VENTIQUATTRO

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CHIARA



Presente...



Ale ha mantenuto la parola. Per tutta la notte non abbiamo fatto altro se non recuperare il tempo perduto. Non ho chiuso occhio e quando ho fatto per addormentarmi è suonata la sveglia. E che sveglia...

Una che è iniziata con Ale che mi baciava in mezzo alle gambe e che è finita con me che gli restituivo il favore nella doccia. Ci siamo vestiti e siamo corsi a scuola giusto in tempo per la prima ora.

«Allora devo dedurre che non fate più solo certe cose», ammicca Camilla mentre assieme a me e Susanna percorre i corridoi fino alla nostra classe.

Quest'ultima le lancia un'occhiataccia e lei di risposta alza gli occhi al cielo. Scoppio a ridere ed entro in classe seguita dalla mia compagna di banco. Alla seconda ora ormai ho smesso di sentire i sussurri invidiosi delle mie compagne di classe, in fin dei conti non è mica colpa mia se Alessandro Rossi non le fila. Sono totalmente immersa nella lezione quando mi arriva un messaggio di mio fratello.


Miky: Kia torniamo domani sera, identità confermata.

Chiara: Va bene... tu come stai?


Miky: Sinceramente? Non lo so


«Signorina Riva è pregata di riporre il telefono nello zaino se non vuole che glielo sequestro», mi riprende l'insegnante. Subito l'accontento. Passo il resto della lezione con la mente in subbuglio.


All'intervallo decido di rimanere in classe. Non ho voglia di affrontare di nuovo l'orda di studenti curiosi. Mi alzo e raggiungo la finestra. Sto perdendo di vista i miei obiettivi, tutto per lui, di nuovo. Fisso i miei amici in cortile e per la prima volta sono gelosa nel vedere come Regina e Ale scherzano assieme. Chissà se è a conoscenza della verità, chissà se è consapevole che la dolce Rere non è in realtà sua cugina. Chissà se in questi anni ha mai provato qualcosa per lei. L'ha mai desiderata? Baciata? Toccata? E lei? Inconsciamente è mai stata attratta da Alessandro? Da come me li hanno descritti sembrano quasi una coppia di fidanzati, ma da quando ci sono io, Alessandro l'ha messa in un angolo, concentrandosi esclusivamente su di me.

Come se si sentisse preso in causa, quest'ultimo alza lo sguardo intercettando il mio. Anche se il mio primo istinto sarebbe quello di fuggire, resto ferma immobile, sfidandolo. Il telefono vibra tra le mie mani. So che è lui.

«Pronto?»

«Non riesco a smettere di pensarti. A te e a quello che abbiamo fatto stanotte», mormora con voce roca e arriccio le dita dei piedi perché le sue parole mi stanno facendo girare la testa. «Mi manchi.»

«Se ti manco così tanto allora vieni a prendermi.»

«È una sfida?»

«Puoi scommetterci», rispondo mettendo fine alla chiamata.


Stranamente Ale non si presenta nella mia classe e questa cosa mi disturba parecchio.

Susanna durante l'ora di studio libero prova a spiegarmi qualche semplice nozione di storia per un test fissato la settimana prossima.

«Chiara, mi stai ascoltando?», domanda quando si rende conto che non sono per nulla concentrata.

«Sì, scusami.»

Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora