CHIARA
Quattro anni fa...
Osservo con dedita attenzione il calendario che tengo in mano e mi rendo conto di una verità che preferirei rimanesse all'oscuro perfino a me. Ormai il ritardo è arrivato a tre settimane e sono troppo adulta per non sapere cosa possa significare. Devo essere incinta.
Evidentemente il coito interrotto non è stata poi una grande idea. Ho assolutamente bisogno di parlarne con qualcuno, così salgo sul pullman che da casa dei nonni mi porta a quella che un tempo era stata la mia. Dopo la morte della mamma e dell'arresto di papà sono stata affidata a loro. Miky non l'hanno voluto, poiché non è loro nipote e, a detta loro, porta solo guai. Inutile dire che il nostro rapporto non è iniziato nel migliore dei modi.
Vorrei poterne parlare con mio fratello ma sono sicura che non capirebbe e rischierei di perdere anche lui. Senza nemmeno rendermene conto scendo dall'autobus e mi ritrovo davanti al Palasesto, dove la mia migliore amica sta facendo la sua lezione di pattinaggio sul ghiaccio. Evidentemente il mio subconscio mi è venuto in soccorso.
Varco l'ingresso del Palasesto e percorro i corridoi verso la pista da ghiaccio. Non so se è per via del cambio di temperatura oppure per quello che ho bisogno di rivelarle, ma sento un gran freddo nelle ossa. Ci metto un attimo ad individuarla, vestita con il suo body azzurro in tinta con gli occhi e i capelli raccolti. Appena si accorge di me si scusa con l'istruttrice e pattina fino alla mia postazione da spettatrice.
«Ciao Kia, ma che fine hai fatto? Sono due settimane che sei svanita nel nulla!»
«Già... scusami ma sai dopo quello che è successo?»
«Perché cosa è accaduto?»
«Vuoi davvero farmi credere che la gente non parla? Intendo di mia mamma...»
Noto il suo sguardo confuso. «In che senso? I miei genitori mi hanno detto che vi siete trasferiti, non è forse così?»
Scuoto leggermente la testa. «Non proprio...»
«Ma ora sei qui! Allora sei tornata!»
«No Rere, non sono tornata. Sono qui perché ho veramente bisogno di parlarti.»
Gli occhi della mia amica mi scrutano attentamente. «O-okay, mi cambio e arrivo», dice un attimo prima di allontanarsi.
Sedute sulla panchina del parco decido di raccontarle la verità riguardo la mia situazione famigliare.
«Oddio...», la sento sussurrare. «Per cui ora tuo padre è rinchiuso a San Vittore e tu sei dai tuoi nonni?»
«Già... una bella merda, come direbbe Ottavio.»
«E Ale?»
«I miei nonni mi hanno impedito di vederlo, lo sai il perché...»
«Per via dei vostri genitori immagino», mormora sconsolata.
«Ma io lo amo, non posso stargli lontana Rere, non ora, non dopo che ho scoperto...»
«Cosa?»
«Io...», dico, poi scoppio a piangere.
«Kia, che succede?»
«Credo di essere incinta.»
Regina aggrotta la fronte. «Cosa? E di chi?»
«Di Ale! Di chi se no?»
«Okay, scusami ma com'è possibile che tu sia incinta? Insomma vorrebbe dire che voi... oddio», sussurra appena realizza la cosa. «Tu ed Ale fate sesso?»
«Non facciamo sesso», puntualizzo.
«A quanto pare sì!», replica lei un po' seccata.
«No, non facciamo sesso, facciamo l'amore che è una cosa totalmente differente!»
«Fatto sta che il risultato non cambia poi molto», mi fa notare con una punta di amarezza nella voce. La osservo con sguardo confuso e lei subito si rilassa. «Scusami, non ce l'ho con te, è solo che... non importa, andiamo a comprare un test», esclama alzandosi ed incamminandosi verso la meta.
Entra nella farmacia al posto mio e compra il fatidico test di gravidanza. Esce e me lo porge. «Ho detto che era per una mia amica.»
«Ma che sei scema? Così ora tutti lo sapranno!», esclamo terrorizzata.
«Tranquilla, la farmacista mi ha guardata come per dire "oh povera ragazzina, è ovvio che il test è per te"», recita facendo la voce da adulta.
«Dici che lo devo fare?», chiedo nervosa.
«Certo! Almeno ti togli il dubbio una volta per tutte!», esclama e avvicinandosi a me passeggiamo fino ad un bar. Entriamo nel bagno assieme e faccio la pipì sul bastoncino.
«Quanto bisogna attendere?»
«Dai tre ai cinque minuti», dichiara lei leggendo le istruzioni sul bugiardino. «I tuoi nonni lo sanno che sei qui?»
«No, gli ho detto che andavo a trovare Miky», confesso.
I minuti passano, minuti nei quali non facciamo altro che fissarci negli occhi. «Perché non hai chiamato Ale?»
«I nonni me l'hanno vietato, mi hanno tolto il telefono e non avevo idea di come fare per vederlo.»
«Ma ora sei qui, e sei con me, non con lui, perché?»
Mi stringo nelle spalle. «Forse perché tutto sommato avevo bisogno di un'amica», realizzo ad alta voce e quando torno a fissare il test mi rendo conto che è positivo. «È ufficiale, sono incinta.»
Regina si avvicina a me. «Cosa pensi di fare?»
«Non ne ho la più pallida idea.»
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Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)
RomanceSono passati quattro anni dall'ultima volta in cui l'ha visto, quattro anni da che le ha spezzato il cuore, ma quando i suoi occhi incontrano nuovamente quelli di Alessandro, per Chiara non c'è via d'uscita. Sa che non dovrebbe farlo, non dovrebbe p...