Epilogo

1.3K 40 9
                                    

Federica aveva lo sguardo basso, sentendo su di se tutto il peso degli occhi di Niccolò che la scrutavano. Il moro era rimasto in silenzio da ben dieci minuti, facendole pesare il silenzio di ogni singolo secondo. Quando Giulia gli aveva parlato, gli aveva accennato solo di una questione di salute particolare della bionda, ma che sarebbe stata Federica a parlargliene quando si sarebbe sentita pronta e tutto aveva pensato fuorché quello che la ragazza aveva appena finito di raccontagli.

- P-parlami, ti prego – sussurrò Federica mentre torturava con le mani il lenzuolo del letto. Il moro parve non ascoltarla affatto, troppo preso ad elaborare nella sua mente tutto quello che gli era stato detto.

- Niccolò! – lo richiamò allungando una mano a sfiorare il braccio del ragazzo, seduto alla sinistra del suo letto. Come scottato Niccolò allontanò il braccio, incrociando poi lo sguardo della bionda.

- So che hai molte domande.... – provò a dire Federica, venendo bruscamente fermata.

- Molte domande? No Federica, io ne ho solo una... - disse il moro con gli occhi che lanciavano fiamme. – Perché? Perché io? –

- Non l'ho fatto di proposito! – provò a giustificarsi lei, capendo all'istante di aver sbagliato le parole.

- Mi hai fatto credere che stavo per diventare padre. Hai la minima idea di quanto io abbia provato disgusto per me stesso quando sono arrivato a detestare il bambino? – si avvicinò di scatto alzando il tono della voce. – Giulia ha rischiato la vita due volte per colpa delle manie di grandezza tue e di tua madre! – urlò sbattendo i pugni contro il muro. Federica chiuse di scatto gli occhi portandosi le mani al viso. Niccolò la guardò furioso, nel mentre la ragazza iniziava a singhiozzare.

- Mi dispiace, mi dispiace... - ripeteva a mantra lei – Non ho voluto tutto questo, devi credermi. Non è stato tutto una finzione. Ti ho amato veramente! – singhiozzò con il viso nascosto.

- Come pensi che possa crederti, dopo tutto questo? – disse lui a denti stretti provando disgusto. La bionda alzò appena lo sguardo. Niccolò aveva le mani che gli tremavano e in volto lo sguardo più duro e arrabbiato che gli avesse mai visto.

- Mi dispiace! – sussurrò nuovamente e lo vide chiudere gli occhi, serrare pugni e mascella provando forse a non esplodere come in realtà avrebbe voluto fare. Qualcuno bussò alla porta della stanza.

- C-chi è? – domandò Federica, schiarendosi la voce ed asciugandosi con i palmi le lacrime. Giulia fece capolino nella stanza, guardando i due ragazzi. L'aria era talmente tesa che quasi faceva fatica a respirare. Niccolò se ne stava a testa bassa con i pugni serrati e le braccia che gli tremavano, mentre Federica aveva gli occhi gonfi e rossi e la implorava con lo sguardo sicuramente di aiutarla a risolvere con il moro.

- Posso entrare? – domandò quasi in un sussurro. Niccolò al suono della sua voce saettò con lo sguardo verso di lei.

- Certo! – annuì Federica. Giulia chiuse lentamente la porta alle sue spalle e si affiancò al ragazzo, sfiorandogli il braccio e guardandolo premurosa. Niccolò socchiuse gli occhi al suo tocco come se tutti i suoi nervi si stessere a poco a poco distendendo.

- Che ne dite se proviamo a buttare tutto alle spalle e a ricominciare da capo? – disse la castana, prendendo fra le mani un pugno di Niccolò aprendolo per intrecciare le loro dita e guardandolo speranzosa. Lui la guardò come se fosse pazza.

- Non farai sul serio!? – scansò le sue mani il moro.

- Sono più che seria! – rispose Giulia, riappropriandosi delle mani tatuate del moro, per poi avvicinarle a quelle intrecciate sul letto di Federica e farle sfiorare.

Colpa delle Favole // UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora