EPILOGO

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LEONARDO

Due anni dopo...

«Sei tornato?!», esclama Camilla con così tanta voce che devo spostare il ricevitore dal mio orecchio per non rischiare di perdere l'udito.

«Sì dolcezza, sono in Italia», le confermo. Vorrei aggiungere un finalmente ma non so se sarebbe in grado di comprenderlo. Finite le superiori ho deciso di prendermi un paio d'anni per andare a studiare pattinaggio in America, con uno dei Coach più importanti. Erano anni che mi ero imposto di tornare il ragazzino spensierato di un tempo, quando pattinare era tutto ciò che volevo. Grazie a mia sorella ho capito ciò che volevo fare nella vita e assieme ai miei genitori abbiamo trovato quest'opportunità, quindi sono partito. Sono stato ospite della famiglia di una delle mie compagne di corso fino quando... scaccio dalla mente questi ricordi e tento di concentrarmi sul presente. «Dici che riusciamo a vederci? Mi siete mancate un sacco», le chiedo perché è la verità. Ho pensato un'infinità di volte a lei e a Susanna in questi ultimi anni. In realtà non ho pensato solo a loro...

«Certo che ci vediamo! Sono, anzi siamo così arrabbiate con te! Si può sapere perché hai detto ad Alessandro che pensavi di sparire per due anni interi e non alle tue migliori amiche?»

«Mi avreste fatto partire?», la sua tacita risposta è una conferma. «Come pensavo...»

«Okay comunque direi che è arrivato il momento di vedersi, no?»

«Assolutamente! Come funziona qui? Intendo Amanda ed Eva hanno provato a spiegarmi la questione dei congiunti e così via ma non sono sicuro di averci capito poi molto.»

Camilla inizia a spiegarmi che tutte le restrizioni, e le nuove regole a causa della Pandemia sembrano essersi decisamente allentate al momento ma in ogni caso è sempre meglio stare in guardia.

La sera a tavola davanti al mio piatto preferito la mamma e il papà mi guardano come se fossi una sorta di eroe. Alzo gli occhi al cielo dopo l'ennesimo sorriso di mia madre. «Cosa c'è?», domando pulendomi la bocca col tovagliolo.

Lei allunga una mano verso di me e mi afferra la mia. «Niente tesoro, è solo che è così bello riaverti finalmente a casa.»

«Anche per me è bello essere qui», ammetto.

«E poi...»

«Cosa?»

«Sei cambiato così tanto in questi due anni, la pancia è sparita e hai messo su dei begli addominali, sei bellissimo. Non che prima non lo fossi tesoro, ma ora...»

«Sì, sai che gioia ora tutte le mie compagne di classe ti sbaveranno addosso yuppi!», esclama Eva alzando le braccia al cielo come una cheerleader. Scoppiamo tutti a ridere perché la cosa mi diverte in un certo senso.

«Hai già pensato a cosa fare con l'università?», domanda papà e io annuisco.

«Ho già fatto il test d'ingresso e sono stato ammesso. Al momento non sono previste lezioni in presenza per cui se hai bisogno di una mano con il lavoro sono a disposizione.»

In piedi nella mia stanza sto scegliendo cosa indossare quando sento delle nocche alla porta. «Avanti.»

«Ciao», mi saluta Eva e facendole cenno entra nella mia camera. Raccoglie i capelli biondo ramati così simili ai miei in una coda alta e si siede sul materasso fissandomi. Fa scorrere lo sguardo sui miei addominali e scoppia a ridere. «Direi che la pancetta ormai è un ricordo passato.»

«Già... c'è qualcosa che non va?»

Scuote la testa. «Solo... non diventare uno stronzo presuntuoso senza cuore perché hai un bel fisico okay?»

Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora