capitolo 56

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(punto di vista di Aaron)
<< bene bene bene>> disse Axel <<è il momento della riunione di famiglia>> continuò ridendo
Le guardie che ci sorvegliavano aprono la cella, uno dei due scagnozzi fa per prendere Naomi ma mi metto davanti per fermarlo.
La mia mossa è stata inutile, l'uomo è più robusto e forte di me e mi tira l'ennesimo pugno in faccia.
<<papà>> urla Naomi, sento la sua voce tremare e mi si gela il cuore.
<<sto bene piccola tranquilla>>
Naomi mi prende la mano e me la stringe forte, ciononostante la donna scaglia qualcosa contro di noi e ci divide sbattendoci violentemente contro le due pareti opposte della cella.
A questo punto i due ci prendono e ci portano in una stanza piuttosto inquietante.
La luce è quasi inesistente, ci legano a due sedie.
Vedo Naomi fare smorfie di dolore e il tizio che la lega stringe al massimo le corde.
<<che senso ha stringerle così forte la corda, allentala un po' ,non può di certo scappare>> provai a dire
<< stai zitto o te le stringo al collo queste corde>> rispose quel bastardo che stava legando Naomi.
Vedo la mia piccola guardare fisso il pavimento e fare respiri profondi, è più piccola ma è più forte di me, pensai.
<<siete comodi? possiamo cominciare la riunione di famiglia?>>  intervenne Axel sempre ridendo.
Naomi non lo guardava neanche in faccia, guardava fisso nel pavimento.
<<Naomi cara sto parlando anche con te>> si stava avvicinando a lei. Provo a liberarmi ma le corde erano ben salde. Ad ogni passo che faceva verso Naomi, il mio cuore si fermava.
Le prende il viso e la costringe a guardarlo negli occhi, appena Naomi gli tira uno sguardo la colpisce.
Le tira una sberla bella forte, tanto che Naomi resta girata dall'altra parte.
<< brutto stronzo>> <<come osi>> <<schifoso>>
inizio a dare di matto, cerco di liberarmi da quella sedia maledetta, mi muovo più che posso nonostante i dolori che mi pervadevano tutto il corpo. Impazzisco. Non deve toccarla.

Naomi Evans - la figlia dei quattro elementi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora