22. Vecchio sentimento

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Svegliarsi al mattino dopo il suono della sveglia senza lacrime e con un ampio sorriso sul volto stava diventando una costante in quel periodo per Jimin. Sapere che non avrebbe dovuto nascondere il dolore, il vero sé e le lacrime con un sorriso falso gli riempiva il cuore di gioia. Finalmente. Le mattinate sarebbero iniziate molto meglio e la giornata si sarebbe sviluppata nel miglior dei modi: non poteva chiedere più.

La sera precedente, dopo aver scritto a Jungkook, chiuse gli occhi quasi subito, riuscendo pertanto a dormire qualche ora in più, cosa che da tempo non avveniva più. Quella mattinata, però, non fu il suono della sveglia a intrufolarsi nelle sue orecchie, bensì il rumore incessante della pioggia: a quanto pare essa, dopo la veloce tregua della notte anteriore, fece capolino nuovamente sull'intera città.

Era ancora a letto quando, portando la mano sulla parte di materasso accanto alla propria, percepì del vuoto; aprì lentamente gli occhi e mise a fuoco la situazione: Jungkook non era lì. Dopo qualche secondo passato a chiedersi perché fosse assente si ricordò che il suo ragazzo fosse a casa dei suoi hyung; tirò via la coperta, si alzò dal letto e si diresse verso il bagno per farsi una veloce doccia mattutina.

Quella nottata aveva dormito bene, ma non poteva negare la mancanza provata nel non sentire il minore accanto a sé né tantomeno la delusione nel svegliarsi senza averlo vicino. Sperava veramente che si fosse divertito con gli altri: inizialmente si preoccupò nel doverlo lasciare con loro a causa dei trascorsi, ma poi comprese che non sarebbe successo nulla e che Jungkook fosse abbastanza maturo per affrontare da solo quella situazione.

Dopo essersi vestito uscì dal bagno, prese il cellulare e si diresse in cucina per fare una veloce colazione. Un quarto d'ora dopo si trovò davanti alla sua auto, ma poco prima che inserisse la chiave un messaggio apparso sullo schermo del cellulare attirò la sua attenzione. Sorrise, rispose e si allontanò dalla macchina; il minore sarebbe passato a prenderlo nel pomeriggio e quindi avrebbe dovuto prendere i mezzi di trasporto per andare a lavoro.

Amava prendere gli autobus non tanto per le persone all'interno, quanto per la tranquillità nel poter ascoltare la musica senza dover dare la corretta attenzione alla strada. Anche guidare gli piaceva, aveva quel senso di indipendenza che voleva avere da sempre. Pertanto, dopo aver atteso l'arrivo del mezzo pubblico, vi salì, collegò i suoi auricolari e scelse la musica che l'avrebbe accompagnato durante il tragitto fino all'azienda.

D'alta parte Jungkook stava facendo colazione con i suoi hyung quando spedì quel messaggio al suo ragazzo: non vedeva l'ora che arrivasse l'ora di pranzo per vederlo. Si erano salutati solo la sera precedente, ma sentiva proprio la necessità di stare insieme a lui: voleva baciarlo, voleva passare ore tra le sue braccia, voleva sentirlo parlare.

Aveva solo bisogno della sua vicinanza.

Sembravano essere troppo affrettate le cose, ma tutti quegli anni senza avere la possibilità né di sentirlo né di vederlo avevano fatto si che in sé nascesse il desiderio di rimanere con lui per sempre. Beh, sarebbe stato impossibile per sempre e Jungkook lo sapeva, ma gli sarebbe andato bene tutto; ogni momento passato con il suo ragazzo era un momento di felicità e mai ne avrebbe fatto a meno.

Quando in passato trascorreva la notte insieme a lui, l'indomani si svegliava felice nell'averlo accanto: ogni volta che apriva gli occhi il suo primo pensiero era rivolto verso il ragazzo dormiente accanto a sé. Si girava verso il suo corpo, portava una mano sulla sua guancia e lo accarezzava; poi si soffermava a guardarlo e quello era il momento in cui credeva di essere il ragazzo più fortunato al mondo.

Un'altra cosa che amava del Jimin del passato era il suo modo di abbracciarlo durante la notte; non aveva una posizione precisa in letto, ma ne utilizzava sempre tre: dormire di lato con le coperte su di sé, dormire abbracciato a Jungkook con la testa vicino al suo petto oppure dormirgli direttamente sopra abbracciando così il suo corpo.

love will remember | kookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora