Capitolo 24

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Giulia, Niccolò, Laura e Adriano erano seduti al tavolo in cucina della casa di questi ultimi, a fissare una lettera indirizzata alla nostra protagonista. Tra il trasloco e le feste natalizie Giulia non era riuscita ad andare all'ufficio postale per il cambio d'indirizzo. Ed ora erano tutti e quattro lì con Anna al telefono che restava in silenzio come loro. La busta conteneva il referto delle sedute psicologiche che Giulia e gli altri avevano frequentato al rientro dall'Afghanistan, lì c'era scritto cosa ne sarebbe stato della sua vita lavorativa.

- Sono passati dieci minuti non credete sia ora di aprirla? – domandò Adriano, ingoiando rumorosamente un groppo di saliva, dopo l'occhiataccia della sua fidanzata.

- A tempo tuo Giulia! – disse Anna dall'altro lato del telefono provando a nascondere l'ansia. La sorella non rispose, si limitò a fissare quella busta bianca che ad ogni battito di ciglia si faceva sempre più grande. I rintocchi dell'orologio in cucina diventavano sempre più rumorosi e Giulia stringeva sempre più forte la mano di Niccolò al suo fianco. Poi chiuse gli occhi, prese un respiro profondo e stette un'istante così, isolata dal mondo prima di riaprirli.

- Okay! – soffiò rumorosamente e con mano tremante prese la lettera con il logo dell'Ordine degli infermieri. Diede uno sguardo ai presenti soffermandosi di più su Niccolò che le fece un sorriso d'incoraggiamento e poi iniziò a strappare la carta. Tirò fuori il referto e iniziò a leggere ad alta voce.

- Gentile sig.na Santini, valutati gli esiti delle sedute psicologiche a cui lei è stata sottoposta.... – Giulia leggeva frettolosamente tralasciando parti che riteneva poco importanti sino a giungere alla fine di quella lunghissima lettera – .... Secondo la perizia psicologica consegnata dalla dott.ssa Parisi lei risulta essere... - e si ammutolì di colpo. Laura, Niccolò e Adriano si lanciarono delle occhiate, turbati dall'improvviso silenzio della ragazza.

- Cosa? Lei risulta essere cosa? – domandò esasperata Anna, non importandosene più di nascondere l'ansia. Giulia bisbigliò qualcosa che nessuno capì, mentre continuava a fissare la lettera con sguardo vacuo.

- Giulia? – la richiamò piano Niccolò, stringendole dolcemente la mano.

- Sono riabilitata all'esercizio professionale! – disse con stupore lei stessa.

- Oh, sia ringraziato il cielo! – esclamò Anna tirando un sospiro di sollievo. Laura saltò in piedi e strinse forte l'amica in un abbraccio quasi soffocante. Andriano si diresse verso il frigo dal quale prese una bottiglia di spumante.

- Facciamo un bel brindisi! – disse, facendosi aiutare da Niccolò a prendere i bicchieri dalla credenza.

- C'è anche scritto che lunedì dovrò presentarmi all'ufficio infermieristico del policlinico! – aggiunse continuando a leggere la lettera. Adriano stappò lo spumante e riempì i bicchieri.

- In alto i calici! – fece

- A perché adesso i bicchieri della nutella sono calici? – lo beffeggiò Laura facendo ridere Giulia e Niccolò.

- Sssh, rovini l'atmosfera, ho in mente un discorso solenne! – la rimbeccò Adriano.

- A Giulia... - prese fiato lasciando tutti in sospeso ad attendere che continuasse - ... Congratulazioni per la tua riabilitazione! – sorrise poi.

- Alla faccia del discorso solenne! – rise Niccolò.

- Nun sapevo che altro dì! – si giustificò Adriano facendo ridere tutti.

- Dai brindiamo! – fece Giulia, facendo scontrare il su bicchiere con quello di Laura.

- Auguri! – gridarono felici. Niccolò le lasciò un rumoroso bacio sulla guancia, guardandola con aria di chi la sapeva lunga.

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