Capitolo 24

133 16 0
                                    

Alya era arrivata a casa di Marinette tutta trafelata, sentendosi terribilmente in colpa per aver detto quelle cose al suo ragazzo, ma aveva bisogno di una scusa per andarsene ed informare la sua migliore amica circa le intenzioni del fidanzato.
Apri' la botola di scatto ed entro' dimenticandosi di salutarla come sempre.
"ALYA!!" Esclamo' Marinette in tono preoccupato, in quanto al telefono, la bruna era stata molto sul vago riguardante il motivo della sua visita improvvisa.
Marinette aveva davanti a sé un tabellone, lo stesso che usava per appuntare i vari impegni di Adrien.
Alya si sorprese di vedere che al posto dell' agenda del suo compagno di classe, c'era una mappa di Parigi e le foto segnaletiche di Chloe e Felix con una X rossa sopra in alto a destra, oltre che ad altri bigliettini gialli e alcune puntine attaccate su alcuni punti della città.
"Marinette!" Sospirò annaspando.
La corvina le passò una bottiglietta d'acqua fresca ancora da aprire, la quale trangugiò d'un sorso.
Dopo essersi ripresa, Alya si accomodò sulla chaise longue e guardò stranita Marinette.
"Quando diavolo hai sostituito il tabellone?"
Marinette prese una puntina rossa e la conficcò sopra l'Hotel Le Grand Paris.
"Da quando ho deciso che la priorità' era riprendere i Miraculous e non sapere se Adrien deve andare dal parrucchiere o fare una prova abiti per il set fotografico." Pronunciò con aria affranta, decisa più che mai a lasciarsi alle spalle il compagno di classe per dedicarsi al suo dovere di guardiana.
"Tesoro... Anche Adrien è la tua priorità"
"No, non lo e' più ormai" Puntò i piedi la corvina.
Alya si sentì a disagio, in quanto, nell'ultimo periodo lei e la sua migliore amica passavano così poco tempo insieme, un po' perché lei doveva uscire, giustamente, con Nino, un po' perché Marinette doveva pensare ad un modo di sconfiggere Monarch e riprendersi così tutti i Miraculous che le aveva rubato.
"Marinette... Parla con me!" Alya si avvicinò a lei con il suo solito fare gentile.
"Non c'è niente da dire, Alya" Mormorò appena mentre un singhiozzo le morì in gola.
La bruna le alzò il volto con due dita.
"Che cosa c'è che non va, tesoro?"
"Non lo so... Non credo più di amare Adrien come prima..."
Questa rivelazione fu più sconvolgente del venire a conoscenza che la sua migliore amica era in realtà' la super eroina Lady Bug.
Alya era combattuta se scoppiare a ridere per la castroneria appena sentita, oppure se chiedere se c'era un motivo valido a giustificare quell'affermazione.
Optò per la seconda ipotesi, in quanto il volto di Marinette iniziò a rigarsi di lacrime e di conseguenza divenire color cremisi.
"Perché non me lo hai detto prima?"
"Non lo credevo possibile."
"Che cosa?"
Marinette non rispose e si morse il labbro inferiore, era chiaro che qualcosa era cambiato, ed era chiaro che qualcosa  la turbava, e non si trattava dei Miraculous.
"Alya... Credo di essermi presa una cotta per Chat Noir" Marinette nascose il volto  tra le mani per la troppa vergogna, anche se non c'era veramente nulla per cui provare imbarazzo.
Quante cose si era persa in poche settimane...
Alya di rimando le massaggiò la schiena e sentì le convulsioni dovute al pianto a cui si era lasciata finalmente andare.
Glielo aveva confessato a Tikki, e ora anche alla sua migliore amica, quindi era vero, lei si era veramente ed incondizionatamente innamorata di Chat Noir, del suo sorriso, dei suoi occhi felini color smeraldo, del suo essere intraprendente, delle sue battute, del suo charme, del suo coraggio e anche dei suoi modi gentili. E poi baciava dannatamente bene.
Marinette alzò il volto con l'intento di respirare e soffiò via il moccio dal naso con un fazzoletto che le aveva passato Alya.
"Non doveva succedere." Disse la corvina  dopo aver placato il pianto ed essersi liberata da un peso enorme dallo stomaco.
"Tesoro... Al cuore non si comanda, e poi, lui e' innamorato perdutamente di te..."
Marinette sbuffò sonoramente "Non so se è ancora così Insomma... Io... Lui..."
Alya prese per le spalle l'amica, scuotendola vigorosamente "Che dici? Fin dove vi siete spinti??" Aveva gli occhi fuori dalle orbite! Uno scoop così avrebbe fatto guadagnare altri follower al Lady Blog.
Ma vedendo l'espressione affranta di Marinette, forse era meglio rinunciare alla popolarità, se avesse anche solo accennato ad una cosa del genere, i fan non avrebbero dato tregua ai super eroi, compromettendo così il loro obiettivo.
"Solo un bacio!"
Un urlo di gioia si propagò per tutta la stanza, e Marinette non escludeva che fosse stato udito fino alla Tour Eiffel.
Marinette invece si morse la lingua da sola, solo per esserselo fatto sfuggire, ma doveva dirlo a qualcuno, doveva alleggerirsi l'anima e buttare fuori tutto quello che aveva dentro.
Per quanto fosse, lo aveva già fatto con Tikki, ma raccontarlo ad Alya era tutta un'altra storia, lei almeno sapeva che cos'era l'amore e come ci si sente ad essere innamorati; e' anche vero che la kwami della creazione puntava a non distoglierla dal suo obiettivo, lasciando da parte i sentimenti.
"Alya! Alya! Ti prego!" Il suo entusiasmo le stava facendo salire un gran mal di testa.
"Solo un bacio? E lo dici così come se non contasse niente! Voglio tutti i dettagli." Disse incrociando le gambe mettendosi comoda per i particolari più succosi.
"Non è il caso." Marinette sapeva esattamente come smorzare il suo entusiasmo "... Inutile che te ne parli dettagliatamente, perché tra me e lui non potrà e non dovrà esserci niente."
Alya sentiva che c'era qualcos'altro sotto.
"Non capisco perché... E non capisco perché ti stai lasciando Adrien alle spalle, fino all'altra settimana eri super innamorata, e ora? Tutto svanito? Tu non me la racconti giusto, tesoro."
Marinette sospirò per l'ennesima volta quella giornata.
"E' complicato, Alya."
"Provaci."
"Non e' che non provi più niente per Adrien, pero' se voglio vincere questa battaglia e riprendermi i Miraculous, la scelta giusta e' quella di rinunciare a lui."
"Peccato pero' che ti sei presa una sbandata per il bel super eroe." Convenne la bruna abbozzando un sorriso.
"Non girare il dito nella piaga, amica mia. E' successo... Cioe', non ne sono nemmeno sicura, pero' sento che non mi e' più indifferente come prima. Sento che il nostro rapporto e' cambiato e se mi fa qualche complimento, devo dire con mi dispiace." Sogghignò mordendosi il labbro inferiore.
"Sai, non credo che tutte queste belle sensazioni che hai sia solo frutto delle ultime settimane, forse ti piaceva anche prima, solo che non lo volevi ammetterlo."
Marinette sussultò "Dici?" Si osservò la punta dei piedi ripensando alle sue parole.
"Questo me lo devi dire tu."
La corvina non sapeva da che parte girarsi, forse la sua amica aveva ragione e lei era troppo cieca per essersene resa conto, infondo, teneva molto a Chat Noir e la sua presenza all'interno del team era fondamentale, e non solo per la riuscita delle varie missioni, perche' il super eroe rappresentava un' ancora di salvezza, una mano sempre pronta per essere afferrata per risalire.
Marinette fece spallucce "Può darsi... non lo so... insomma... non lo so nemmeno io, Alya. Si possono amare due ragazzi contemporaneamente?"
La bruna le mise una mano sulla spalla. "Sei solo confusa, tesoro, e non è possibile amare due persone contemporaneamente, a meno che non sia la stessa... il che renderebbe tutto più facile."
"Adrien e Chat Noir la stessa persona?" Marinette scoppiò a ridere non credendolo possibile.
"La trovi così buffa come idea?"
"Adrien non ha nulla a che vedere con Chat Noir, sono due mondi agli antipodi."
Alya invece non la trovava molto strana come idea, del resto nemmeno lei quando è trasformata in Lady Bug si comporta come Marinette, per quanto ne sapeva, Chat Noir poteva benissimo recitare una parte per confondere ancora meglio chi gli stava attorno.
"Non sei curiosa di sapere chi si cela dietro la maschera nera?" Chiese Alya assottigliando gli occhi riducendoli a due fessure.
"Si, ma anche no."
"Allora indaghiamo!" Sembrava che alle orecchie dell'aspirante giornalista avessero recepito solo la parte iniziale.
"ALYA!" La richiamò l'amica alzando la voce, smorzando il suo entusiasmo. "Non è il momento ora."
"E poi... mi basterebbe chiederglielo, non è il caso di agire alle sue spalle."
La bruna alzò gli occhi al cielo "E allora? Fallo, che ti costa!" Poi seguì un attimo di silenzio "Si, si hai ragione, non potete conoscere le vostre rispettive identità finchè Monarch non verrà sconfitto." Cantilenò.
"Tempo al tempo, Alya. Non voglio affrettare le cose, piuttosto, tu eri venuta qui per altro."
Alya a malincuore dovette accettare di cambiare argomento, anche se preferiva aiutare la sua migliore amica con i suoi problemi di cuore.
"Si, vedi. Nino vuole darvi una mano a sconfiggere Monarch. Si è messo in testa che anche senza il costume è un super eroe e che..."
"Non è una buona idea" Se ne uscì Marinette interrompendo l'amica prima che finisse la sua spiegazione.
"Lo so, è quello che gli ho detto, ma lui ne è convinto, e abbiamo finito per litigare."
"Questa situazione potrebbe diventare pericolosa, e io non ci sto a perdere i miei migliori amici." Le scoccò un'occhiata languida "... per non parlare che se Monarch lo viene a sapere potrebbe prendervi in ostaggio o torturarvi... meglio di no. Ma apprezzo il gesto, lo so che ci sarete sempre, anche senza i vostri super poteri."
"Sono stata una stupida ad averti restituito Trixx." Alya si morse il labbro inferiore.
"Non ti preoccupare, ce lo riprenderemo."
Marinette non fece a tempo ad aggiungere altro che un boato assordante attirò la loro attenzione, e senza pensarci due volte, raggiunsero il terrazzino per vedere che cosa stava succedendo.
*
Alla fine Adrien non era riuscito a confessare al suo migliore amico che in realtà era lui Chat Noir.
Un pò aveva esitato, un pò perchè Monarch aveva deciso di colpire la città di Parigi con un nuovo akumatizzato in quel momento, facendo scappare via a gambe levate i due ragazzi, oltre che tutta la gente presente sul pontile, e trovare un nascondiglio per sfuggirgli, e dar modo ad Adrien di trasformarsi lontano da occhi indiscreti e da quelli di Nino, di cui ne aveva perso le tracce dopo aver svoltato l'angolo.
*
Chat Noir corse per i tetti vicini in modo da avere una visuale migliore su cosa effettivamente stava succedendo.
Monarch aveva akumatizzato il piccolo Augustus, chissà per cosa questa volta aveva fatto i capricci, forse ancora perché voleva mangiare l'ennesima cosa dolce, vietata dalla madre, in quanto cercava caramelle e dolci in ogni dove, e non a caso, il bambino gigante, si era ritrovato davanti la pasticceria dei genitori di Marinette, i quali, armati di pale per informare il pane, stavano tenendo a bada il piccolo mostro.
Lady Bug si trovava già sul posto, e con fare deciso aveva provato a rompere il braccialetto in cerca dell'akuma.
Non c'era.
Lady Bug spalancò gli occhi, era convinta che anche questa volta sarebbe riuscita a liberare Augustus dalla maledizione di Monarch.
"Buco nell'acqua, Milady?" Chiese sornione Chat Noir allungato il bastone per fare cadere l'akumatizzato.
"Questa volta non sarà facile." Ed era vero, perché Augustus non aveva nulla addosso da poter infettare e di conseguenza rompere per fare uscire la farfalla avvelenata.
Quello che dovevano fare adesso, era portarlo via di lì prima che i genitori di Marinette si facessero male.
Chat Noir prese in prestito alcune torte dalla vetrina della pasticceria, chiedendo ovviamente prima il permesso ai padroni di casa ed inizio' a camminare lentamente con quelle leccornie tra le mani, da cui proveniva un certo profumino che gli ricordò molto l'essenza che aveva sempre addosso Marinette.
Augustus lo inseguì con le mani protese in avanti.
"Che stai facendo?" Gli chiese una voce all'interno della sua testa "... Schiaccia quegli insetti e portameli qui."
"Tota" disse il bambino storpiano da parola.
Intanto Lady Bug li controllava dall'alto con fare circospetto, facendo perdere le sue tracce a Monarch.
Volpina, ben nascosta grazie ad un illusione, stava osservando la scena ed informava il suo superiore di tutto quello che stava succedendo.
"Eccola, l'ho vista! Li sta inseguendo dall'alto. Esattamente come avevi visto" 
"Bene...si va in scena!" Monarch si sistemò il colletto della giacca ed attuò il suo piano, ovvero quello di separare i due super eroi per prenderli in contropiede con uno scontro corpo a corpo.
Chat Noir e Lady Bug continuavano a comunicare tramite l' auricolare, l'eroe gatto alzo' gli occhi al cielo proprio quando un portale si apri' davanti a Lady Bug e questa venne risucchiata al suo interno.
Senza pensarci due volte, Chat Noir abbandonò a terra le torte che teneva in mano, raccolte subito dal golosone akumatizzato, che si sedette a terra in mezzo alla strada a papparsele di gusto, ignorando le macchine che sfrecciavano a destra e sinistra per evitarlo.
Il portale si era chiuso subito dopo, e Chat Noir non fece a tempo a raggiungere la compagna ed inseguirla al suo interno.
*
Lady Bug si trovò faccia a faccia con il suo acerrimo nemico all'interno delle fogne di Parigi.
Seguirono attimi di silenzio, dove lo scorrere dell'acqua putrida nel canale accanto a loro era l'unico rumore di sottofondo che si poteva udire, oltre ai battiti dei loro cuori che rimbombavano all'interno delle rispettive teste.
Nessuno dei due osava fare o dire qualcosa, attendendo che fosse l'altro a cominciare per primo.
Un'attesa snervante, durante la quale, Lady Bug, s'interrogò se quella fosse solo un'illusione dovuta al Miraculous della Volpe, o se realmente Monarch era lì immobile davanti a lei.
Lady Bug sentì all'interno suo auricolare la voce di Chat Noir che la richiamava e che continuava a chiederle dove si trovasse, con un gesto lo spense per non farsi distrarre, isolandosi così dal resto del mondo.
Chat Noir stava dando di matto, in quanto non conosceva la reale posizione della sua lady, ed ora l'auricolare non dava segno di vita.
Forse le era successo qualcosa di grave e lui non sapeva nemmeno dove fosse e come aiutarla.
Volpina osservava divertita la scena ed inseguì camuffata l'eroe gatto, prima o poi sarebbe caduto vittima della sua trappola e lei avrebbe potuto così impossessarsi dell'anello del gatto nero, anche se non era quello il suo obiettivo primario.
"Finalmente ci incontriamo, Monarch!" Disse Lady Bug determinata rimanendo immobile difronte a lui a qualche metro di distanza.
"Già... lo sai già cosa voglio." Rispose in tono mellifluo.
Lady Bug si guardò attorno con il timore che qualcuno o qualcosa comparisse e la bloccasse, doveva essere molto cauta, perchè se quella era un'illusione, significava che era caduta dritta nel suo tranello.
"Se lo vuoi, vieni a prendertelo!" Lo sguardo della super eroina s'indurì di colpo ed iniziò a roteare lo yo-yo formando un cerchio dalle sfumature rosse.
"Credi di farmi paura con quell'aggeggio? Posso vantare il quadruplo dei tuoi poteri."
"Peccato che non li sai usare!" Lo schernì la coccinella facendo un balzo all'indietro allontanandosi di più da lui in modo da raggiungere un punto che non si intersecava con altre vie.
Monarch digrignò i denti per l'insolenza dimostrata da quella ragazzina che si credeva di essere chissà chi solo perchè indossava un costume da super eroina.
Lui aveva a disposizione tantissime armi magiche ed era sicuro che avrebbe vinto, nonostante non avesse visto fino in fondo com'era andato a finire lo scontro all'interno della tana del coniglio, in quanto, la Bunnix del futuro era intervenuta prima che Monarch potesse fare dei danni seri e vedere cose a lui proibite.
La situazione era grave e Bunnix non sarebbe riuscita a fermarlo ancora per molto, quindi, se ce ne fosse stata la necessità, sarebbe andata da Marinette per metterla al corrente della situazione e dirle che doveva sbrigarsi a chiudere quella faccenda prima che succedesse qualcosa di catastrofico al futuro.
"Ti dimostrerò il contrario!" Monarch attivò il potere di Mullo e si divise in tante piccole copie di sè stesso che iniziarono ad avanzare come schegge verso la super eroina.
Lady Bug non perse tempo ed iniziò a farli sparire uno ad uno usando lo yo-yo con destrezza, peccato che quella mossa era solo un diversivo,  perchè il vero Monarch subito dopo aprì un portale proprio dietro di lei, riuscendola a bloccare con le braccia.
Lady Bug fece cadere lo yo-yo perchè Monarch la stava stringendo, dopo che lei aveva pigiato il tasto per chiamare il suo compagno, il quale, sentendo che Lady Bug era in pericolo, si diresse subito nelle fogne dopo aver sentito quella parola pronunciata da lei.
Chat Noir aprì un varco nel mezzo della strada grazie al cataclisma e si precipitò nei sotterranei della città, non aveva un'idea precisa di dove si trovassero lei e Monarch, quello che era certo però, era che c'era vicino, in quanto i suoi sensi di felino gli facevano percepire poco distanti delle vibrazioni forti.
"Chat Noir sta arrivando! Sbrigati!" Gli aveva detto Volpina.
Monarch non perse tempo e cercò di prendere gli orecchini attaccati ai lobi, ma nel farlo, dovette allentare la presa e dare così a Lady Bug uno spiraglio per una via di fuga, ovvero gli sferzò una calcagnata dritta sullo stinco così forte da fargli mollare la presa.
Il colpo fu talmente forte che Monarch, piegandosi in avanti, perse il Miraculous del Cavallo, permettendo così alla super eroina coccinella di raccoglierli, indossarli ed unire i suoi poteri con quelli di Tikki nel preciso istante in cui Chat Noir li raggiunse.
Lady Bug si era allontanata parecchio dal suo rivale, in quanto non poteva rischiare di essere presa di nuovo, ma questa volta erano in due a combattere.
Ed ovviamente non era solo, perchè Volpina era riuscita ad usare l'abilità di camuffamento di Volpe Rossa ed inseguirlo in maniera furtiva.
"Arrenditi, Monarch!" Pronunciò Chat Noir con determinazione.
Lady Bug passò in modo fugace il Miraculous dell'ape al compagno, se si fossero combinati e sincronizzati alla perfezione, avrebbero avuto la vittoria in pugno, ed entrambi non stavano più nella pelle.
Per una frazione di secondo si guardarono negli occhi e capirono subito le intenzioni dell'altro.
Era fatta.
Il super cattivo era ancora piegato a terra dal dolore, ma questo non fermò la sua prossima mossa, non aveva più a disposizione il cavallo e quindi non poteva più teletrasportarsi da un luogo all'altro senza alcun tipo di problema, ma ne aveva altri da poter usare.
Prima di riuscire a pronunciare la parola "Confusione", un portale si aprì davanti a lui ed uscì "Noir Bee", il quale usò la trottola per paralizzarlo e mettere cosi' fine alla guerra.
O meglio, quello ad essere paralizzato fu proprio il nuovo super eroe, in quanto, appena il pungiglione toccò Monarch, esso sparì in una nuvola di fumo viola.
Lady Bug lo raggiunse e raccolse da terra un sonaglino che ruppe subito dopo, liberando così il piccolo Augustus dalla maledizione di Monarch, lasciando così i due super eroi con un pugno di mosche in mano.
Anche se quella non era proprio la definizione giusta, in quando, grazie ad un colpo di fortuna, erano riusciti a recuperare il Miraculous del Cavallo.
*
continua

PromisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora