Colpa delle Favole // Ultimo

Capitolo 7

Giulia appena aprì la porta di casa fu letteralmente travolta dalle sue amiche. Sabrina, Camilla ed Elisa le si aggrapparono al collo, stringendola forte, mentre Flavio, Simone, Davide e Gianmarco le guardavano sorridenti e un po' inquieti restando sulla porta. Sabrina fu la prima a staccarsi e subito puntò un dito contro l'amica.

- Se non avessi il braccio fasciato, ti prenderei a calci in culo violentemente! – la guardò minacciosa, mentre le altre annuivano in assenso. – Come ti è venuto in mente di partire per una zona di guerra... ti rendi conto di quello che è accaduto a quest'ora potresti essere morta! – continuò la ragazza mettendosi le mani sui fianchi.

- Ok, ok adesso basta. Non è il momento per inquisirla, siamo qui per una festa no? – la interruppe Simone, facendosi largo fra le ragazze per abbracciarla forte.

- Grazie! – gli sussurrò all'orecchio Giulia, con un sospiro. Simone sorrise ed annuì impercettibilmente per poi darle un bacio sulla guancia.

- Dov'è la festeggiata? – gridò cercando di richiamare l'attenzione di Laura, che in soggiorno guardava affranta il volto di Adriano ricoperto di cerotti.

- Venite! – disse Giulia, scortando tutti in soggiorno dopo aver salutato gli altri. Fatima si alzò dalla poltrona per andare a salutare i nuovi arrivati e presentarsi, mentre Laura abbracciava i suoi amici e li ringraziava per essersi fatti un viaggio così lungo solo per il suo compleanno e per vedere Giulia. In poco tempo la casa venne invasa dagli amici delle due e la musica rimbombava facendoli divertire. Giulia, stava parlando con alcune amiche quando accanto gli passò Stefano, che la fulminò letteralmente con lo sguardo.

- Scusatemi un attimo! – disse la castana, rivolta alle amiche, per poi dirigersi verso il suo ex, che si apprestava a prendersi una birra dal tavolo che lei e Laura avevano sistemato sotto la finestra.

- Ehi! – lo salutò dandogli una piccola gomitata. Stefano le fece un cenno con la testa per poi provare ad allontanarsi, venendo seguito dalla ragazza.

- Per quanto ancora sarai arrabbiato con me? – chiese lei esasperata. Stefano si arrestò di colpo nel corridoio, quasi vicino la sua camera da letto e si voltò velocemente verso di lei, incenerendola con lo sguardo, facendola indietreggiare appena.

-  Io sarò sempre arrabbiato con te Giulia, seppur ti voglia bene quello che hai fatto è stato stupido, da irresponsabili! – la rimproverò aspramente, stringendo i pugni. – Sei andata in Afghanistan per scappare da Niccolò, te ne rendi conto? Hai rischiato di morire per la miseria! – quasi urlò tirando un pugno alla parete. Fra i due calò il silenzio interrotto dal rumore della musica in salotto.

- Mi dispiace! – disse Giulia a testa bassa. – So di essere stata stupida, mi rimprovero ogni giorno quando vado a quello stupido incontro con la psicologa, ogni notte dopo che mi risveglio da un incubo fatto di spari e urla, quando mi medico le ferite! – continuò con le lacrime sulle guance. Stefano vedendola così fragile, le si avvicinò stringendola forte, lasciando che singhiozzasse sul suo petto, come molte volte era accaduto in passato.

- Perdonami, non avrei dovuto urlarti addosso! – le sussurrò lasciandole dei baci fra i capelli. Giulia alzò il voltò verso il suo e Stefano fu tentato dal baciarla.

- Ѐ meglio che vada di là! – disse allontanandosi dall'abbraccio bruscamente e tornando in soggiorno, lasciandola da sola. La ragazza sospirò asciugandosi le lacrime, con le maniche del maglioncino bianco che portava. Si guardò i polsi ricoperti di mascara colato.

- Che idiota, ora dovrò cambiarmi la maglia! – si disse aprendo la porta della sua camera da letto. Se la richiuse alle spalle e senza accendere la luce si tolse il maglione restando in intimo ed aprendo l'armadio alla ricerca di un cambio. Un rumore proveniente dalla finestra la fece irrigidire e lentamente portò una mano all'interruttore vicino all'armadio. Accese la luce e con grande fatica dovette trattenere un urlo.