UNDICI

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CHIARA



Presente...


Non so perché mio fratello sia così interessato a Camilla, ma dal momento che mi ha esplicitamente chiesto di dargli una mano ho accettato. Anche perché non mi dà fastidio farlo.

Continuo a ripetermi questo mantra nella testa mentre, da dietro il bancone, non riesco a smettere di fissare Ale.

Sta scherzando coi suoi amici e ogni tanto mi lancia delle occhiatine cariche di desiderio che mi fanno tremare le ginocchia e che trasformano le mie gambe in gelatina.

Il dj chiama Filippo al microfono e un boato tra risa e applausi si alza dal loro tavolo.

«Prima di iniziare», dice al microfono. «Vorrei dedicare questa canzone alla ragazza più bella del mondo. Susy questa è per te!»

Le note di The Reason di Hoobastank si diffondono a tutto volume dagli amplificatori e la voce roca di Filippo inizia ad intonare le dolci parole della canzone.

La canta con trasporto, comunicando tutto il suo amore e la sua dedizione a Susanna.

Improvvisamente mi rendo conto che sto piangendo, alzo lo sguardo e noto Ale che mi sta osservando dal suo posto intensamente.

Mi volto verso i liquori e, nascondendomi dagli sguardi altrui, mi tampono gli occhi stando attenta a non sbavare il mascara.

Appena termina la canzone, il locale si alza in un boato di applausi e fischi di approvazione mentre Filippo si precipita da Susanna per baciarla.

Posiziono i loro drink sul vassoio e li raggiungo al tavolo. Consegno a ciascuno il proprio e poi rivolgendomi a Filippo gli faccio i complimenti. «Sei stato bravissimo, davvero. Hai una voce meravigliosa.»

Mi sorride alzando il bicchiere verso di me. «Grazie, dolcezza, ma devi ancora sentire la voce della famiglia», volta lo sguardo verso il gemello. «Vero Ale?»

I suoi occhi catturano per un istante i miei e poi si spostano su quelli di Filippo. «Giusto», decide infine.

Prende il suo drink e lo butta giù di colpo poi, sbattendo il bicchiere sul tavolo con una faccia schifata a causa del sapore della tequila, si alza e raggiunge il dj.

Resto ferma immobile mentre lo osservo disperdersi tra la folla.

«Ti serve altro?»

Mi volto e vedo Regina che mi squadra con fare nervoso.

«Come?»

Noto Susanna lanciarle un'occhiataccia e lei prima la fulmina con lo sguardo, poi torna a fissare il drink senza dire una parola.

«Vuoi sederti con noi?», propone Susy.

Stringo il vassoio vuoto tra le dita. «Grazie, ma devo tornare a lavorare.»


Dopo circa venti minuti sono talmente presa che non sto più pensando a Regina e alla sua frase poco carina. Non sto più pensando a nessuno di loro fino a quando non tocca ad Ale cantare.

Chiude gli occhi e poi con una voce profonda e carica di emozioni inizia a cantare Impossible di James Arthur.

Conosco benissimo la canzone, così come il testo e mi domando come mai tra tutte le canzoni al mondo abbia scelto proprio questa.

Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora