Capitolo 29

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Quello era stato un lungo pomeriggio, ma le sorprese non erano ancora terminate.
Dopo che anche Adrien aveva vuotato il sacco con un sconvolto Gabriel, quest'ultimo aveva deciso di portare nei sotterranei il figlio, ultimata una discussione animata relativa ai segreti ed alla fiducia reciproca.
Adrien aveva accusato suo padre di non esserci mai e di aver riscoperto il suo vero io ogni volta che vestiva i panni del famigerato super eroe a fianco di Lady Bug.
Invece, Gabriel, aveva rimarcato il suo scontento perché il figlio aveva deciso di non fare più il modello, accusandolo di non avere a cuore per niente l'azienda  di famiglia.
Ovviamente Adrien aveva risposto che si sarebbe di certo interessato alla casa di moda, ma che avrebbe ricoperto un altro ruolo, se lui era d'accordo.
Discussione comunque rimandata a più avanti, quando Adrien sarebbe stato abbastanza grande da poter prendere delle decisioni da solo, ora avevano altro su cui discutere.
Diciamo pure che una giornata di sole ventiquattro ore non sarebbe bastata a quei due per venirne a capo.
*
L'ascensore scendeva molto piano e dopo qualche secondo si ritrovarono in una sala enorme proprio sotto la villa.
Adrien poggio' le mani sul vetro per vedere meglio ed essere sicuro di non aver varcato qualche portale o una cosa del genere.
Monarch avrebbe potuto fare di tutto con i Miraculous che aveva a disposizione.
"Dove mi stai portando?" Gli domando'.
"Lo vedrai presto!"
"Non ti conviene mentirmi, posso sempre trasformarmi e..."
"Osi minacciarmi?" Chiese mellifluo e sicuro di se' "... Devo ricordarti con chi stai parlando e soprattutto che sono tuo padre? Fossi in te abbasserei la cresta, ragazzo"
Adrien butto' giu' quel rospo amaro e prosegui' dietro di lui sul ponte di ferro guardandosi bene attorno.
Sulle pareti cresceva rigogliosa dell'edera arrampicante, attorniata da un centinaio di farfalle bianche che brillavano grazie alla luce che filtrava dal rosone in alto.
Faceva caldo e l' umidita' dovuto allo scorrere dell'acqua sotto i loro piedi lo accentuava ancora di più.
Ma non era di certo questa condizione a fare sudare la fronte di Adrien e fargli battere forte il cuore, ma bensi' una capsula ben sigillata difronte a lui.
"C-che cos'è?" Farfuglio' sconvolto, temendo di scoprire che cosa celasse.
"O meglio... Chi, e' la domanda giusta da fare." Gabriel premette un pulsante aprendo l'involucro per rivelarne il contenuto.
Adrien non poteva crederci, pensando che non ci fosse limite alla perversione del padre.
Tenere il cadavere di sua madre per conservarlo perfettamente in una capsula criogenica sapeva di sadico e allo stesso tempo di malato mentale.
Ma Adrien, nella sua giovane eta' ed inesperienza, era giunto alla conclusione che l'amore ti fa agire insensatamente.
Forse tenere il corpo sotto la casa, alimentava in lui la speranza che un giorno si sarebbero ricongiunti.
Tutte quelle rivelazioni, emozioni, rivedere il viso angelico della madre che sembrava solo schiacciare un pisolino sotto quella teca di vetro, fece diventare le ginocchia di Adrien di gelatina, costringendolo a cadere perché non riusciva a reggersi per niente sui suoi piedi.
Gabriel invece, rimase impassibile difronte alle emozioni del figlio, anzi, gli suggeri' di alzarsi subito.
"Sei un insensibile." Lo occuso' con gli occhi pieni di lacrime. "... Come puoi pretendere che dopo aver scoperto la tua doppia vita ed il corpo di mia madre sotto il nostro tetto che io rimanga calmo?"
"Ora che sai la verita', devi schierarti con una delle due fazioni. Rimarrai dal lato di Lady Bug o ti voterai a me?" Gli chiese senza mezze misure.
Adrien non si era posto il problema, ma invece doveva, eccome, e doveva farlo in fretta.
"Avresti dovuto dirmelo!" Inizio' prendendo tempo.
"Che cosa, esattamente?"
"Tanto per iniziare... Il tuo piano." Segui' un attimo di silenzio dove Adrien inizio' a camminare con circospezione attorno alla teca "... Hai idea di che cosa ho passato in questo periodo? Credevo non ti importasse nulla di me: niente più colazione, pranzo o cena insieme, solo lavoro, lavoro e lavoro. Quando ti chiedevo se potevamo parlare, anche solo per dirti dei miei successi a scuola o a scherma, hai la vaga idea di come mi potessi sentire dopo il tuo rifiuto?"
"Mi dispiace!" Era sincero.
"Ti dispiace? E' tutto quello che hai da dire?" Adrien nemmeno si accorse che aveva alzato il tono della voce "... E ora mi chiedi di aiutarti? Perché? Lo sai bene che e' sbagliato unire i poteri che derivano dall'anello del gatto nero e dagli orecchini della Coccinella, non sai che conseguenze disastrose potrebbero avere."
"Se convinci Lady Bug a darci il suo Miraculous, potremo cosi' riavere tua madre." Gabriel sapeva bene quali tasti toccare per far cedere suo figlio.
"Ti sei mai posto la domanda se lei sarebbe d'accordo con quello che stai facendo?" Adrien lo ripago' con la stessa moneta.
In ogni caso, nessuno dei due rispose.
Per quanto assurda fosse quella situazione, entrambi avevano ragione.
Adrien, forse prendendo un abbaglio, aveva intravisto una possibilita' di riabbracciare e rivedere il bellissimo sorriso di sua madre, ma forse avrebbe perso lei.
Gabriel invece penso' che suo figlio potesse avere ragione, e che Emilie non avrebbe di certo approvato le azioni del marito, ma nessuno lo avrebbe saputo, nemmeno lei.
Quello che avrebbe perso lui, sarebbe stato invece suo nipote, ma era il male minore, e visto che Felix aveva da sempre ostacolato la felicita' della sua famiglia, lo stilista penso' che se lo era meritato.
"Quello che so e' che lei sara' finalmente con noi e nessuno ce la porterà più via." Mormoro' volgendo lo sguardo verso il volto angelico della moglie.
Adrien lo segui' e sospiro'.
Forse, finalmente sarebbero ritornati ad essere una famiglia felice e Adrien avrebbe riavuto sua madre.
Per autoconvincersi anche lui che quella era la cosa giusta da fare, Adrien penso' che avrebbe incontrato lo stesso la sua milady, perché loro due erano destinati a stare insieme in ogni linea temporale, e quella, non avrebbe fatto di certo eccezione.
"Che ne pensi, figliolo? Ti unirai a me?" Domando' mellifluo Gabriel, non intenzionato a farsi scappare l'occasione di avere il Miraculous del Gatto Nero.
Adrien non rispose, ma si limito' a guardare nuovamente il corpo di sua madre in quella teca, desideroso di aprirla e abbracciarla.
Una lacrima gli rigo' il volto, diviso se spalleggiare suo padre in quel folle piano, oppure se mandarlo al diavolo e raccontare tutto a Lady Bug, ma in quel caso, sapeva gia' che poi non avrebbe più avuto un posto dove andare e non poteva di certo chiedere a Nino ospitalita', oppure a Marinette.
Adrien si vide costretto ad accettare quell'offerta.
"Bene! Ora dovrai prendere il Miraculous a Lady Bug, oppure se non vuoi farlo te, basta che mi dici chi e', e faro' tutto io."
Il modello sussulto'.
"Non so chi sia, devi credermi! E nemmeno lei sa chi sono io."
Plagg penso' che quella fosse l'unica cosa sensata in tutto quel folle piano.
"Ma che assurdita' e' mai questa?" Chiese Gabriel inarcando un sopracciglio.
"Una precauzione nel caso uno di noi fosse stato akumatizzato"
"E' intelligente, la ragazza!"
"Molto." Il volto di Adrien s'illumino' quando penso' a lei, per poi rabbuiarsi subito dopo, ripensando alla delusione che le stava per dare. "Cercherò di parlare con lei, credo capirà."
*
Lila si era recata a Villa Agreste quel pomeriggio, sotto istruzioni di Gabriel, il quale le voleva parlare circa il contratto che aveva firmato con la Casa di Moda, e quindi della prossima campagna pubblicitaria che avrà protagonista lei e suo figlio, quest'ultimo per niente entusiasta dell'idea.
Ma era l'ultima, e poi si sarebbe ritirato dai riflettori.
L'italiana era stata accolta da Nathalie, la quale con i suoi soliti modi garbati, l'aveva fatta accomodare nel salotto di casa in attesa che Gabriel terminasse un importante telefonata nel suo studio.
Ovviamente non era vero e Lila approffitto' di un suo piccolo capriccio (un bicchiere d'acqua) per allontanare l'assistente, in modo che lei fosse libera di girare per casa senza farsi scoprire.
Quando arrivo' alla porta dello studio, tese l'orecchio per sentire se effettivamente dall'altra parte ci fosse qualcuno e se Gabriel era impegnato nella conversazione come affermato dalla segretaria.
Era chiaro che stava mentendo, Lila lo aveva capito subito.
Apri' la porta lentamente ed infilo' la testa dentro per dare un'occhiata. La stanza era vuota, cosi' lei entro' giusto per scrupolo.
Lila si nascose dietro la scrivania bianca quando vide l'ascensore dello studio risalire e sbucare dal pavimento, rivelando al suo interno Gabriel e Adrien.
Quest'ultimo con il volto provato dalla tristezza, mentre Gabriel con un sorrisetto sadico sul volto.
"Allora, siamo d'accordo. Tu tradirai Lady Bug." Proferì Gabriel in tono perentorio.
"No, ho detto che le parlerò. Non ho intenzione di giocarle in tiro mancino. Non lo merita." Rispose Adrien con assoluta ovvietà.
"Non ti darà mai il suo Miraculous, è troppo ligia al dovere, soprattutto ora che è guardiana. Non si sognerebbe mai di darti gli orecchini solo perchè glieli chiedi." Lo stilista ribadì il concetto al figlio per essere sicuro che avesse afferrato la problematica.
Un piccolo errore e Adrien avrebbe mandato in fumo tutto quello per cui stava lottando da mesi.
"Le spiegherò che..."
"NO!" Esclamò, non dandogli la possibilità di continuare quell'inutile frase."Ti atterrai al piano, Adrien."
Lila ascolto' con estrema attenzione la conversazione tra padre e figlio, e tra una frase e l'altra capto' le parole "Chat Noir" e "Monarch", riferito a loro due.
Non poteva credere che cosa aveva appena scoperto, e che i suoi sospetti su loro due erano fondati.
*
Adrien si ritiro' in camera sua e subito venne investito dai rimproveri di Plagg, il quale se ne era stato per tutto il tempo zitto e buono all'interno della camicia, fremendo per uscire da li' e prendere a schiaffi il suo portatore, oltre che dalla voglia di usare il suo cataclisma su Gabriel.
"Spero che tu non abbia intenzione di tradire Lady Bug!" Gli occhi del kwami della distruzione erano mutati da verdi brillante a rosso fuoco, e quel suo sguardo incendio' il cuore di Adrien.
"Mi dispiace, Plagg." Il modello si accascio' sul bordo del letto, passandosi poi velocemente una mano sulla faccia.
"E' tutto quello che hai da dire?" Bercio' in attesa di spiegazioni che non arrivarono "... Lei ti e' sempre stata accanto. Ti ha sostenuto, e tu che fai? La tradisci? Lo sai che il tuo scopo, quello di tuo padre e' sbagliato, non e' detto che andra' come dice lui, ci saranno delle conseguenze da pagare."
"Mia madre non morira'" Fu tutto quello che la gola secca di Adrien riusci' a buttare fuori.
Sapeva che era sbagliato quello che stava facendo, primo tra tutti tradire la sua lady, ma sua madre aveva bisogno di lui e lui aveva bisogno di sua madre.
Presto, quel desiderio gli avrebbe concesso il tempo che gli era stato tolto, ritornando ad essere cosi' una famiglia unita.
"Tuo padre ti ha fatto un bel lavaggio del cervello. Come sempre! Non sei in grado di dirgli di no e ragionare con la tua testa." Plagg non gliele stava di certo mandando a dire e gli stava vomitando addosso tutto il suo risentimento e delusione
"Lo voglio anch'io, Plagg. Abbiamo la possibilita' di fare tornare le cose come prima." Adrien si stava autoconvincendo che quella era la cosa giusta da fare.
"Tu sei riuscito ad andare avanti! Sei più forte di tuo padre, il quale e' ancora legato al passato."
Il volto di Adrien venne solcato da una lacrima che andò a morirgli sulle labbra.
"Se lo fossi, gli avrei detto di no."
Plagg gli sollevo' il volto con le zampette.
"Pensa alla delusione che darai a Lady Bug."
Adrien strinse i pugni e si alzo' di scatto cambiando espressione.
Plagg aveva toccato un tasto dolente, perché nelle settimana precedenti anche Lady Bug aveva deluso Chat Noir quando lo lasciava da parte.
"E quelle che lei ha dato a me???" Adrien invei' contro di lui.
"Sei arrabbiato e lo capisco, ma qui non si tratta di snobbare una persona, ma di pugnalare alle spalle una persona che ami e che ha fiducia in te."
"Lei non mi ama e non lo fara' mai." Disse convinto.
Plagg, vedendo che Adrien rimaneva fermo nella sua decisione e che si era schierato definitivamente dalla parte di suo padre, prese la decisione di andarsene per spifferare tutto a Lady Bug.
"Tu non andrai da nessuna parte." Adrien si sfilo' l'anello e Plagg svani' risucchiato dal gioiello.
*
Continua 

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