capitolo 108

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(punto di vista di Naomi)
C'era un gran rumore, persone che urlavano e correvano, il cielo blu scuro che mi aveva accompagnato durante una delle notti più belle della mia vita veniva illuminato dai poteri di tutti che venivano scagliati contro i nemici. Era la guerra.
Mio padre venne assalito da 2 uomini che cominciarono ad attaccarlo in poco tempo, Daniel venne subito in suo soccorso.
Percy si munì della sua spada e si avvicinò al piccolo ruscello che accompagnava la grande muraglia, in quel modo poteva usare i suoi poteri.
Simon cercava di trascinarmi via, ma io non riuscivo a muovermi, ero come paralizzata.
Rimasi immobile per circa un minuto, in quel minuto ho rischiato sul serio di finire male, ma fortunatamente Simon riuscì a proteggermi.
La mia paralisi svanisce nel momento in cui vedo Percy quasi travolto da un pezzo di muraglia, così lancio un forte colpo di aria che scaraventa dal lato opposto l'ammasso di pietra.
Io e Simon veniamo intanto attaccati da ben 6 nemici, riesco a far perdere i sensi a 2 di loro quasi subito, uno mi blocca da dietro e con un calcio nei punti deboli riesco a liberarmi; Gli altri tre erano tutti su Simon, decido di usare nuovamente il mio potere di aria per scaraventarli lontano. Mentre aiuto Simon a rialzarsi una palla di fuoco sta per colpirci, schiaviamo l'attacco per miracolo.
Non faccio in tempo a rialzarmi, una forza molto
potente mi stringe la vita, qualcosa di forte e
trasparente e mi trascina con una velocità
impressionante verso il retro del castello, era stata Leila, la donna tirapiedi di mio zio.
La donna comincia ad alzarmi da terra con i suoi poteri e mi lancia con forza contro il muro possente del castello, prendo un bel po' di botte. Poi mi lascia andare, cado per terra. Ansimo e cerco di rialzarmi. Mia madre l'aveva appena colpita e paralizzata con delle radici, grazie ai suoi poteri che si rispecchiavano nell'elemento terra.
Mentre mia madre si occupa di Leila, io vado a cercare Simon, lo avevo perso di vista.
Il vestito era d'intralcio, allora lo strappai all'altezza del ginocchio e lasciai la stoffa di troppo a terra.
Sento un frastuono più in là vicino alla fontana dei giardini. Qualcosa era appena esploso. Corro verso l'esplosione, ma mentre decido di farlo vengo scagliata da un attacco oltre alberi e cespugli.
Non ho la forza materiale per rialzarmi e chiunque sia stato continua ad attaccarmi.
<<Buon compleanno Naomi, ecco il mio regalo>> non riesco ad alzarmi e non vedo la sua faccia, ma riconosco benissimo la sua voce.
Mentre mi faccio forza e cerco di alzarmi Axel scaglia un altro attacco e io riesco a creare un piccolo scudo di ghiaccio davanti a me, ma svanisce poco dopo.
Vedo che si sta preparando a lanciare un
altro attacco. Sono sfinita. Ma mi devo rialzare.
Uso i miei poteri di fuoco contro il terreno, si alza una grande fiamma e ne approfitto per scappare e prendere fiato.
Mi alzo a fatica e ho il fiatone, mi nascondo dietro dei pezzi della muraglia distrutta. Mentre riprendo fiato vedo Percy combattere contro un tizio.
<<Percy attento!>> urlai, Percy si piegò giusto in tempo, prima che una grossa statua di marmo gli venisse scaraventata sopra la testa. Mi fa un cenno per ringraziarmi e torna a combattere.
Mi guardo intorno nuovamente.
Quando mi voltai vidi una ragazza un po' più grande di me, sfinita e ricoperta di cenere e sangue fresco, con le braccia tese davanti a me. Mi sono sentita malissimo davanti a questa scena. Provai ad aiutarla ma appena provavo a toccarla urlava dal dolore e mi implorava di lasciarla lì. Non mi sono arresa e l'ho spostata in un posto più al sicuro, poi dovetti andare da Simon. Lo vidi in lontananza ed era messo male.
Aveva circa 4 persone contro, stavano combattendo sotto una delle arcate del castello completamente in fiamme. Mi unisco a lui e insieme li seminiamo.
Cominciammo a correre verso il giardino principale del castello, la scena che vidi fu solo orribile.
C'erano corpi ovunque, sangue, tutto era distrutto.
Ero molto demoralizzata e Simon se ne accorse subito, così mi prese la mano, mi guardò negli occhi e mi disse <<sei forte Naomi, più di quanto pensi, puoi fare tutto>>.
Mentre io e Simon corriamo per raggiungere la meta, una luce fortissima mi passa davanti e vedo Simon finire a terra diversi metri lontano da me.
Mi fermo di colpo e mi volto verso la direzione del colpo. Era di nuovo Axel.
Mi scaglia diversi colpi, per schivarli indietreggio, Axel non smette. Continua finché non arriviamo in un punto isolato.
<<non scappare Naomi>> <<affrontami>> mi urla contro. Non rispondo.
<<Forza Naomi fammi vedere quello che sai fare>> Mi guarda in un modo che mette i brividi.
Sentivo il bisogno fisico, umano, di piangere, di urlare, ma non riuscivo a reagire.
Vedo da lontano mio padre correre nella nostra direzione. Axel se ne accorge e lo colpisce, scaraventando lontano anche lui, urlo, ho le lacrime agli occhi.
<<per favore smettila>> piangevo.
<< Sai Naomi? entrambi combattiamo per i nostri ideali... per te sarò anche il cattivo, ma nella mia storia sono io l'eroe>>
Dopodiché mi guarda dritto negli occhi e vedo che prepara un forte colpo di magia con le sue mani, vedo una forte luce rossa arrivare verso di me.
Istintivamente metto le mani verso la potente luce per coprimi, ma nel momento in cui lo faccio dalle mie mani esce una forte fonte di energia; quest'ultima si fece strada in me, attraversando ogni vena del mio corpo come un treno in corsa, e per la prima volta mi sentii viva.
Respingo con tutte le mie forze la luce rossa, i poteri di Axel si incontrano con i miei; e quella luce potentissima rossa, torna verso Axel.
C'è una grande esplosione.
Axel viene scaraventato 50 metri dopo, e io dalla parte opposta finisco con forza su un muro.

Naomi Evans - la figlia dei quattro elementi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora