VENTUNO

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ALESSANDRO



Presente...



Rientro dall'intervallo e mi siedo al mio banco mentre Regina, incazzata nera, si accomoda vicino a me. «Tutto bene Rere?»

«Sì», dice senza guardarmi e capisco che la vera risposta è tutt'altra. Al termine della sesta ora, la fermo prima che si precipiti in mensa. «Cosa succede?»

«Non voglio parlarne.»

Letizia e Greta si avvicinano. «Avanti Reggie, non sarai mica ancora arrabbiata per quella bionda del cavolo!», dice la prima.

Greta mi fissa coi suoi occhi da cerbiatta. «Ciao Ale!»

«Ciao», rispondo con tono incolore, poi sposto l'attenzione sulla sua amica. «Di cosa state parlando?»

«La ragazza nuova, quella che ti piace tanto... quella lì ha sfidato Regina!»

«È vero?», rivolgo la mia attenzione a mia cugina.

«Può essere, ma a te che importa?», replica lei seria.

«M'importa di te.»

Alzo lo sguardo sulle sue amiche e chiedo loro di lasciarci. Una volta soli chiedo a mia cugina di spiegarmi cos'è successo e lei lo fa, parola per parola. «Diciamo che te lo sei meritato.»

«Ale sono una stronza, non è una novità, però... non so, sentirmi dire quelle cose da lei è stato forte, mi ha fatto male e non so nemmeno il perché. Nessuno era mai riuscito a ferirmi prima.»

Lo so io il perché. Chiara è stata la sola amica vera di Regina, la prima e la più importante. Dalla sua partenza ha lasciato un vuoto enorme che nessuno dei due è riuscito a colmare. Eravamo un trio e poi siamo rimasti soli. Abbiamo imparato a sopravvivere, facendoci forza l'un l'altro.

Si alza dalla sedia e afferra lo zaino. «Probabilmente la rottura con Lorenzo mi ha destabilizzato più del dovuto. Vieni a vederci dopo?»

«Contaci.»



In mensa sono seduto al tavolo con mia cugina, le sue amiche e altri componenti della squadra di pallavolo, ma non riesco a togliere lo sguardo da Chiara. Sta ridendo per qualcosa che ha detto mia sorella. Prende il telefono e digita qualcosa. Quando vedo il display che s'illumina con il suo nome sopra apro la chat.


Smettila di fissarmi!

Non posso sei stupenda!


Be' provaci, è inquietante!

Chi ti dice che sto guardando te?


Ale sono bionda, non scema! Se ci tieni tanto allora alza il culo e vieni qui.


«Come mai non sei seduto con tuo fratello?», mi fa notare Michael e così cogliendo la palla al balzo mi alzo per raggiungere il loro tavolo.

In effetti cosa cazzo ci faccio lì? Ho rinunciato a passare gran parte della mia pausa pranzo con Chiara per stare vicino a Regina, ma da come ride e scherza deve già esserle passata l'incazzatura per prima.

Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora