DIECI

111 8 0
                                    


CHIARA



Presente...




Scendo le scale del condominio di fretta. So che mi stanno aspettando così come ormai da una settimana so che sia a Camilla che a Susanna non piace arrivare in ritardo. È per questo che corro quasi in strada, non certo per il ragazzo seduto dietro al volante che mi sta aspettando... da solo. Faccio il giro della sua auto e mi accomodo affianco a lui. 

«Dove sono tutti?», domando mentre le note di una canzone in voga al momento di Coez fuoriesce dalla radio.

Ale mi osserva da sotto gli occhiali, ben saldi sul setto nasale. «Sono andati con Filippo», dice avviando la macchina e io mi affretto ad allacciare la cintura. Fingo che lo stare a stretto contatto con lui mi sia totalmente indifferente. Cosa che non è per nulla facile, soprattutto in questo momento. Trattengo il respiro per non dover sentire il suo odore mentre, abbracciando il mio poggiatesta, fa la retro. Non so se è un caso o se lo fa apposta, ma una sua mano finisce pericolosamente vicino alla mia guancia e le sue dita mi tracciano una carezza sulla pelle che ora sta andando a fuoco.

Serro le cosce con più forza perché la vicinanza del suo corpo mi fa impazzire. Per fortuna la retromarcia ha fine e lui si allontana da me, permettendomi di respirare di nuovo.

Faccio vagare lo sguardo sul suo bellissimo profilo, fino al collo dove scorgo un tatuaggio.

«Cosa significa?», chiedo dal momento che mi ha scoperto mentre lo sto fissando.

«Cosa?»

«Il tuo tatuaggio.»

«Quale dei tanti?», ammicca con un sorriso sul volto e io alzo gli occhi al cielo.

Glielo indico. «Quello sul collo. L'altro giorno ho notato che anche Camilla ne ha uno uguale.»

Annuisce. «Così come Filippo e Cesare. È stato il regalo che ci hanno fatto a me e Fili per il nostro diciottesimo compleanno. Siamo noi quattro. Cesare, Alessandro, Filippo e Camilla. CAFC. Noi fratelli, permanenti, per tutta la vita.»

«Non ti spaventa?», chiedo sincera.

«Che cosa? L'ago? Direi di no altrimenti tra piercing e tatuaggi avrei un bel problema», dice facendomi ridere.

«No, intendo scrivere il nome di qualcuno sulla tua pelle. Insomma e se le cose non dovessero andare?»

Alessandro si stringe nelle spalle. «Non m'importa del futuro. M'importa solo di ciò che significa ora. Ogni disegno, ogni scritta ha una storia, la mia. Sia le cose belle che gli errori. Tutto. È la mia vita e non mi pentirò mai di ciò che ne fa parte», mi dice lasciandomi per un attimo senza parole.

Wow... sono curiosa di saperne di più della mappa della sua vita.

Scuoto la testa perché non mi dovrebbe importare. «Anche io vorrei farmi un tatuaggio e anche un piercing», gli confido.

Alemi lancia un'occhiata di sfuggita. «E cosa vorresti farti?»

Sospiro appoggiandomi meglio al sedile mentre mi mangio le unghie. «È proprio questo il problema, non ne ho idea», mi volto verso di lui. «Insomma, non vorrei fare qualcosa di stupido come la solita coccinella o il delfino, dei quali mi stancherei dopo cinque minuti. Vorrei qualcosa che avesse un significato, come per te.»

Colonna Sonora Della Mia Vita (the Rossi's Series 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora