere più quel potere."
Lady Bug scocco' un'occhiata interrogativa a Chat Noir, il quale si porto' una mano sul mento.
"E aveva ragione!" Esclamo' l'eroe gatto ripensando a quella maledetta giornata.
Lady Bug prese subito lo yo-yo e scorse i video salvati sulla sua galleria.
Le dita tremavano e la gola le si secco' di colpo.
Nell'ampio cerchio che attorniava la testa di farfalle di Monarch, non compariva il simbolo del Miraculous del pavone.
"Che fine ha fatto?" Chiese pensierosa Lady Bug a mezze labbra spegnendo il video.
"Non lo so, ma qualcuno qui non ci dice la verita'" E non si stava sicuramente riferendo a Pollen.
*
"Secondo me non e' una buona idea" Mormoro' Alya incontro al fidanzato, prendendo un pezzo di gelato con le Palestina di plastica.
Era dolce e fresco.
"Perché no? Del resto siamo super eroi anche noi, no?"
Alya si sistemo' meglio gli occhiali sopra il ponte del naso, scivolati leggermente in basso a causa del sudore sulla superficie.
Faceva caldo quel pomeriggio, segno che la primavera stava quasi lasciando il posto all'estate.
Peccato pero' fosse solo meta' maggio e che alla fine della scuola e di conseguenza delle vacanze, mancasse ancora qualche settimana.
"Non abbiamo più i nostri poteri, e non so come potremo essere d'aiuto a Lady Bug e Chat Noir, solo nelle nostre vesti civili."
Nino si picchietto' il labbro con il dito indice mente alcune gocce di gelato al cioccolato gli macchiarono in pantaloni a causa della distrazione.
Alya gli passo' una salvietta umidificata dal pacchetto che teneva in borsa.
"Potremo indagare per loro... Voglio dire, tu sei bravissima a intrufolarti e scoprire la verità'. Potresti estorcere informazioni a Chloe', vuoi che non sappia chi sia Monarch?" Domando' come se fosse una cosa ovvia e scontata.
Alya pero' non ne era del tutto convinta.
Del resto, sapeva perfettamente che la sua amica era riuscita a spogliare quell' antipatica di Chloe' della sua veste di super eroina, o super cattiva, e quasi sicuramente aveva provato ad estorcerle informazioni di ogni genere, senza successo visto che quell' abietto di Monarch era ancora a piede libero.
"Non insistere, Nino" La bruna si alzo' stizzita facendo cadere a terra il cono gelato ancora mezzo pieno.
Anche lei sapeva benissimo che Lady Bug, ovvero Marinette, aveva bisogno di tutto il suo sostegno, gia' si sentiva in colpa per averle restituito il Miraculous della Volpe per amore di Nino, (non poteva vestire i panni di Volpe Rossa e mentire al fidanzato), figuriamoci come si poteva sentire in quel momento che non poteva aiutare concretamente la sua migliore amica.
"Stavo solo dicendo..." Provo' a dire lui prima di venire interrotto.
"Un mucchio di cavolate!!!" Alya se ne ando' lasciando il suo fidanzato interdetto, a Nino sembrava di non aver detto nulla di male, anzi, non ci vedeva niente di strano a voler dare una mano, ma forse, la sua ragazza nascondeva qualcosa che non gli voleva rivelare, e questa consapevolezza lo colpi' dritto al cuore.
*
Una passeggiata era cio' che ci voleva per dare voce ai suoi pensieri.
Pollen non era stato molto d'aiuto, anzi, aveva rivelato ai due super eroi un ulteriore problema, ovvero che il Miraculous del Pavone non era più nelle mani di Monarch, ma allora chi lo aveva? E soprattutto dov'era?
Adrien, con le mani in tasca ed i suoi pensieri, si ritrovarono a percorrere il ponte di legno, dove alcune coppiette amoreggiavano tra un selfie e un altro.
Sorrise pensando a quando tocchera' a lui e soprattutto quando finalmente, lui e la sua ragazza chiuderanno un lucchetto con le loro iniziali su uno dei lampioni, sugellando così il loro amore.
Ma non era quello il momento per fare il romantico, perché in una panchina poco distante, con l'aria triste e sconsolata, c'era il suo migliore amico Nino.
Senza pensarci due volte, lo raggiunse affrettando il passo.
Adrien gli poso' delicatamente una mano sulla spalla.
"Tutto bene?" Domando' notando solo dopo la cialda di un gelato ormai sciolto.
"Ho litigato con Alya." Disse senza fare tanti giri di parole.
"Sono sicuro che qualsiasi cosa sia, la risolverete."
Nino sospiro' sonoramente, infondo non avevano litigato per qualcosa di serio, aveva detto solo una cosa che aveva indispettito la sua compagna, ma non riusciva a capacitarsene della sua reazione, trovandola esagerata.
"Si, pero' vedi... Secondo te ho esagerato? Le ho solo chiesto di aiutare Lady Bug e Chat Noir, nel nostro piccolo avremo potuto fare la differenza, ed invece lei si e' arrabbiata e se n'è andata, come se non le importasse nulla di tutta questa faccenda."
Adrien sussulto', era carino come Nino voleva aiutarlo, inconsciamente, ma era anche vero che Alya aveva ragione, non avrebbero potuto gestire una situazione così grande senza i loro poteri, e soprattutto Adrien non era d'accordo.
Ora lui e Lady Bug erano ritornati un duo saldo e forte, lei lo coinvolgeva sempre con i suoi piani e finalmente non era più messo in secondo piano a causa dell'arrivo di altri super eroi.
Insomma, ora che contava qualcosa per lei, Adrien, non si sarebbe fatto sfuggire l'occasione di rafforzare il loro rapporto.
"Diciamo che... Non credo sarebbero d'accordo coinvolgervi."
Nino abbasso' la testa "Quindi dai ragione ad Alya?" Alzo' il tono della voce stringendo i pugni "... Se solo sapessi chi sono Lady Bug o Chat Noir, potrei convincerli io... Del resto ero il portatore del Miraculous della Tartaruga, una creatura saggia e potente..."
Adrien doveva assolutamente dire o fare qualcosa per fare tornare indietro il suo migliore amico da quell'idea strampalata, carina, ma non di possibile realizzazione, anche perché se Lady Bug li voleva coinvolgere, lo avrebbe già fatto.
"Nino... C'è una cosa che ti devo dire..." Lo sguardo di Adrien era serio e Nino capi' subito che il suo amico doveva subito sputare quel rospo che gli opprimeva la gola.
*
Continua

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