Damen
Volto il cranio in direzione della voce.
«Mi ha osservato e detto esplicitamente...» cinge i fianchi con i palmi e accavalla le gambe lunghe. Imita perfettamente e sistema le labbra in maniera bizzarra.
«Non ho bisogno di un ragazzino che per sedurre una donna chiede aiuto a suo cugino!» enfatizza il tono acuto e sbotta in una fragorosa risata, sollevo gli angoli della bocca. Divertito, mostro la fila di denti bianchi e pizzico la barbetta sul mento. Strofino la striglia sul manto nero del cavallo, un risolino fuoriesce dalla gola. Autentico e onesto. La voglia di farle incontrare il ''ragazzino'' è alle porte. Nel momento in cui è entrata all'interno del locale, ho compreso. Sguardo alto e schiena dritta, sicura di sé e incurante delle occhiate pervertite che le riservavano. Vuole essere adulata? Sono pronto. Amo il gioco d'azzardo, il rischio ed il pericolo sono le vitamine di cui mi nutro. Tengo stretto a me tutto ciò che potrebbe trarmi vantaggio, lei è ottima per il mondo in cui viviamo. Ho sempre avuto uno strano rapporto con le donne, rispetto e noncuranza. Quelle annesse a noi non hanno mai tentato una via di fuga, tracimare al di fuori del percorso solcato è severamente vietato. Sei un Anderson? Devi comportarti da tale, non puoi essere uno qualunque. Non puoi svegliarti ed esercitare un' attività tutta tua. Vuoi formarti da solo? Sei fuori. Jeremy è la rappresentazione vivente del discorso. Osservo i gesti che compie, solleva il contenitore d'acqua e immerge il pezzo di stoffa all'interno. Coccola l'animale e sussurra frasi d'incoraggiamento.
«Ah, dimenticavo!» sobbalza e sporge il corpo al di sotto del lungo collo. Tempest si china e morsica la maglia imbrattata di terra. Lui scappa via, schizzinoso e smorfioso.
«Stupido di un cavallo!» pronuncia, fulmino e mostro il dito medio.
«Mi ha riferito che tu sai dove trovarla, non credo in realtà. È strana forte, lascia perdere e punta altrove Damen. Le tipe come lei mi spaventano, sul serio...» alza le spalle in segno di rinuncia e siede su un fagotto di fieno. Aggrotto le sopracciglia e resto stranito, non intuisco il nesso finché una folgorazione annebbia la mente. La pizzeria, dove se non lì. Ignoro il cognome e non frequento il quartiere circostante. Il cielo è ricoperto da uno strato di colori sgargianti, l'arancione prevale su tutti gli altri. Il venticello fresco puntella le gote arrossate e gli arti superiori, comprese le dita, indugiano sui movimenti. Appoggio la coperta sul dorso e infilo la cavezza. Gli zoccoli premono sul terriccio bagnato e poi sul cemento, porgo la paglia dinanzi all'ingresso e chiudo il box. Per oggi va bene, non c'è nessuna gara in programma questa settimana. Il Ranch non è molto lontano da casa, la distanza è giusta per poter stare da solo quando ne ho bisogno. L'edificio è costruito completamente in legno d'acero, i cancelli in ferro circondano l'intero campo verde e le grate sono dipinte di nero. Questo posto fu donato alla mia famiglia nel 1946 e lo preserviamo nel ricordo di quello che fu il capo dell'Impero. Gerard Roger Anderson era un uomo facoltoso, intelligente e caparbio. Sposato con MaryJane dal 1932 e padre di cinque figli maschi: Joe, Andrew, Dominic, Tourus e Arnold Anderson. Mio padre, Andrew, è sempre stato l'unico ad ubbidire all'autorità del nonno.
«Torniamo a casa? Ho una fame da lupo!» il tono saccente di Jeremy riscuote l'attenzione. Indosso la felpa poggiata sul pomello e spengo le luci dell'intero stabile, il buio sovrasta l'intera distesa. Scaravento le chiavi sul sedile e siedo al posto del passeggero, ho già fatto abbastanza. Evito il contatto visivo e ammiro con estrema gratitudine tutto ciò che posseggo.
«Questa notte dormirò con Maddy» asserisce, annuisco con noncuranza. È l'unico, l'unico per me. Nel lasso di tempo in cui non c'è stato, ho avuto paura di perderlo. Quando si diffuse la notizia della morte di Tourus avevo sedici anni, Jeremy ne aveva appena quindici. Trovò suo padre disteso sul pavimento lurido del bagno, un colpo di pistola dritto al cranio e una serie di lividi sulle braccia. Ogni traccia del possibile assassino fu rimossa dalla scena del crimine, la polizia non intervenne. Non per noi, non per la nostra famiglia. Il moro fu accolto da una serie di orfanotrofi, finché Andrew non fece causa ad una serie di giudici corrotti. Sua madre? Dispersa, completamente andata. Quell'istante è stato cruciale per lui, nulla ha avuto più senso e gli incubi continuano a fargli visita tutte le notti. Persevera nello scorgere il corpo massacrato e circondato da liquido scarlatto. Farò di tutto per alleviare il suo dolore, esigerò gioia e felicità per lui. Jeremy è mio fratello, nulla potrebbe farmi pensare il contrario. Attraversiamo il lago ghiacciato fino ad arrivare al sentiero sterrato, percorriamo la stradina con lentezza. L'aria fresca purifica le vie respiratorie, nonostante la nicotina in circolo per il corpo. La fontana è ormai arida, le piante sono state potate sotto il controllo maniacale di mia madre. Madelyn ci attende all'ingresso, braccia intrecciate sul busto e piede altalenante sulle piastrelle colorate.
«Eccovi, brutti imbecilli! Mi avete lasciata da sola, di nuovo! Tu!» punta il dito contro il mio migliore amico.
«Tu stasera dormirai con Milly, la cuoca!» sbraita paonazza.
«E tu! Tu...tu...tu, lasciatemi in pace adesso!» rotea in direzione opposta. Il moro volta le chiavi nel nottolino, il motore si spegne. Smonto dall'auto con una serie di formicolii lungo la spina dorsale, distendo i muscoli meccanicamente. Cammino spedito verso la camera da letto, oltrepasso la sala comune e la cucina. Non assisto ai capricci di mia sorella e non intendo assecondare le stranezze che compie. La mia stanza è lontana dal caos, dal tumulto familiare e dalle chiacchiere inusuali. La tinta tenue sulle mura e i mobili bianchi rendono il tutto più minimal, estraggo una felpa nera, un jeans dall'armadio e li ripongo sul materasso. Individuo il cappotto beige agganciato alla gruccia e traggo dalla tasca la ricevuta della tintoria, verifico che le macchie di sangue siano sparite. L'omicidio di Simon Dowell è stato il più doloroso degli ultimi tempi. Era un brav'uomo, nulla in confronto ai morti di fame di Southdell. I debiti hanno sommerso l'impero e se chiedi favori, te ne saranno pretesi altrettanti. Così è stato, mio padre non è un uomo con cui si può discutere oltremodo, ma detiene comunque la vittoria. Un solo colpo in canna, dritto al bersaglio. Rammento le urla disumane e il silenzio. La testimone chiave è lei: la cameriera. L'obbiettivo è cercare la prassi giusta, ricevere attenzioni è nelle sue grazie. Reclama l'uomo cortese ed autorevole, diventerò ciò che ha sempre desiderato. Giocherò finché ci sarà competizione, non amo perdere. Spalanco il vano doccia, il getto d'acqua batte sulla ceramica. Denudo il corpo di ogni indumento e osservo il riflesso allo specchio, la scritta rossa orna la guancia destra: libertà. Il vento pungente, la distesa immensa di fango e il suono degli zoccoli che scalpitano. Questo è il vero privilegio, nessuno può costringermi ad essere altro quando sono sul campo. Il cuore infranto accanto alla P di Pearl per rammentare quanto io l'abbia amata. Sollevo il viso, l'acqua calda distende i muscoli. Il bisogno di strofinare via la fatica è imminente, il muschio bianco invade le narici. Utilizzo lo stesso detergente da anni, calma e placa ogni stato d'animo. Concretizzo il viso della donna, le fossette sulle guance e gli occhi spigolosi. Rinunciare? Mai. Potrebbe essere un'ottima distrazione per me, due mondi distinti e nulla in comune. Aisa comparirò al tuo fianco e non ci sarà più nulla da compiere, nessun giudice ti farà cambiare idea sull'innocenza di Damen Anderson.#spazioautrice
Salve a tutte, come state? Io molto bene.
Questa storia è davvero molto leggera, per il momento nessun blocco dello scrittore in vista e spero non si faccia vedere per un pò. Voi? Siete più scrittori o lettori? Io, nel dubbio, Hades e Apollo.
Ultimamente sono in fissa con GoT di @cucchiaia e se devo incolpare qualcuno, Giusy lo so che stai leggendo, ti odio con tutto l'amore possibile.
Il vostro ultimo romanzo? Sono curiosa.
Per info, news e edit mi trovate su ig come: _fatimaonwattpad_
Un bacio.🌻
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𝑭𝒊𝒐𝒓𝒊 𝑵𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒊𝒐.
Diversos🔞 Questa storia contiene: violenza, linguaggio scurrile, scene che possono urtare la vostra sensibilità e uso di stupefacenti. E se ci fossero due sentieri da esplorare? Tu, quale sorte tenteresti? Raisa è una ragazza di diciannove anni, uno spic...