TRE

141 8 0
                                    







ALESSANDRO


Presente...


  «Avete preso tutto per domani?», domanda Camilla mentre infila nello zaino il diario e l'astuccio.

  «Certo, sorellina cara», le fa il verso Fili.

  Cami lo squadra con fare assassino. «Senti bellino, vedi di darti una regolata, capito? Altrimenti puoi scordarti il mio aiuto per quest'anno.»

  Fili si stringe nelle spalle. Non è molto interessato alla cosa dal momento che la sua ragazza è la numero uno come cervello in tutta la scuola.

  Seduto sul davanzale della finestra della mia stanza osservo il cielo tingersi di arancio e viola mentre il sole tramonta su una nuova giornata. Il loro chiacchiericcio mi fa da sottofondo mentre mi porto la sigaretta alle labbra e butto fuori, assieme al fumo, tutto ciò che mi sta fottendo il cervello. Non so il perché abbia confessato a Filippo ciò che provo o che credo di provare per Regina. Non ne ho la più pallida idea.

  La sola cosa che so per certo è che Chiara mi manca come l'aria che respiro.

Avete presente quando si dice che il tempo aiuta a lenire tutte le ferite?

Bene, per me è una cazzata colossale.

Ogni giorno lontano da lei sto peggio.

Sono passati esattamente quattro anni e due mesi dall'ultima volta che l'ho vista e non passa giorno che non speri di rivederla varcare la soglia della mia stanza.

Non ho idea di dove sia andata, del perché se ne sia andata.

Non so più nulla di lei.

«Spero che tu sia pronto per domani», dice Camilla rivolgendosi al sottoscritto. 

Non riesco a trattenermi dal sorridere e con un balzo salto giù e la raggiungo.«Certo "sorellina".»

Aggrotta la fronte poco convinta. «Ti ricordo che abbiamo la stessa età!»

«No, no frena un attimo!», esclama mio fratello incazzato. «A me fai le menate e a lui dici solo che avete la stessa età?» 

«Andiamo», scoppio a ridere e, imitato dagli altri, usciamo dalla mia stanza.

Settembre è già arrivato e questo sarà l'ultimo weekend di vacanza prima dell'ultimo anno.

Domani inizierà la scuola e così avrò finalmente qualcosa con cui distrarmi. Afferro il cellulare e mando un messaggio a mia cugina per sapere se devo passare a prenderla ma lei mi risponde che si trova già sul posto. Ci siamo trovati tutti in un locale vicino a casa dove la birra è buona e si può cantare.

  La pesante porta di vetro si apre e veniamo accolti dalle note di  If we ever meet again  che fuori esce dalle casse.

  «Avete prenotato?», domanda una ragazza coi capelli scuri e ricci.  

  «Sì,un tavolo per otto, a nome Rossi», dice Cece alla cameriera.  

  «Prego,seguitemi», ci fa cenno lei accompagnandoci al nostro tavolo.

  Affondo le mani nelle tasche della giacca di pelle e stringo il pacchetto di sigarette al suo interno. Prendiamo posto, uno accanto all'altro. Camilla e Susanna si siedono vicino al loro amico Leonardo, mentre i miei fratelli con Ottavio e Regina si siedono sui divanetti. Sto per accomodarmi quando un ragazzo qualche tavolo più in là, urta una delle cameriere la quale fa cadere il bicchiere colmo di tequila.

  «Accidenti!»,esclama scrollando le mani nel tentativo di asciugarle.

  «Scusa bella, non ho fatto apposta», ride il ragazzo e quando lei si accuccia per recuperare i vetri del bicchiere, quel coglione si sposta per vederle il culo.

Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora