Raisa
Nei giorni seguenti non ho smesso di rimuginare sulla circostanza. Le interviste ai parenti e le foto dei cari, non hanno fatto altro che aggravare la mia posizione. Sapere di essere la testimone chiave di un omicidio è una punizione divina sgradevole. Avrei detto tutto agli agenti, se la famiglia coinvolta in tutto questo non fosse una delle più potenti. Brianna mi ha inesplicatamente chiesto di non proferire e di non implicarmi. Gli Anderson sono noti per il traffico illegale di stupefacenti, recesso di banconote, l'origine delle gang in alcune aree e la finta bontà verso gli sventurati. Un reame alquanto disonesto, lontano dal mondo in cui vivo. Il locale, gestito da mio padre e Zio Tony, è l'unico ed essere ancora in piedi in tutto il quartiere. L'incentivo principale è la pizza, la migliore di Southdell: crosta croccante e base sottile. Una vera delizia per le papille gustative.
«Posso portarvi da bere?» domando, un sorriso fasullo stampato sulle labbra e la penna pressa sul taccuino. La coppia annuisce, totalmente disorientata. Non li ho mai avvistati da queste parti, saranno sicuramente visitatori in campeggio. Cammino spedita verso il refrigeratore ed estraggo due bibite gasate, noto Nevaeh sulla sinistra e Brianna sulla destra. Conversano con garbo, sghignazzano ed acconsentono alle richieste dei clienti. Non amo offrire troppa dimestichezza, generalmente sminuita dalle avance indesiderate. Sono una dipendente e, come tale, esigo il massimo rispetto. Il profumo del pane fresco al rosmarino e il caldo del locale, innescano una sorta di calma interiore. Sistemo il grembiule imbrattato di farina e procedo all'interno della sala sul retro. Miles amalgama la pasta, rotea con le dita e pressa al centro. Un'antica tecnica italiana trasmessa da padre in figlio. Mia madre scrive l'elenco dei prezzi su una cartelletta e li consegna ai consumatori, ironizza sull'ultima svendita di Twenty20 e proclama terminate le olive nere. Ghigno e volgo lo sguardo al pavimento. Non è compito mio ma qualcosa mi dice che, questa sera, lucidarlo toccherà alla sottoscritta. Il campanello tintinna, annuncia l'ingresso di un nuovo cliente. La camicia allacciata tormenta il collo, il cardigan sulle spalle sottili e i jeans color cachi. Arriccio il naso e le labbra, una smorfia di disgusto puntella il viso. Dave è premuroso, troppo cordiale. Regge fra le mani due barattoli di caramelle gommose, le mie preferite: rosse ai lamponi. Sghignazza al repentino cambio d'umore, cammina velocemente e circonda i fianchi con le braccia.
«Buongiorno babe, questa mattina sei raggiante» sbaciucchia la fronte diafana e lambisce il dorso nudo. Reclamo l'aiuto di Brianna, ma non avverte la presenza che ha appena varcato la soglia. Poggio i recipienti sul banco e chiacchiero svogliatamente, stendo i gomiti sui fianchi accentuati.
«Sai che odio le sorprese e il mio turno termina fra due ore, perché sei qui così presto?» fingo di essere sorpresa, come se non l'avesse fatto molteplici volte. Le iridi caramello incrociano le mie, cielo e terra. Non è sgraziato, nemmeno goffo. David Taylor è seducente, a modo suo. La chioma nera è portata indietro da un gesto veloce, gli zigomi alti e la mascella evidenziata dalla barbetta. È affascinante, ma non sono interessata. Ho bisogno di volare, un uomo potrebbe tapparmi le ali. Non ho bisogno di qualcuno che mi rovini la visuale. Sospiro, esausta.
«Non sei contenta?» chiede, le rughette ai lati del naso accolgono l'attenzione. Innalzo i reni e sporgo la testa oltre la barricata. Vorrei chiedergli la motivazione di tutto questo interesse ma in realtà, ho già compreso. È innamorato di me, credo, da sempre. Non c'è stato un momento in cui abbia preso coscienza dei sentimenti. Ci siamo conosciuti una sera d'estate, io me ne stavo seduta in cerchio ad un falò, lui esattamente al lato opposto. Tenta un metodo di seduzione alquanto retrogrado. Non riuscirà a conquistarmi con le caraffe di confetti e i bonbon al cioccolato, non amo i dolciumi. Sono i piccoli gesti, i dettagli non visibili...sensuali e lascivi. Urla e schiamazzi provengono dall'ambiente circostante, riesco a captare dei sussurri da parte della mora. La voce debole e il tono esitante. Arresto la conversazione con il ragazzo e filo via con una giustificazione banale. Il corpo di Brì è coperto dal pilastro, si rabbuia contro le piastrelle rosse e asciuga una lacrima di transito. Acciuffo l'avambraccio, rotea e protende il capo nell'incavo del mio collo. Lo sforzo e il duro lavoro inzuppano entrambe, nonostante il freddo gelido. I singhiozzi squassano il corpo, sfioro la pelle olivastra con i polpastrelli.
«Cosa è successo?» blocco le gote con le impronte.
«Nulla, sono stanca. Ho bisogno di una pausa...» piagnucola e mugola qualcosa di incomprensibile. Elimino le gocce salate e ironizzo sull'età adulta, le chiedo di andare via con Dave e di non allarmare i nostri genitori. Quello che resta è di mia competenza, sovraccaricare un'impiegata è da egoisti. L'avidità non mi appartiene. L'attività più faticosa è l'abluzione delle sedute in pelle, le poltrone non sono facili da pulire. Restituisce la divisa e regala alla madre uno splendido sorriso, conferisco un buffetto scherzoso sulle anche ossute e la scaccio via. Posso gestire ogni singolo sconosciuto!
«Focaccia al tavolo 11!» sbraita Zia Lyn mentre continua a sfornare torte e sfogliate alla marmellata. L'aroma alla vaniglia impregna l'ala est, laddove si svolgono compleanni e party esclusivi. La maggior parte delle celebrazioni sono state svolte in questo posto, ogni anno ornate con festoni differenti. Ho compiuto qui i miei diciotto anni, codesto punto è casa. Sono cresciuta e maturata in mezzo a pile di scatoloni e sughi di pomodoro.«Vado, vado!» replico, spazientita. Questa sera ci sarà una ricorrenza particolare, penso, sollevando la pietanza e spingendo la porta della cucina. Attraverso la stanza con la massima attenzione, non bado ai richiami e alle continue richieste.
«Ecco qua» esclamo, faccio scivolare i sottocoppa davanti a loro. Osservo l'unica donna del tavolo ed è strepitosa, la gonna sfiora il ginocchio e i capelli lisci tendono sulle clavicole esposte. Ringrazia cordialmente e comincia a dividere in pezzi la pietanza. Schernisce una battuta, innalzo lo sguardo e ingoio fiotti di saliva alla vista degli occhi più scuri che abbia mai visto. Non riesco a scorgere la pupilla, non c'è colore. Solo tenebroso e ostile buio. I riccioli sono disposti ordinati sulla fronte, non c'è traccia del cipiglio furioso. Le labbra carnose socchiuse in una linea dura. Il dolcevita nero avvolge il collo olivastro, il giubbotto le spalle ampie. I tatuaggi marcano la guancia destra. Il globo smette di piroettare, un capolavoro. Lambisce i lineamenti con le pupille e l'espressione tramuta, forse mi ha riconosciuta. Abbozzo le fossette e un risolino isterico, perché Southdell deve essere sempre così piccola? Prelevo le posate già usate e sgattaiolo via come una ladra.
«Scusa, scusami» un ulteriore oratore riconvoca l'intervento.
«Si?» cinguetto, tossisco come una forsennata. Punto al ragazzo accanto a loro. Le pietruzze luccicano al di sotto delle luci, esibisce una dentatura perfetta e una cordialità disumana.
«È possibile avere delle forchette monouso? Nostro cugino è un po' svitato...» punzecchia l'uomo e riceve un colpo sul bicipite.
«Quello strampalato sei tu!» urla l'accompagnatrice, annuisco ed eseguo gli ordini.
Arretro dopo alcuni minuti.
«Ecco a voi» le ripongo con cura sul tavolo in legno, oriento verso un'allegra famigliola.
«Grazie mille...» legge di sbieco la piastrina di metallo.
«Grazie Aisa» l'accento è diverso, l'intonazione è perfetta. Mascolina e profonda. Affermo l'origine latina. Impiego qualche secondo per captare che ha appena individuato il nomignolo. Dannata targhetta, dannata Brianna e le idee stupide.
Non specifico la mancanza della prima lettera, non c'è bisogno.
Non ci rivedremo più.#spazioautrice
Salve a tutti, come state?
Finalmente il nostro protagonista ha rivelato la sua possente voce. Troverete il volto di questi personaggi nella cartella in evidenzia sull'altro social.
Ig: _fatimaonwattpad_ 🌻
Un bacio, Fatima.❤️
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𝑭𝒊𝒐𝒓𝒊 𝑵𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒊𝒐.
Random🔞 Questa storia contiene: violenza, linguaggio scurrile, scene che possono urtare la vostra sensibilità e uso di stupefacenti. E se ci fossero due sentieri da esplorare? Tu, quale sorte tenteresti? Raisa è una ragazza di diciannove anni, uno spic...