capitolo 21

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(punto di vista di Naomi)
Julie era terrorizzata, lo percepivo nei suoi occhi e da come tremava.
Una volta arrivati ci tirarono giù dal furgone quasi a calci, appena mi rialzai mi venne un brivido.
Eravamo nel regno del buio, l'aria era triste, cupa.
il cielo era spento, e le persone che stavano li mettevano i brividi.
I 4 uomini ci portarono in un luogo buio e umido, non era difficile capire fossero i sotterranei del castello.
Mathias provò a rifiutarsi di entrare nella cella che ci avevano riservato, ma se ne uscì con un occhio nero.
La professoressa se la stava facendo sotto più di tutti noi probabilmente.
Io non avevo paura per adesso, volevo solo capire.
La cella era piccolina ma siamo riusciti a starci tutti, ero nell'angolino vicino alle sbarre insieme a Julie, ho scelto questa postazione apposta, almeno potevo analizzare bene tutto ciò che ci circondava.
Qualche minuto dopo venne una figura maschile, all'inizio vedevo solo l'ombra ma lui più si avvicinava più questa situazione mi sembrava diventar tragica.
Somigliava tantissimo a mio nonno, per cui collegai fosse Axel, mio zio. Dal poco che so era stato lui ad uccidere mio fratello Diego.
Non disse nulla, si mise a squadrare tutti, uno per uno in faccia... quando arrivò a me fece un sorriso compiaciuto che mi mise i brividi.
<<lei, portatemela tra due minuti>> disse ai suoi scagnozzi indicandomi.
Gli scagnozzi aprirono la cella, mi presero dal braccio con forza e mi buttarono fuori dalla gabbia, sentivo la mia professoressa intanto supplicarli di non farmi nulla, e vedevo Julie piangere.
Camminavo lentamente così da poter analizzare il luogo in cui mi trovavo, ma loro mi spingevano per farmi camminare.
Mi portarono davanti a una grande porta, bussarono e dissero <<la ragazza è qui signore>>
La porta si aprì pochi secondi dopo, gli scagnozzi mi spinsero dentro e la porta si richiuse.

Naomi Evans - la figlia dei quattro elementi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora